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 Materiali: le lane minerali
(uso e caratteristiche)
Parti e argomenti della scheda: 
 Le lane minerali 
 Sistemi di classificazione delle lane minerali 
 Pregi e difetti 
 Costi
Le lane minerali sono materiali fonoassorbenti e coibenti usati in edilizia in moltissimi casi in cui sia necessario proteggere la costruzione dal caldo, dal freddo, dai rumori.
Sono prodotti naturali, al pari del sughero, che consentono di realizzare un edificio privo di elementi di origine chimica. Si usano con molta facilità per adattarli ad ogni situazione e ad ogni forma possibile, ma bisogna usare una certa attenzione nella posa in opera. Difatti le minuscole fibre di cui sono composte possono essere rilasciate nell'aria e penetrare nel nostro organismo talvolta con qualche danno ai polmoni (come nel caso della lana di vetro). Se, però, viene adotatta la dovuta diligenza i risultati operativi e tecnici sono di gran lunga superiori a quelli di altri tipi di materiali. Hanno necessità di una adeguata barriera al vapore, talora già presente nei pannelli in commercio. Sono leggere, si tagliano con normali forbici, si posano senza particolari problemi.
Sono molto usate in edilizia per le loro alte qualità isolanti dovute al basso peso specifico. Vengono, a tal proposito, vendute in pannelli o in materassini a rotoli di spessore sottile pochi centimetri e poste soprattutto nelle camere d'aria costruite nelle tamponature di edifici in cemento armato. Hanno molti altri materiali concorrenti di tipo espanso da resine (polistirolo, poliuretano, resine poliviniliche e fenoliche), ma riescono a mantenersi ai primi posti per scelta per alcune peculiarità che le contraddistinguono: oltre ad essere di origine naturale non sono attaccabile da insetti di qualunque genere e si mantengono inalterate nel tempo.
 
 
Indice dei materiali
 
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Le lane minerali
Le lane minerali sono materiali isolanti fabbricati dall'uomo partendo da materie prime naturali o di origine naturale come vetro, roccia o da residui delle lavorazione del ferro. Per questo motivo le fibre minerali vengono spesso indicate con l'acronimo anglosassone MMMF (o MMVF) che sta per Man Made Mineral Fibres. Nonostante la diversità dei nomi e dei materiali di base da cui ciascuna di esse trae origine, dal punto di vista degli aspetti legati alla salute, le lane minerali sono da considerare identiche. 
Le lane minerali sopra citate devono essere comunque ritenute significativamente differenti da altre forme di MMMF, come le fibre 
ceramiche refrattarie, le fibre di rinforzo e le microfibre di vetro. 
I prodotti realizzati partendo da questi ultimi tipi di fibre hanno 
caratteristiche fisiche e applicazioni decisamente diverse.
 
Sistemi di classificazione delle lane minerali
Al mondo ci sono diversi sistemi di classificazione dei rischi. I più importanti sono: 
1- il sistema Europeo di Classificazione e di Etichettatura delle Sostanze pericolose (Direttiva 97/69/CE), 
2 - la Classificazione dello IARC relativa alle Lane Minerali. 

Classificazione Europea:  
La direttiva Europea 97/69/CE fissa da una parte le caratteristiche di cancerogeneità  delle le lane minerali e, dall'altra, attraverso il rispetto dei requisiti della nota Q della sopraccitata direttiva, le condizioni di esonero da tale categoria. 
La lana di roccia rispetta i parametri della nota Q della direttiva europea 97/69/CE e soddisfa i criteri di biosolubilità da essa stabiliti, pertanto non risulta classificata come sostanza cancerogena. 

Classificazione dello IARC:  
Non è stata ancora recepita dalla normativa EU ed Italiana, ma costituisce la più aggiornata, indipendente ed autorevole valutazione della sicurezza e salubrità delle lane minerali. Il 16 Ottobre 2001 lo IARC, nell'ambito del programma di rivalutazione dei rischi carcinogenici dovuti alle MMMF, ha deciso che queste sono da considerarsi non classificabili come cancerogene per l'uomo. Il gruppo  di lavoro dello IARC infatti ha correlato i rischi per la salute umana alla biopersistenza nell'organismo delle fibre inalate; dal momento che le fibre di lana minerale risultano avere una bassa biopersistenza nell'organismo umano si è quindi avuta una riclassificazione delle MMMF nel gruppo 3  (non classificabili come cancerogena per l'uomo). Rif.: Monografia IARC Vol 81 - 2002. 

Irritazione Meccanica Temporanea (R38):  
La lana di roccia può causare, durante le fasi di manipolazione ed installazione del materiale, irritazioni cutanee temporanee dovute all'abrasione meccanica operata dalla ruvidità delle fibre. Nella direttiva 97/69/CE questo effetto transitorio risulta in una classificazione precauzionale per le lane minerali indicata con la sigla R38 - Irritante per la pelle -. 
Anche la lana di vetro può causare irritazioni della pelle e problemi maggiori se inalata. Per tale ragione deve essere manipolata con guanti di protezione ed occorre una maschera per coprire bocca e naso. 
 
Pregi e difetti
Dei pregi già si è parlato in premessa a cui si rimanda, in questa stessa pagina. 
I difetti principali di questi materiali sono legati alla pericolosità delle loro minuscole fibre. Possono irritare la pelle, causare microlesioni ai polmoni e problemi di questo tipo. Si tratta solo di usare la giusta precauzione al momento della posa in opera. Pertanto vanno usate dove non è più possibile avere contatti con l'uomo, come nelle intercapedini di pannelli e murature o, anche nelle strutture orizzontali come solai e tetti. 
Un altro difetto, se così si può dire, è il fatto che necessitano di una barriera al vapore per evitare che l'umidità dell'aria le renda di efficacia molto inferiore se non nulla. Quindi, dalla parte più calda della parete, va posto in opera un materiale che impedisca il passaggio dell'umidità e dell'acqua: sarà sufficiente una guaina catramata. In molti casi vengono commercializzati i pannelli di lane minerali già con una faccia fornita di tale barriera al vapore. 
 
Costi
I costi sono in linea con quelli degli altri tipi di isolanti termici, ma bisogna valutare che le lane minerali, in genere, sono molto più efficienti e assorbono meglio i rumori. Inoltre, dove è necessario coprire superfici non precisamente piane, come canali, tubazioni, forme particolari, si rende indispensabile usare questi materassini, al di là del costo leggermente superiore a quello di alcuni materiali chimici come il polistirolo ed il poliuretano. 
Il consiglio finale è di usare sempre materiali naturali o, comunque, riconducibili a materie prime meno elaborate chimicamente.