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L’azione della spinta di archi e volte sulle strutture portanti perimetrali,
quando questi non sono più in grado di sostenerla, si manifesta
con un sensibile rigonfiamento del paramento. Nell’ambito della zona deformata,
a dissesto avanzato, si stabiliscono delle manifestazioni fessurative analoghe
a quelle della pressoflessione e distribuite sia lungo i contorni del rigonfiamento,
sia sui muri adiacenti. I dissesti, dovuti alla spinta normale sui paramenti,
sono accompagnati dalle seguenti manifestazioni secondarie:
• distacchi delle strutture interne dal muro di facciata
• deformazione dei vani delle aperture (porte e finestre)
• abbassamento delle volte
Questi distacchi dal muro di facciata dei solai, delle volte, dei pavimenti
e dei muri insorgono con l’inizio del moto.
Nei pavimenti le fessurazioni si stabiliscono nella loro intersezione
col muro e lungo le linee parallele ad essa.
Nei solai in legno/ferro e pianellato si manifesta la tendenza alla
fuoruscita delle travi perpendicolari al muro, dall’appoggio nel muro stesso,
e la scollatura dei giunti del pianellato nella direzione parallela al
fronte.
Tale deformazione si produce nelle aperture dei muri ortogonali al
paramento murario inflesso e poste in prossimità dello stesso, interessando
o la parte inferiore o quella superiore della apertura, in funzione della
posizione di questa rispetto al centro di spinta.
Nei casi più gravi l’architrave, che generalmente resta parallelo
al solaio, tende ad inclinarsi verso il basso dalla parte del cedimento.
Le fessurazioni del muro perpendicolare a quello frontale inflesso,
prediligendo le vie di minor resistenza, vanno a localizzarsi, prevalentemente,
in corrispondenza dell’architrave, della soglia ed in prossimità
dell’apertura stessa.
E rara nelle volte a botte, mentre è frequente nelle volte a
crociera ed insorge sempre nei restanti tipi di volta. Con l’abbassamento
della volta si crea sempre un quadro fessurativo parallelo alla linea d’imposta,
che si manifesta inizialmente con espulsioni di piccole croste di tinteggio,
di intonaco e nei casi più gravi, di materiale murario.
Le volte sono costituite da un assieme di conci che lavorano trasmettendo
spinte elementari da un concio all’altro, che via via vanno sommandosi
sino a trasmettere l’intera spinta
risultante sui muri o sui pilastri di appoggio.
Una struttura a volta si lesiona quando intervengono delle variazioni
sul regime delle spinte e sulle strutture verticali su cui essa insiste.
Le principali lesioni delle volte possono essere schematizzate nelle seguenti
con numero crescente di pericolosità.
Si verificano per cedimenti differenziali delle spalle ed in genere, a
meno di fenomeni particolarmente gravi, non creano eccessivo pericolo fino
a che la muratura di sostegno non presenta, a sua volta, altri fenomeni
preoccupanti.
Infatti per la tecnica costruttiva propria delle volte, il crollo,
per avvenire, deve indurre una azione orizzontale notevole sulle spalle,
in modo che la volta stessa possa abbassarsi tendendo ad assumere un andamento
pressoché orizzontale.
Sono lesioni che destano sempre particolare pericolo perché sono
indice di una azione di distacco tra la struttura voltata e quella verticale
che, in teoria, dovrebbe assorbire la
spinta, ma che, a distacco avvenuto, non assorbe più, almeno
non nella sua totalità.
Tali lesioni sono indici di dissesto di rotazione sempre pericolosa.
I dissesti al piede, o lo schiacciamento al piede, sono molto pericolosi
in quanto indicano che la struttura verticale non è più in
grado di sostenere la spinta della volta e che il collasso dell’insieme
è ormai prossimo.
Per eliminare i danni presenti e futuri in un edificio dissestato bisogna
intervenire sulle cause. Ciò è possibile solo dopo averle
comprese con certezza e, pertanto, solo dopo un'attenta analisi. La diagnosi
successiva genererà la fase progettuale e il tutto non può
costituire un processo frettoloso e superficiale.
Nel caso delle volte bisogna distinguere il tipo di lesione per formulare
un piano corretto e scegliere i tempi dell'intervento.
Il consolidamento sarà valido e realizzato tecnicamente solo
se il problema viene affrontato alla radice eliminando o contrastando le
cause perturbatrici. Qualora si agisca solo sulle lesioni e sulle fratture,
saranno sistemati per un pò di tempo gli effetti ma il malanno che
li aveva generati rimarrà ancora in piena attività.
Un tecnico esperto e preparato non farà mai solo interventi
di cosmesi esterna: egli realizzerà le opere indispensabili alla
vita della struttura. |
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