|
I problemi delle pavimentazioni
industriali |
Troppo spesso le pavimentazioni industriali sono considerate come opere
di minore importanza nella costruzione di un edificio industriale, nonostante
l'incidenza che hanno sulla qualità e sulla redditività della
produzione. Gli scollamenti dei rivestimenti rappresentano una grossa percentuale
dei danni alle pavimentazioni industriali.
Le pavimentazioni industriali condizionano l'attività dell'azienda
e, a tale titolo, sono parte integrante dell'ingegneria.
Il rivestimento del pavimento, considerato a torto come un accessorio,
è invece un'opera principale della costruzione che condiziona la
vita, la sicurezza e la redditività degli strumenti di produzione.
Un qualsiasi errore di progettazione o d'esecuzione di un pavimento industriale
può ripercuotersi sulla produzione causandone, a volte, addirittura
l'arresto.
Le pavimentazioni industriali sono costituite da uno strato superficiale
incollato o incorporato ad un supporto di cemento. Ne esistono di vari
tipi:
- Le pavimentazioni corazzate nelle quali il rivestimento è
"inserito" nel cemento in corso di presa.
Si possono incorporare granulati silicei, scelti per la loro durezza,
oppure granulati metallici, ricercati per la loro duttilità.
Questo tipo di pavimentazione può essere realizzato esclusivamente
su supporti nuovi.
- Le pavimentazioni riportate a base di leganti idraulici. I prodotti
sono consegnati pronti all'uso e contengono resine solubili.
- Le solette in resine termoindurenti, scelte per la loro resistenza
chimica, per la facilità con la quale si possono pulire e per la
loro estetica.
I problemi che coinvolgono le pavimentazioni possono derivare da una
cattiva scelta di rivestimento, da un'errata preparazione del supporto
oppure da un ambiente circostante sfavorevole.
I pavimenti si usurano prematuramente.
Questi problemi sono caratterizzati da un'usura a zone, dove il pavimento
subisce le maggiori sollecitazioni. Nei pavimenti a base di cemento si
manifestano sotto forma d'erosione, mentre per i pavimenti in resina si
evidenziano zone di scollamento.
In entrambi i casi, il rivestimento appare fortemente sollecitato nella
sua parte superiore. Più frequentemente si tratta di sollecitazioni
meccaniche dovute al passaggio di carrelli su ruote piene oppure
di sollecitazioni chimiche nelle industrie agroalimentari.
I pavimenti si scollano.
Questo tipo di danno colpisce essenzialmente le solette. Il pavimento
si scolla a causa di una perdita d'aderenza, oppure se si rompe la coesione
del supporto.
Prima dell'esecuzione dei lavori, i supporti devono essere privi di
grassi ed è necessario rimuovere con cura ogni residuo dei vecchi
rivestimenti.
Il supporto in calcestruzzo deve essere di buona qualità:
- La presenza di lattime proveniente dal fissaggio della soletta di
supporto è all'origine dello scollamento per perdita di coesione.
- La presenza di corpi grassi è incompatibile con l'aderenza
delle solette riportate.
- L'inquinamento del supporto, dovuto soprattutto alla presenza di
solfati, può provocare la formazione di prodotti che, rigonfiandosi,
sono all'origine dello scollamento.
- È necessario verificare l'assenza di granulati reattivi che
potrebbero provocare una reazione alcalina.
- La risalita dell'umidità rigonfia il rivestimento e l'adesione,
anche nei casi di rivestimenti a base di cemento.
- Le differenze di elasticità possono spiegare alcuni scollamenti,
in particolare in caso di ristrutturazione del pavimento. I moduli devono
accorciarsi e riallungarsi, il rivestimento deve avere elasticità
adeguata.
- Lo scollamento può anche essere la conseguenza di una perdita
d'impermeabilità, che porta i prodotti corrosivi a contatto con
il cemento.
I pavimenti si fessurano
Il rivestimento dei pavimenti industriali fa corpo unico con il cemento
di supporto, ciò significa che un qualsiasi movimento di quest'ultimo
si ripercuote sul primo.
Gli sbalzi di temperatura, in particolare nelle vicinanze degli apparecchi
riscaldanti, spiegano la formazione di fessurazioni.
Qualche semplice test per valutare la qualità del supporto:
- Non deve presentare un aspetto "polveroso"; se si gratta il supporto
con uno strumento metallico, non si deve lasciare traccia di parti non
aderenti.
- Il supporto deve assorbire l'acqua molto lentamente, bisogna diffidare
dei supporti impermeabili o troppo assorbenti.
- La presenza d'acqua non deve far emergere un'iridescenza che indicherebbe
presenza di olio o di grasso.
- Il test di strappo in trazione diretta deve dare un risultato di
resistenza alla sforzo di almeno 1 Mpa, con rottura coesiva.
- Rompendo un campione, questo deve presentare una rottura transgranulare.
- Infine, si può osservare la superficie al microscopio per
verificare l'assenza di prodotti rigonfianti.
Conclusione:
le pavimentazioni industriali sono opere delicate da realizzare, e
devono essere eseguite da imprese qualificate. I danni che possono paralizzare
l'attività di un'azienda, potrebbero essere evitati sin dalla fase
di progettazione, attraverso un'analisi approfondita della destinazione
del pavimento e una scelta accurata dei materiali più adatti. Poi,
durante la fase di posa in opera, è necessario preparare con cura
il supporto, soprattutto nei casi di ristrutturazione.
La pavimentazione industriale deve essere funzionale in ogni caso e
pertanto è necessario privilegiare alcune qualità rispetto
ad altre. Non esiste una pavimentazione universalmente valida.
Le principali funzioni da prendere in considerazione sono:
la carrabilità, la resistenza al punzonamento, l'impermeabilità,
la resistenza chimica, la facilità di pulitura
e, infine l’antiscivolosità. |
|