I tetti a falde possono essere in genere a due o a quattro (in questo caso vengono chiamati "a padiglione"). Esistono, comunque, tantissime altre composizioni particolari (come nei trulli di Alberobello in Puglia) o tipiche di determinate strutture edilizie (come nelle cupole delle chiese) o personali, come le progettazioni architettoniche più disparate create dalla fantasia dei professionisti del ramo. Tutte le forme sono lecite se coerenti compositivamente con l'insieme e correttamente compiute e se assolvono alla funzione primaria di un tetto. In genere esse sono dettate, oltre che da motivi simbolici, anche dal clima della zona: coperture inclinate dove c'è neve, per farla facilmente scivolare, e piane altrove.
I tecnici sanno bene che in zona sismica i tetti devono essere resi non spingenti adottando opportuni sistemi costruttivi (soprattutto i cordoli e le capriate). Oltre alla parte strutturale nel tetto vi sono altre due componenti importanti per il suo corretto funzionamento: il manto di copertura e l'isolamento termico. Nei terrazzi è fondamentale progettare e costruire un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche ed una perfetta impermeabilizzazione: la mancanza di esperienza in questa fase è oltremodo dannosa per l'intera costruzione, anche una piccola infiltrazione attraverso un microscopico forellino può diventare un problema di difficle soluzione. Il manto di copertura delle falde può essere di vario tipo, con forme, colori e materiali diversi. Se ne ricordano alcuni: tegole in argilla o cemento, coppi in cotto (indicati per i centri storici), elementi in lavagna, in ardesia e perfino in legno. Si usano anche lastre di rame per le cupole soprattutto. L'isolamento termico è necessario specialmente quando si rendono abitabili i sottotetti. In questo caso va curata la superficie dell'intradosso: se il tetto è in legno è quasi indispensabile piallare travi e tavole a vista.
Spesso, però, si sostituiscono vecchi coppi, apparentemente logori dagli anni, con tegole nuove dai colori uniformi: niente di più sbagliato e non solo per motivi storico-culturali, ma per la ragione che materiali ben collaudati dall'uso continuo nel tempo danno più garanzia e affidabilità di altri nuovi e che il gelo potrebbe rovinare al primo inverno (e forse nessuno se ne accorgerebbe se non dopo i danni ricevuti). I costi aumentano se si sceglie il rame per le grondaie invece della lamiera zincata o simile, ma essi sono sicuramente ripagati dall'eleganza che acquista la costruzione: se possibile non si risparmi in questo caso. Se devi affrontare grandi spese puoi utilizzare il nostro software VALQUA per operare delle scelte, di qualunque genere, in maniera oculata e risparmiando.
Se decidi di costruite una mansarda ricordati che alzando la struttura portante anche di un solo metro, sul perimetro del fabbricato, puoi avere ambienti di sottotetto molto più sfruttabili senza spendere un soldo in più. |
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