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Le azioni sismiche possono provocare su elementi resistenti piani sia dissesti
localizzati sia dissesti di maggiore importanza quando nel danno è
coinvolta tutta la struttura muraria, con interazione degli elementi ortogonali
tra di loro.
Qui vengono indicati alcuni tipici dissesti statici:
• azione spingente di travi o arcarecci sulla muratura, con espulsione
della stessa, oppure lesioni a 45 gradi che si formano a partire da un
punto debole, come l’appoggio di una trave o di un arcareccio;
• lesione in corrispondenza di spigoli di murature, per l’azione concentrata
di componenti di forze ortogonali, con l’eventuale proseguimento delle
lesioni fino alle aperture;
• sconnessione della ammorsatura in corrispondenza dello spigolo, con
distacco fuori piombo dell’intera parete.
Edifici in calcestruzzo armato |
L’azione sismica provoca sugli elementi di un fabbricato dei danni di vario
genere, i quali per comodità possono essere distinti in due categorie:
i danni lievi ed i danni gravi.
I primi presuppongono una condizione modesta di degrado, per la quale
si richiedono interventi di semplice riparazione.
I secondi ammettono una condizione di degrado più grave, per
la quale risultano necessari interventi di rinforzo, allo scopo di incrementare
la capacità di resistenza del fabbricato.
I fenomeni fessurativi di estensione ridotta possono essere classificati
come danni lievi. Nella realtà ogni struttura possiede delle caratteristiche
che le sono proprie e che la distinguono dalle altre, tuttavia in linea
di massima i danni lieve entità possono essere
individuati come segue:
• lesioni alla testa dei pilastri, in prossimità dei nodi, causate
da azioni sismiche di flessione alternata;
• lesioni nella zona centrale dei pilastri tozzi prodotte da taglio
alternato;
• lesioni verticali in vicinanza delle teste delle travi, generate
da sollecitazioni di di flessione alternata;
• lesioni oblique nelle travi, dovute alle azioni di taglio;
• lesioni verticali in prossimità delle mezzerie delle travi,
originate da sollecitazioni di trazione, questo tipo di danno di solito
si verifica, quando la trave lesionata collega due strutture aventi diverso
comportamento sotto azioni dinamiche.
Quando salta il nucleo di calcestruzzo di un pilastro oppure si ingobba
una barra e si sgancia la staffa che la circonda, significa che la zona
si è plasticizzata o addirittura è andata in rottura.
Un esempio tipico di danno grave è il caso ove il calcestruzzo
si presenta sgretolato fin dentro il nucleo. Le barre delle armature longitudinali
sono ingobbate e le staffe sono sganciate e letteralmente fuori sede.
Danni di questo tipo sono causati di solito da sollecitazioni di flessione
alternata e spesso favoriti da improvvise variazioni della rigidezza.
Un altro caso tipico è la rottura per taglio del pilastro, causato
dall’eccesso di rigidezza del pilastro tozzo.
I pilastri possono andare soggetti a danni lievi o gravi anche a causa
dell’interazione con pannelli di tamponamento, i quali, se non ben collegati
agli elementi verticali ed orizzontali in caso di evento sismico inducono
sui pilastri azioni di martellamento.
Per eliminare i danni presenti e futuri in un edificio dissestato bisogna
intervenire sulle cause. Ciò è possibile solo dopo averle
comprese con certezza e, pertanto, solo dopo un'attenta analisi. La diagnosi
successiva genererà la fase progettuale e il tutto non può
costituire un processo frettoloso e superficiale. Ciò vale soprattutto
negli edifici in cemento armato dove gli elementi strutturali hanno una
forma esterna, ma una rigidezza ed una resistenza non uniforme internamente.
In questo ha un ruolo il tipo di calcestruzzo utilizzato, la quantità
di ferro ed anche il modo in cui è stata realizzata l'opera. Dunque
è necessaria una maggiore cautela ed uno studio più approfondito:
non sempre sono di aiuto i disegni esecutivi perchè molto spesso
non corrispondono fedelmente a ciò che è stato poi effettivamente
costruito.
Il consolidamento sarà valido e realizzato tecnicamente solo
se il problema viene affrontato alla radice eliminando o contrastando le
cause perturbatrici. Qualora si agisca solo sulle lesioni e sulle fratture,
saranno sistemati per un pò di tempo gli effetti ma il malanno che
li aveva generati rimarrà ancora in piena attività.
Un tecnico esperto e preparato non farà mai solo interventi
di cosmesi esterna: egli realizzerà le opere indispensabili alla
vita della struttura. |
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