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L'umidità
nei piani interrati |
La comparsa dell'umidità nei piani interrati evidenzia spesso l'assenza
di studi sulla natura del terreno, ma anche delle negligenze nella
realizzazione
delle opere. L'umidità del sottosuolo può portare
a situazioni drammatiche e non sempre facilmente rimediabili.
Per definizione, il piano interrato di un edificio è l'insieme
dei locali (cantina, box, ...) i cui muri esterni sono interrati, cioè
aldisotto del livello del terreno.
Di conseguenza la fuzione "portante" di questi muri comporta, in
aggiunta
alla resistenza ai carichi verticali, il sostegno delle terre laterali,
e la funzione "parete" deve assicurare l'impermeabilizzazione contro le
acque del suolo, falde freatiche o acque di pioggia
trattenute.
Questo problema è chiaramente più delicato di quello
posto dall'edificazione di un muro "elevato" per il quale
l'asciugamento
dell'intonaco da parte del sole e del vento limita il rischio di
infiltrazioni.
Il muro interrato invece resta in contatto con un materiale umido, se
non
addirittura con l'acqua, costantemente.
Due sono le fonti d'umidità: le acque di ruscellamento e la risalita
della falda freatica.
Il pericolo d'accumulo delle acque di ruscellamento nel terreno di
riporto dello scavo circondante l'edificio, legato ad una debole
permeabilità
del suolo (nel caso di terreni fini), richiede la realizzazione di un
drenaggio.
Ma un drenaggio può colmarsi e la parete fessurarsi. Conviene allora
accoppiare il dreno con un rivestimento esterno impermeabilizzante
delle
pareti, da scegliere in funzione della natura dei locali (abitazione o
locale tecnico).
Meno frequente è la risalita accidentale di una falda freatica
poco profonda. Ciò può avvenire per colpa della piena di
un corso d'acqua o di forti precipitazioni. E' d'uso proteggere
l'edificio
con l'applicazione sul pavimento e sulle pareti di un rivestimento
interno
speciale, a base di leganti idraulici e di diversi additivi, in modo da
creare un "catino" stagno. Aggiungiamo che può rivelarsi necessario,
in alcuni casi, zavorrare le fondazioni e rinforzare il pavimento (in
cemento
armato) in modo che questi elementi possano contrastare le spinte verso
l'alto che crea quest'acqua.
Le
cause dell'umidificazione |
Tranne i rari casi di rottura delle pareti sotto la spinta dei terreni,
o di cedimento della pavimentazione per sottopressione della falda, si
possono identificare quattro cause principali di umidità nei piani
interrati:
1. In più della metà dei casi, l'assenza pura e semplice
di un'opera necessaria:
Assenza di catino quando esiste una
falda poco profonda.
Assenza di drenaggio intorno agli
edifici costruiti
su un terreno impermeabile che non assorbe le acque del ruscellamento.
La situazione è più grave ancora quando manca un intonaco
esterno sui muri.
2. Il funzionamento difettoso del sistema di drenaggio, il cui ruolo
ed il cui funzionamento sono spesso scarsamente conosciuti:
Il sistema di drenaggio non conviene in
tutti i
terreni. È inutile ad esempio in un terreno permeabile bagnato da
una falda. È anche pericoloso in un terreno eterogeneo in pendenza,
perché può comprometterne la stabilità con la messa
in carico di strati permeabili.
Il sistema di drenaggio non serve a
niente, e può
anche nuocere, se non è collegato ad uno scarico se possibile più
in basso (pozzo, corso d'acqua, fossa). Altrimenti occorre installare
una
pompa di recupero, con il rischio di guasti che presenta.
Il sistema di drenaggio è suscettibile
di
colmarsi entro i due primi anni se non sono rispettate alcune regole di
messa in opera:
- Permeabilità sufficiente
e crescente verso il basso degli strati di materiali che riempiono la
trincea
drenante;
- Il non-uso di materiali
terrosi o argillosi;
- L'uso di un tessuto non
tessuto in fondo di trincea quando il terreno è a grano fine (limi,
argille);
- La realizzazione di pozzi
d'ispezione (in modo di prevenire ogni inizio di colmatamento) ad ogni
cambiamento di direzione del dreno, e ciò nel suo punto alto.
Vale la pena di sottolineare l'esistenza
di altre
soluzioni tecniche che consistono nel posizionare contro il muro degli
elementi filtranti prefabbricati, come le "falde filtranti" in tessuti
non tessuti, i "blocchi drenanti" in calcestruzzo poroso, impilati a
secco,
o le piastre di rivestimento in calcestruzzo stampato (nel caso di
edifici
molto profondi).
La canalizzazione che raccoglie le acque
al piede
del muro deve essere perforata nella parte superiore e presentare un
minimo
di pendenza. Il filo d'acqua non deve mai essere al di sotto del
livello
delle fondazioni, né al di sopra del suolo interno.
3. Il cattivo funzionamento della parete verticale
È innanzitutto il caso in cui ci sono
fessure
profonde nella parete (problema di fondazioni ad esempio). L'abituale
presenza,
in complemento d'impermeabilizzazione, di un intonaco speciale (l'"EIF"
in Francia : intonaco a freddo a base d'emulsione bituminosa) è
in realtà insufficiente.
È anche il caso di materiali di muratura
troppo porosi e suscettibili di diventare la sede di "risalite
capillari"
fino a un'altezza possibile di 3 m circa. Sono alimentati da una falda
freatica poco profonda o da un'umidità costante al piede del muro
se non è stata prevista in basso una barriera adeguata.
4. Il difetto di sistemazione dei bordi
Questo riguarda principalmente il caso delle strade pavimentate con
una pendenza che porta l'acqua verso gli edifici o ancora dei giardini
il cui livello è superiore alla barriera contro la capillarità
prevista.
In conclusione, questo tipo di danni, frequente in edifici nuovi,
sembra
dovuto innanzitutto a degli errori di progettazione. Più del 50%
degli eventi dannosi avvengono perché manca un'opera adeguata, e
i difetti rilevati dimostrano un'insufficiente progettazione dovuta ad
un'errata valutazione del terreno.
Precisiamo inoltre che numerose controversie nascono da una definizione
non sempre chiara delle esigenze del committente : converrebbe meglio
precisare
quali sono i locali per cui vengono accettate delle modeste
infiltrazioni
d'acqua (box, cantine,…) e quelli per cui l'impermeabilizzazione deve
essere
perfetta (locali abitati ad esempio).
La morale che si può allora trarre è, come per altri
casi di patologia delle strutture murarie, che si deve assolutamente
studiare
il terreno prima di edificare ed è meglio affidarsi a tecnici capaci
ed esperti. |
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