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Le lane minerali sono materiali isolanti fabbricati dall'uomo partendo
da materie prime naturali o di origine naturale come vetro, roccia o da
residui delle lavorazione del ferro. Per questo motivo le fibre minerali
vengono spesso indicate con l'acronimo anglosassone MMMF (o MMVF) che sta
per Man Made Mineral Fibres. Nonostante la diversità dei nomi e
dei materiali di base da cui ciascuna di esse trae origine, dal punto di
vista degli aspetti legati alla salute, le lane minerali sono da considerare
identiche.
Le lane minerali sopra citate devono essere comunque ritenute significativamente
differenti da altre forme di MMMF, come le fibre
ceramiche refrattarie, le fibre di rinforzo e le microfibre di vetro.
I prodotti realizzati partendo da questi ultimi tipi di fibre hanno
caratteristiche fisiche e applicazioni decisamente diverse.
Sistemi di classificazione
delle lane minerali |
Al mondo ci sono diversi sistemi di classificazione dei rischi. I più
importanti sono:
1- il sistema Europeo di Classificazione e di Etichettatura delle Sostanze
pericolose (Direttiva 97/69/CE),
2 - la Classificazione dello IARC relativa alle Lane Minerali.
Classificazione Europea:
La direttiva Europea 97/69/CE fissa da una parte le caratteristiche
di cancerogeneità delle le lane minerali e, dall'altra, attraverso
il rispetto dei requisiti della nota Q della sopraccitata direttiva, le
condizioni di esonero da tale categoria.
La lana di roccia rispetta i parametri della nota Q della direttiva
europea 97/69/CE e soddisfa i criteri di biosolubilità da essa stabiliti,
pertanto non risulta classificata come sostanza cancerogena.
Classificazione dello IARC:
Non è stata ancora recepita dalla normativa EU ed Italiana,
ma costituisce la più aggiornata, indipendente ed autorevole valutazione
della sicurezza e salubrità delle lane minerali. Il 16 Ottobre 2001
lo IARC, nell'ambito del programma di rivalutazione dei rischi carcinogenici
dovuti alle MMMF, ha deciso che queste sono da considerarsi non classificabili
come cancerogene per l'uomo. Il gruppo di lavoro dello IARC infatti
ha correlato i rischi per la salute umana alla biopersistenza nell'organismo
delle fibre inalate; dal momento che le fibre di lana minerale risultano
avere una bassa biopersistenza nell'organismo umano si è quindi
avuta una riclassificazione delle MMMF nel gruppo 3 (non classificabili
come cancerogena per l'uomo). Rif.: Monografia IARC Vol 81 - 2002.
Irritazione Meccanica Temporanea (R38):
La lana di roccia può causare, durante le fasi di manipolazione
ed installazione del materiale, irritazioni cutanee temporanee dovute all'abrasione
meccanica operata dalla ruvidità delle fibre. Nella direttiva 97/69/CE
questo effetto transitorio risulta in una classificazione precauzionale
per le lane minerali indicata con la sigla R38 - Irritante per la pelle
-.
Anche la lana di vetro può causare irritazioni della pelle e
problemi maggiori se inalata. Per tale ragione deve essere manipolata con
guanti di protezione ed occorre una maschera per coprire bocca e naso.
Dei pregi già si è parlato in premessa a cui si rimanda,
in questa stessa pagina.
I difetti principali di questi materiali sono legati alla pericolosità
delle loro minuscole fibre. Possono irritare la pelle, causare microlesioni
ai polmoni e problemi di questo tipo. Si tratta solo di usare la giusta
precauzione al momento della posa in opera. Pertanto vanno usate dove non
è più possibile avere contatti con l'uomo, come nelle intercapedini
di pannelli e murature o, anche nelle strutture orizzontali come solai
e tetti.
Un altro difetto, se così si può dire, è il fatto
che necessitano di una barriera al vapore per evitare che l'umidità
dell'aria le renda di efficacia molto inferiore se non nulla. Quindi, dalla
parte più calda della parete, va posto in opera un materiale che
impedisca il passaggio dell'umidità e dell'acqua: sarà sufficiente
una guaina catramata. In molti casi vengono commercializzati i pannelli
di lane minerali già con una faccia fornita di tale barriera al
vapore.
I costi sono in linea con quelli degli altri tipi di isolanti termici,
ma bisogna valutare che le lane minerali, in genere, sono molto più
efficienti e assorbono meglio i rumori. Inoltre, dove è necessario
coprire superfici non precisamente piane, come canali, tubazioni, forme
particolari, si rende indispensabile usare questi materassini, al di là
del costo leggermente superiore a quello di alcuni materiali chimici come
il polistirolo ed il poliuretano.
Il consiglio finale è di usare sempre materiali naturali o,
comunque, riconducibili a materie prime meno elaborate chimicamente. |
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