I
costi per la richiesta di un mutuo devono essere molto ben considerati,
non soltanto quelli fissi ma anche gli altri variabili. E fra tutti
essi ci sono, ovviamente gli interessi. Poi le spese dell'istruttoria,
la perizia del tecnico e il compenso per il notaio.
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Per avere un’idea chiara e precisa degli oneri a cui si va incontro nello
stipulare un mutuo, è necessario ricordarsi che gli interessi non
sono in realtà gli unici costi connessi a questo contratto. Vi sono
anche una serie di spese aggiuntive, spesso di importo tutt’altro che trascurabile,
di cui è bene tenere conto. Anche perché, essendo in gran
parte concentrate in un breve periodo – quello iniziale – il loro peso
rischia di farsi sentire in modo ancor più marcato. In primo luogo,
ci sono le spese di istruttoria e perfezionamento della pratica, che rappresentano
il rimborso dei costi sostenuti dalla banca per acquisire la documentazione
necessaria, effettuare i controlli e analizzare l’opportunità di
concedere o meno il finanziamento. L’importo può essere rappresentato
da una cifra fissa oppure da una percentuale sull’importo erogato e, a
volte, viene richiesto anche nel caso in cui il finanziamento non venga
concesso. La maggior parte delle banche, comunque, addebita le spese soltanto
se l’operazione viene perfezionata; in ogni caso è bene informarsi
in anticipo.
C’è poi il costo della perizia sul valore dell’immobile: questa
operazione è effettuata di norma da un tecnico di fiducia dalla
banca. Dal momento che la perizia avviene quando l’acquisto non è
ancora stato effettuato, si tratta comunque di un’operazione di estremo
interesse per entrambe le parti: tanto per la banca, che verifica la reale
consistenza della garanzia sul prestito che effettuerà, quanto per
il futuro acquirente, che potrà disporre di una stima oggettiva
del valore del bene, da confrontare con il prezzo richiesto dal venditore,
oltre ad un controllo competente su eventuali anomalie o abusi edilizi.
Una voce particolarmente significativa è poi costituita dalle spese
notarili, che comprendono sia il vero e proprio onorario del notaio, sia
le imposte dovute allo Stato per gli accordi contenuti nel contratto (in
particolare per quanto riguarda l’iscrizione dell’ipoteca), oltre ai diritti
e alle spese connessi alla pratica. Vi sono diversi elementi che influenzano
la parcella del notaio, tra cui il tipo di atto e il suo grado di complessità,
l’ente che eroga il mutuo, l’importo dell’ipoteca; in ogni caso, mentre
le imposte sono dovute in misura fissa, l’onorario del notaio può
variare considerevolmente tra un professionista e l’altro, sia pure all’interno
di importi massimi e minimi previsti da un apposito tariffario. Poiché
la scelta del notaio a cui rivolgersi spetta al richiedente del mutuo,
può essere opportuno richiedere diversi preventivi e metterli poi
a confronto tra loro prima di decidere lo studio notarile a cui rivolgersi.
Sono inoltre da conteggiare i costi relativi all’assicurazione contro l’incendio, che deve essere obbligatoriamente stipulata dall’acquirente dell’immobile e l’eventuale costo previsto per il pagamento delle singole rate. |
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