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Le
fessure strutturali nelle murature |
Il ritiro delle malte, l'eterogeneità dei materiali e la flessione
dei solai sono le tre cause principali di fessurazione nei muri
soprattutto
di facciata. Difatti le fessure orizzontali sono spesso
ubicate
negli spigoli delle facciate delle case.
Le strutture verticali in muratura costituiscono attualmente un metodo
costruttivo ancora molto usato nell’edilizia civile, anche se nelle
zone
sismiche è preferita la struttura in cemento armato. Nel primo caso
si tratta di "montaggi" di blocchi di cemento, pieni o forati, o di
mattoni
in laterizio, tenuti insieme tramite giunti di malta (che può essere
di cemento o "bastarda", cioè di cemento e di calce).
La parete così ottenuta rappresenta l'elemento di facciata e
viene spesso ricoperta sul suo lato esterno con un intonaco,
generalmente
"idraulico", a base di cemento, e realizzato in opera con metodo
"tradizionale"
(ossia manualmente) o sempre più di frequente prodotto industrialmente
(il cosidetto "monostrato" ).
Funzioni
del muro esterno |
Il muro esterno di una costruzione ha due funzioni:
- La prima, la funzione "portante", traduce il fatto che esso talvolta
"porta" i solai ed il tetto dell'edificio. Deve essere dunque oggetto
di
una verifica di resistenza: il carico trasmesso non deve superare la
capacità
alla "compressione" dei blocchi o dei mattoni, tenendo anche conto di
un
"coefficiente di sicurezza".
- La seconda, la funzione "parete", si esplica nel ruolo protettivo
del muro nei confronti dei diversi agenti atmosferici.
La pioggia innanzitutto, la cui
penetrazione deve
essere impedita con un adeguato spessore, con la buona esecuzione dei
giunti
della muratura ed anche con una buona realizzazione dell’intonaco. E'
infatti
l'insieme parete-intonaco che assicura
l'impermeabilizzazione.
Ma anche le variazioni stagionali di
temperatura.
Contro quest’ultime vengono inseriti dei pannelli isolanti sia
all’interno
della parete che all'esterno; il muro così costruito (muro + pannello
isolante), di spessore usuale di 30/35 cm, deve allora permettere ai
locali,
in qualsiasi stagione, di mantenere una temperatura interna vicina ai
20°C.
Questa scheda riguarda i muri con isolamento interno.
Patologie
del muro esterno |
Il muro esterno può presentare delle patologie.
L'analisi dei danni mostra infatti che, se la funzione "portante" crea
pochi problemi, la funzione "parete" è, al contrario, fonte di
frequenti
problemi di origini diverse, le quali si possono classificare secondo
quattro
famiglie principali :
- I danni dovuti a "cedimenti" delle fondazioni.
- Le infiltrazioni per distacco tra la muratura e le
finestre.
- danni dell'intonaco "monostrato".
- Le fessure della muratura, legate al funzionamento della parete,
chiamate perciò "strutturali", sotto l'effetto di alcune sollecitazioni
(interne od esterne), oggetti di questa scheda.
Le
tre categorie di fessure
strutturali |
In una parete muraria esterna le fessurazioni sono essenzialmente di
tre
grandi categorie, in funzione della loro origine meccanica :
1. Le fessure di ritiro "differenziale"
dei materiali
cementizi contenuti nella parete.
2. Le fessure dovute ai movimenti
igrotermici, stagionali
o puntali, che colpiscono la parete o i suoi costituenti, tanto più
facilmente quanto più forte sarà l'isolamento termico sulla
sua faccia interna.
3. Le fessure dovute alla flessione del
solaio superiore
della costruzione quando è realizzato in cemento armato.
1. Il ritiro delle malte e del calcestruzzo è un fenomeno di
contrazione del materiale, il quale perde una parte dell'acqua di
fabbricazione
(tramite evaporazione o essiccazione). Si manifesta molto rapidamente e
con un'intensità proporzionale alla quantità d'acqua utilizzata
in eccesso rispetto al minimo necessario alla "presa" della malta o del
calcestruzzo. Alcune fessure possono allora nascere nella zona di
contatto
tra due elementi di natura diverse, quali i blocchi e i giunti,
soprattutto
quando la malta che li costituisce è "stesa" durante un periodo
climatico secco e che i blocchi non sono stati "bagnati" prima della
posa.
2. Le variazioni di temperatura o d'umidità possono anche loro
rovinare la parete in diversi modi :
a) Quando questa è formata di materiali
eterogenei,
ad esempio : mattoni e pilastri o travi in cemento armato. Il
comportamento
diverso di questi materiali può creare delle fessure alla loro
giunzione.
b) Si sa, per altro, che questi
materiali presentano,
per colpa delle variazioni di temperatura, delle variazioni
dimensionali
non trascurabili (dilatazione in estate, contrazione invernale). Così
la parete di un muro di facciata, di qualche metri di lunghezza, tende
nel periodo freddo a raccorciassi di qualche millimetri. Ma per colpa
del
suo rigido legame con i solai, che rimangono ad una temperatura
pressoché
constante, essa subisce degli sforzi di trazione, suscettibili di
creare
delle fessure verticali.
3. Il solaio più alto della costruzione, quando esiste, è
generalmente realizzato con dei travetti prefabbricati, in cemento
armato
eventualmente precompresso, posizionati in una sola direzione, e con
delle
luci che superano a volte i 5 metri. Un tale solaio può subire una
leggera deformazione di flessione nella sua parte centrale. Non
compromette
la sua solidità, ma può accompagnarsi ad una rotazione dell'appoggio
sul muro di facciata e di un sollevamento del margine del solaio.
Questo
genera una fessura orizzontale in corrispondenza dello spigolo basso
d'appoggio.
Questo difetto può anche danneggiare un angolo di solaio realizzato
in lastra di cemento armato se si è dimenticata, all'incrocio con
le pareti, l'armatura verticale, che deve essere inserita nei blocchi
d'angolo
perforati appositamente.
La maggior parte di queste fessure attraversano la parete e si
ripercuotono
nell'intonaco, e sono quindi a priori "infiltranti" ; ma si può
comunque impedire all'umidità di apparire sulla faccia interna del
muro di facciata lasciando una "lama d'aria" fra il muro e la parete
isolante,
la quale permette di evacuare l'acqua infiltrata.
In conclusione, esistono numerose cause di fessurazione delle murature
di una costruzione, le più frequenti delle quali appaiano legate
alle condizioni climatiche della zona.
L’insegnamento che si può allora trarre è che bisognerebbe
ritrovare il senso antico di equilibrio tra edificio e clima del luogo. |
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