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Parliamo di parquet
Per pavimento si intende la superficie calpestabile di un ambiente o di uno spazio aperto. Esso può essere costruito in tantissimi modi,ma soprattutto con svariati tipi di materiali. In questa pagine viene trattato il parquet, soprattutto per i tipi esistenti in commercio, i costi, la posa in opera, la manutenzione, le essenze e le funzioni in base alle diverse carattaristiche.
Come elemento di una costruzione il pavimento ha essenzialmente uno scopo igienico-funzionale (la pulizia e la planarità della superficie d'appoggio dei nostri piedi), ma può comprenderne anche altri legati soprattutto alle funzioni secondarie di cui si è detto in Parliamo di architettura (i simboli di un certo tipo di pavimento rispetto ad un altro, i significati del materiale usato, dei colori, della forma e della composizione: tutto ciò che questo ci suggerisce o ci fa intuire). Il pavimento in parquet, in legno, aggiunge alla casa o all'edificio in sè valore e qualità sicure. Bisogna considerare anche gli eventuali svantaggi di una scelta relativa al legno come materiale (la manutenzione, la cura nell'usarlo, la delicatezza dell'opera, il costo finale), ma appaiono tecnicamente inferiore ai vantaggi che può offrire. In questa pagina si parla dell'essenza, delle caratteristiche fisiche e visive, della scelta tecnica.
Il progettista, il direttore di lavori, il committente cliente, il rivenditore di materiali edili, ma anche lo studente e il cittadino qualunque che vuole affrontare una problematica simile trarrà beneficio dalla lettura delle pagine e delle schede di questo sito. Prima di ogni scelta è, infatti, opportuno, studiare con oculatezza le soluzioni possibili per evitare danni economici, oltre che tecnici all'edificio.

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La scelta dell'essenza
 
La scelta di una specie legnosa è dettata dal gusto personale, ma occorre considerare la funzione del locale in cui si posa il parquet. 
Nel bagno o in cucina, dove vi è molta umidità il parquet non può andare posato flottante ma solo incollato. Legni adatti sono il Merbau, il doussiè africa, il rovre , il Teak e l'iroko, usati anche per i bordi delle piscine e per i mobili da giardino, perché sono dei legni che non si modificano per il caldo o l'umidità. In cucina si può anche utilizzare un legno più duro, come il Padouk. In piccoli ambienti è preferibile usare formati piccoli perché la superficie calpestabile è ridotta e il disegno non si vede. In ogni caso è importante la verniciatura del parquet, se la vernice è fatta a regola d’arte e chiude tutti i pori del legno può utilizzarsi qualsiasi essenza per qualsiasi ambiente. 
Solitamente, poi, non si cambia il tipo di posa e la specie legnosa tra la zona giorno e la zona notte. 
 
La varietà
Il parquet offre un'infinita varietà di toni, che vanno dal chiarissimo acero d'ispirazione nordica allo scuro wengè o merbau, decisamente di tendenza.  
Le varianti cromatiche vengono poi ampliate dal gioco delle venature, molto evidente per esempio nell'ulivo.  
Al momento della scelta, oltre a variabili soggettive come il colore, il formato e il disegno di posa, è bene valutare anche caratteristiche tecniche come la stabilità e la durezza, nelle quali eccellono i seguenti tpoi di legno:
rovere, iroko, cabreuva, doussiè, merbau, teak e afrormosia
.
 
Valutazioni tecniche
  
  • Al momento di decidere l'essenza è bene ricordare che il legno, a contatto con la luce, si ossida e cambia colore; in genere tende a diventare più scuro, ma nel caso del Teak schiarisce.
  • Negli ambienti poco luminosi sono preferibili le essenze chiare.
  • Se l'abitazione è provvista di riscaldamento a pavimento, meglio scegliere il prefinito per il basso spessore e le doti di stabilità: caratteristiche che ne permettono la posa su ogni sottofondo.
  • Doussie, Iroko, Merbau, Teak Asia sono specie legnose più idonee per l'utilizzo anche in bagni, cucine e in presenza di riscaldamento a pavimento. Una buona verniciatura o più mani della stessa permettono tuttavia di scegliere tutte le essenze.
  • Cabreuva, Mutenye, Olivo sono legni che maggiormente evidenziano i cromatismi naturali del legno.
  • Eventuali macchie di colore create dalla presenza di tappeti ed altri oggetti, tendono a scomparire quando il pavimento viene esposto a luce ed aria.
  • Se sul legno tradizionale sono presenti infiltrazioni di silice (macchie bianche) esse scompaiono con una vernice all’acqua, la loro presenza in maggiore o minore quantità dipende dal tipo di essenza (il doussie africa spesso ne abbonda).
  • Durante l’ossidazione del Doussiè, possono accentuarsi, anche marcatamente, differenze cromatiche tra i singoli elementi.
  • Il Teak, al momento della posa, si presenta con forti stonalizzazioni nerastre che, con l'ossidazione, tendono a scomparire.
  • In alcuni legni (Iroko, Doussiè, Merbau, Panga-Panga, Wengè) possono essere presenti altre micro-concrezioni minerali di colorazione variabile dal biancastro al giallo limone.