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La prudenza, specie nelle zone a rischio, non è mai troppa.
Importantissimi sono i cordoli all'altezza dei solai o, nei casi di difficile introduzione, opportuni tiranti in ferro che possono essere anche mascherati all'esterno sistemandoli nello spessore murario. Quando non si deve rimuovere il pavimento essi possono essere inseriti nella parte sottostante del solaio, in aderenza al muro, eventualmente coperti da un controsoffitto o incassati sotto l'intonaco.
- struttura costruttiva più resistente; - assenza di mobili che possano cadere e ingombrare il percorso; - scale di adeguata ampiezza e comodità; - passamani lungo le rampe e nei pianetottoli; - pomelli sui montanti delle ringhiere; - assenza di ampie vetrate; - porte di larghezza sufficiente con apertura verso l'esterno; - infissi apribili comunque facilmente (opportuna tolleranza tra telaio e parte mobile); - pavimento non sdrucciolevole anche in presenza di liquidi; - assenza nell'area interessata di recipienti, tubazioni, cavi, controsoffitti; - infine sistemare una torcia tascabile in un luogo o in una posizione facilmente e rapidamente accessibile. Il percorso di fuga deve essere studiato considerando che può essere attraversato da persone in preda al panico che non riescono a pensare in maniera logica, ma che cercano solamente lo spazio aperto, l'aria, la luce. Anche all'esterno perciò vanno valutate le caratteristiche di sicurezza pensate per l'interno.
A titolo indicativo si fornisce una stima del maggior costo di un edificio nuovo. Se si tratta di una struttura in c.a., come è quasi d'obbligo nelle zone a rischio, si affronta una spesa maggiore solo per la parte strutturale in quanto il resto è identico: essa va dal 10% a l 30% in più. Naturalmente all'aumentare della raffinatezza del calcolo diminuirà anche questo costo iniziale fino quasi ad annullarsi. Inoltre bisogna considerare che si tratta di interventi che faranno scemare la manutenzione nel tempo o la riparazione in caso di sisma. |
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