Ogni manifestazione di fatiscenza è connessa al dissesto da relazioni
di stretta interdipendenza. Così, mediante lo studio delle lesioni
e dell'intero quadro fessurativo, si può arrivare alla determinazione
delle cause perturbatrici e, di conseguenza, allo studio ed
all’applicazione
dei necessari rimedi di primo intervento o di natura
definitiva.
I DISSESTI, con le CAUSE, generano le LESIONI che sono gli
EFFETTI.
Nell'analisi della patologia edilizia non bisogna mai confondere le
cause con gli effetti, diversamente l'intervento non risolverebbe il
problema,
ma ne curerebbe solo i sintomi.
In una struttura costruita si viene a determinare un dissesto se si
presentano
una o più cause di seguito indicate:
-
il collegamento tra il sistema ed i piani di fondazione viene a
modificarsi;
- i collegamenti ed i vincoli non sono rispondenti alle azioni
esercitate
dal peso proprio e per effetto dei sovraccarichi accidentali (tale
fatto
è un errore di progettazione.) ;
- sopravvengono carichi accidentali non prevedibili quali terremoti,
esplosioni, vibrazioni straordinarie etc…;
- materiali costituenti le strutture dei fabbricati modificano le
loro caratteristiche.
In linea generale si possono elencare le principali cause in:
- variazioni termiche ed igrometriche
- cedimenti fondali
- cedimenti delle strutture murarie
- vibrazioni
- insufficienze statiche e costruttive
Il dissesto che si produce per l’effetto di una causa, si presenta in
forma
diversa a seconda del tipo di edificio che ne è interessato.
Si possono distinguere
due grandi categorie di fabbricati:
- fabbricati in muratura;
- fabbricati in cemento armato.
La differenza di comportamento di questi fabbricati dipende
sostanzialmente
dal fatto che mentre l’edificio in muratura è realizzato da
considerevoli
volumi che assorbono gli sforzi e convogliano le risultanti alle
fondazioni,
attraverso ampie sezioni compresse, l’edificio in cemento armato si
presenta
come una struttura in cui limitati volumi compressi e tesi sono capaci
di assorbire grandi sforzi attraverso sezioni molto limitate.
Per quanto detto, se sottoposti alla stessa causa perturbativa,
l’edificio
in muratura si comporta come un volume continuo resistente, mentre
l’edificio
in cemento armato si comporta come una struttura a nodi ed aste con
collegamenti
irrigiditi.
Il rimedio può essere meno costoso e più immediato nella
struttura portante in muratura, dove l'intervento riguarda la massa
muraria
e, quindi, zone estese.
Nell'ossatura in cemento armato le lesioni sono spesso molto difficili
da contrastare perché il consolidamento deve avvenire in elementi
di modeste dimensioni, rispetto al volume lordo dell'edificio. Inoltre
la struttura è molto rigida e un corpo unico nel quale sono piuttosto
delicate le aggiunte e le modifiche.
Per eliminare i danni presenti e futuri in un edificio dissestato
bisogna
intervenire sulle cause. Ciò è possibile solo dopo averle
comprese con certezza e, pertanto, solo dopo un'attenta analisi. La
diagnosi
successiva genererà la fase progettuale e il tutto non può
costituire un processo frettoloso e superficiale.
Il consolidamento sarà valido e realizzato tecnicamente solo
se il problema viene affrontato alla radice eliminando o contrastando
le
cause perturbatrici. Qualora si agisca solo sulle lesioni e sulle
fratture,
saranno sistemati per un pò di tempo gli effetti ma il malanno che
li aveva generati rimarrà ancora in piena attività.
Un tecnico esperto e preparato non farà mai solo interventi
di cosmesi esterna: egli realizzerà le opere indispensabili alla
vita della struttura. |