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Circolare n.11633 del Ministero dei Lavori Pubblici
del 7 gennaio 1974
Servizio Tecnico Centrale
Istruzioni per la progettazione
delle fognature e degli impianti
di trattamento delle acque
di rifiuto
Capitolo
II - Progetto di massima
Il
progetto di massima dovrà essere corredato dai seguenti allegati
considerati strettamente indispensabili, oltre ovviamente da tutti quegli
altri elaborati che i progettisti dovessero reputare utili alla migliore
illustrazione delle opere:
Si espongono
qui di seguito alcune osservazioni da tenere presente nella stesura dei
seguenti allegati.
A
- Relazione e calcoli
La relazione
dovrà essere articolata in vari paragrafi comprendenti i seguenti
punti:
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I
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Considerazioni
generali sulle caratteristiche del centro da servire (ad es. posizione
geografica, condizioni geologiche, situazione socio-economiche, se trattasi
di centri turistici, alberghieri ecc.). |
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II
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Delimitazione
orografica ed amministrativa del bacino gravitante sul centro da servire. |
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III
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Studio
idrologico riferito a adeguati elementi desunti dai dati del Servizio Idrografico
Italiano, atto a definire le leggi di pluviometria dominanti nel bacino
stesso. |
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IV
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Studio
indicativo delle eventuali opere di difesa dalle acque meteoriche provenienti
da monte del centro da servire, al fine di determinare l'effettivo bacino
interessato dalle opere di sistemazione di eventuali corsi d'acqua che
possano avere interesse sulle opere di fognatura. |
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V
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Dati
anagrafici e distribuzione della popolazione nel centro da servire all'epoca
della redazione del progetto; previsione della futura popolazione e sua
distribuzione dedotta dagli studi sopra prescritti in merito alla redazione
dello « studio preliminare » e che potranno anche essere effettuati
direttamente a corredo del progetto di massima. In modo particolare per
i centri turistici e balneari si terrà conto della popolazione fluttuante
e dei suoi possibili futuri incrementi nella considerazione delle particolari
esigenze cui devono soddisfare tali centri residenziali. |
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VI
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Valutazione
e localizzazione di eventuali scarichi liquidi provenienti da particolari
complessi (attività industriali, macelli, ospedali, ecc.). |
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VII
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Delimitazione
delle aree costituenti i singoli bacini colanti serviti dalla rete di progetto,
con la indicazione dei relativi coefficienti di assorbimento da parte delle
superfici interessate. |
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VIII
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Elementi
desunti dal « Piano Regolatore generale degli acquedotti e del corretto
smaltimento delle acque di rifiuto »; sia in ordine alle portate
distribuite o previste da parte della rete idrica, sia in ordine allo scarico
delle acque raccolte dalla rete fognante. |
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IX
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Verifica
della capacità funzionale delle opere della fognatura esistente
in relazione agli interventi da progettare. |
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X
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Criteri
di scelta del sistema di fognatura adottata (misto o separato). In particolare
la scelta dovrà essere giustificata da considerazioni, sia tecniche
che economiche (ivi comprese le spese di esercizio), che tengano conto
delle condizioni igieniche, orografiche, urbanistiche e sociali del centro
da servire con la rete in progetto, e del livello di qualità che
le acque dovranno avere al punto di scarico finale.
Nella
giustificazione del sistema adottato dovrà risultare che è
stato tenuto conto della posizione del recapito o dei recapiti finali delle
acque reflue, in considerazione delle eventuali possibilità di autodepurazione,
di esistenza e di persistenza di portate di diluizione, di eventuali utilizzazioni
del recapito a valle degli scarichi. Nel caso di piccoli agglomerati, è
opportuno considerare le difficoltà di funzionamento che per reti
miste si presentano in pratica per gli scaricatori di piena, in relazione
alle esigue portate di tempo asciutto rispetto a quelle di pioggia. |
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XI
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Notizie
sul recipiente e dimostrazione della possibilità di scaricare dal
punto di vista idraulico e dell'equilibrio dell'ambiente, anche in relazione
ai possibili interrimenti ed alle subsidenze ove queste siano da temersi. |
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XII
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Scelta
dei tipi costruttivi delle sezioni fognarie da realizzarsi con indicazione
dei materiali prescelti e delle formule di resistenza idraulica adoperate.
Nella
scelta dei materiali dovrà tenersi anche conto delle velocità
di deflusso. Nello stabilire la giacitura delle varie canalizzazioni dovrà
tenersi conto della presenza di altri sottoservizi cittadini ed in particolare
della giacitura delle tubazioni della distribuzione idrica, quando esistente,
ovvero da prevedersi. |
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XIII
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Calcolo,
limitato ai collettori ed all'emissario, delle portate nere, medie e di
punta, da presentare sotto forma di tabelle con la indicazione delle pendenze,
delle velocità e delle altezze d'acqua sia per le portate medie
che per quelle di punta.
La
velocità relativa alle portate medie non dovrà di norma essere
inferiore ai 50 cm/s. Quando ciò non si potesse realizzare dovranno
essere interposti in rete adeguati sistemi di lavaggio. La velocità
relativa alle portate di punta non dovrà di norma essere superiore
ai 4 m/s. |
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XIV
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Calcolo,
limitato ai collettori ed all'emissario, delle portate pluviali e di scorrimento
superficiale, esponendo il metodo di calcolo adoperato, eseguito sulla
base sulla base dello studio idrologico e dei coefficienti di assorbimento
dei terreni; i risultati saranno presentati sotto forma tabellare, con
l'indicazione dei coefficienti udometrici calcolati, delle pendenze, delle
sezioni, delle portate, delle velocità, delle altezze dell'acqua.
La velocità massima non dovrà di norma superare i 5 m/s. |
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XV
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Per
il calcolo delle fognature a sistema separato valgono le indicazioni sopra
esposte; per quelle a sistema misto il calcolo anzidetto dovrà essere
eseguito sia per le condizioni di tempo asciutto (portate nere) che per
quelle di tempo di pioggia (portate nere + portate pluviali), rimanendo
valevoli le indicazioni già date. |
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XVI
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Calcolo,
per le eventuali stazioni di sollevamento, delle prevalenze manometriche
da vincere e del diametro delle tubazioni di mandata con indicazione del
materiale che le costituisce. Dovranno essere inoltre indicati numero e
tipo di dispositivi elevatori da adoperare, nonché le potenze da
impegnare. |
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XVII
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Per
ciascuno degli eventuali scaricatori di piena dovranno essere indicati
tipo e dimensioni nonché le portate in gioco, motivando la ubicazione
anche in relazione alle caratteristiche del recipiente finale. |
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XVIII
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Dovrà
infine indicarsi il presunto importo globale delle opere progettate, come
risulterà dallo specifico allegato « Preventivo sommario di
costo delle opere », nonché il presumibile costo annuo delle
spese di gestione (esercizio e manutenzione). |
B
- Corografia
Essa
dovrà rappresentare, in scala almeno 1:25.000 su tavolette dell'Istituto
Geografico Militare, la delimitazione del bacino imbrifero gravitante sul
centro da servire, proponendo eventuali opere di difesa dalle acque esterne
al centro; le delimitazioni del bacino proprio della rete fognante; la
posizione di eventuali scaricatori di piena; la posizione del recapito
e dei recapiti finali delle acque reflue; la posizione dell'eventuale impianto
di trattamento dei liquami ed il tracciato dell'emissario fino al punto
di recapito finale. Ove lo scarico avvenga in un impluvio o corso d'acqua
occorrerà indicare per quest'ultimo il percorso e le zone attraversate
per un adeguato tratto a valle. Se lo scarico si effettua in mare o in
lago la corografia dovrà comprendere le zone litoranee adiacente
per una adeguata estensione riportando gli eventuali centri balneari ed
altri insediamenti di particolare interesse. Dovranno
inoltre essere forniti elementi relativi ai venti dominanti, alle correnti
marine ed ai fondali antistanti mediante carta batimetrica.
C
- Planimetria quotata con rete
Questa
dovrà essere rappresentata in scala almeno 1:10.000 e dovrà
riportare le quote del terreno, assolute o relative, dei punti salienti
del centro da servire con eventuale indicazione delle curve di livello;
lo schema della rete di distribuzione dell'acqua potabile; le zone con
diversa densità di popolazione, quelle destinate a industrie con
le relative tipologie e le superfici con diverso coefficiente di assorbimento;
il tracciato della rete di progetto con distinta indicazione delle nuove
fogne e di quelle esistenti eventualmente utilizzate, con indicato il verso
di movimento delle acque; la indicazione, con lettere ovvero con numeri,
di ciascuno collettore, in maniera tale che risulti facilitato il riferimento
ai profili longitudinali e alle tabelle di calcolo; la posizione di eventuali
opere d'arte particolari (come attraversamenti ferroviari, opere di alleggerimento
o scarico, stazione di sollevamento, ecc.); la posizione dell'eventuale
impianto di trattamento dei liquami. Dovranno inoltre essere indicate le
eventuali aree da espropriare per la realizzazione di opere particolari.
La planimetria dovrà anche riportare le quote del prevedibile massimo
livello di pelo d'acqua del/dei corpi idrici recipienti nel/nei punti di
scarico. Per maggior chiarezza, quanto detto potrà riportarsi in
più tavole (ad es.: planimetria quotata con rete; planimetria delle
zone urbanizzate e di quelle di espansione, con i relativi pesi insediativi
sia demografici sia industriali e corrispondenti indici di consumo, con
particolare riguardo alle risultanze degli accertamenti di cui al punto
VI della relazione; planimetria con suddivisione delle aree nei riguardi
del coefficiente di assorbimento, ecc.).
D
- Profili longitudinali dei collettori e dell'emissario
Dovranno
essere allegati al progetto, in scala almeno 1:2000 per le lunghezze ed
1:200 per le altezze, i disegni dei profili di tutti i collettori e dell'emissario;
essi dovranno essere rappresentati nelle scale innanzi indicate ovvero,
qualora se ne ravvisi l'opportunità ed al fine di rendere più
evidenti i dislivelli, anche in altre scale di differente rapporto, specie
per quella delle altezze. Dovranno essere dati anche i profili delle eventuali
condotte di mandata.
Gli
elaborati dovranno indicare la linea del terreno e quelle del cielo e del
fondo delle sezioni progettate; dovranno inoltre essere indicate le quote
di fondo e di cielo dei collettori confluenti, dei quali dovranno essere
specificati i numeri o le lettere di identificazione; sui profili sarà
poi indicata la posizione e le eventuali opere d'arte particolari. Gli
elaborati dovranno essere completati da due fincature orizzontali, l'una
superiore al profilo, l'altra inferiore. Quella superiore dovrà
indicare la sezione progettata, identificata in maniera che essa trovi
riscontro nei disegni delle sezioni tipo, le portate e le velocità
previste, le pendenze delle livellette, i nomi delle strade interessate.
Quella inferiore dovrà indicare le quote del terreno, quelle di
cielo e di fondo delle sezioni, la misura delle distanze parziali e progressive;
per i pozzetti di salto dovranno essere indicate le quote a monte ed a
valle del salto.
E
- Disegni delle sezioni dei collettori e dell'emissario
I
disegni dovranno indicare in scala idonea per una chiara interpretazione,
e comunque almeno 1:100, i tipi costruttivi delle sezioni fognarie adoperate.
Dovranno essere specificati i materiali adottati e le sezioni stesse dovranno
essere accompagnate dalle relative scale di velocità e portate in
funzione delle altezze di riempimento. Per fognature miste il minimo condotto
da adoperare sarà quello circolare del diametro di 300 mm; per reti
separate il minimo condotto da adoperare sarà per la rete nera quello
circolare del diametro di 200 mm e per quella bianca del diametro di 300
mm.
F
- Disegni delle opere d'arte tipo e di quelle particolari più
importanti
I
Disegni saranno redatti in scala idonea per una chiara interpretazione,
in relazione alle dimensioni dei manufatti e comunque non inferiore a 1:100
e dovranno essere specificati i materiali adottati.
Le
opere d'arte ricorrenti, costituite essenzialmente da pozzetti di ispezione,
confluenza e deviazione, pozzetti di salto, pozzetti di alloggio dei sifoni
di cacciata, caditoie, ecc., rappresentate almeno con una sezione trasversale
ed una pianta. I pozzetti dovranno avere dimensioni tali da consentire
agevolmente al personale addetto l'accesso e le operazioni di manutenzione
della rete, e la canna di discesa dovrà essere tangente ad
uno dei lati del pozzetto stesso.
I
disegni delle opere d'arte particolari come quelle di scaricatori di piena,
stazioni di sollevamento, attraversamenti ferroviari, ecc. dovranno essere
redatti in scala idonea per una chiara interpretazione in relazione alle
dimensioni dei manufatti e comunque non inferiore ad 1:100.
Dovranno
inoltre essere forniti nelle scale suddette i disegni delle opere terminali
della rete indicando i livelli di massimo pelo di acqua da considerare
nei recipienti stessi, le eventuali protezioni delle opere finali della
fognatura (ad es. per gli scarichi a mare, scogliere, moli, pennelli, ecc.),
i manufatti di scarico, ecc.
G
- Disegni schematici dell'impianto di depurazione e servizi accessori
La
progettazione comprenderà un disegno che indichi il ciclo di trattamento
previsto e lo schema planimetrico delle opere con indicazione delle dimensioni
e dell'andamento altimetrico dell'area da impegnare, nonché lo schema
altimetrico con il profilo idraulico dei percorsi che i liquami seguiranno
nelle varie fasi del trattamento.
H
- Preventivo sommario di costo delle opere
Il
preventivo dovrà indicare l'importo delle opere progettate, suddividendo
l'importo stesso in cifre riassuntive che comprendano globalmente:
-
costo
delle canalizzazioni, compresi i movimenti di terra e le pavimentazioni;
-
costo
delle opere di trasformazione ed allaccio delle fognature esistenti eventualmente
utilizzate;
-
costo
delle opere d'arte ricorrenti;
-
costo
delle eventuali opere d'arte particolari;
-
costo
di eventuali apparecchiature;
-
costo
dell'eventuale impianto di trattamento;
-
costi
ed oneri per eventuali demolizioni e ricostruzioni di opere di pubblici
servizi esistenti nel sottosuolo ed interferenti con la fognatura progettata;
-
indennizzi
per espropri ed eventuali servitù;
-
preventivo
dei costi di gestione delle eventuali stazioni di sollevamento ed impianti
di depurazione.
Il preventivo
sommario dovrà anche evidenziare l'importo delle opere urgenti.
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