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Le avventure di Peter Pan
di James Matthew Barrie
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 II Nido di Tordo  

Shelley era un giovane gentiluomo, e adulto quel tanto che fosse possibile aspettarsi da lui. Era un poeta e i poeti non sono mai veramente adulti. E' gente che disprezza il denaro eccetto quello che gli necessita per oggi e lui lo aveva e in più aveva anche cinque sterline. Cosi, mentre passeggiava nei giardini di Kensington, fece una barchetta di carta con la sua banconota e la mandò a navigare nella Serpentina. 

La barchetta raggiunse l'isola di notte e la sentinella la portò a Salomone il Corvo che sul principio penso si trattasse della solita cosa, un messaggio con cui qualche signora si dichiarava molto obbligata se lui avesse potuto mandargliene uno veramente buono. Chiedono sempre il migliore che ha, e se a lui la lettera piace gliene manda uno di classe A, ma se non gli garba manda dei piccoli veramente buffi. A volte non ne manda affatto, talvolta ne manda un nido intero; tutto dipende dall'umore del momento. Gli piace che gli si lasci la scelta, e se fate cenno in particolare alla speranza che lui trovi il modo di procurarvi questa volta un bambino, e quasi certo che vi manderà un'altra bambina. E che siate una signora o solo un ragazzino che vuole una sorellina, abbiate sempre cura di scrivere chiaramente il vostro indirizzo. Non potete immaginare quanti bambini Salomone ha mandato all'indirizzo sbagliato. 

La barca di Shelley, una volta aperta, lascio assolutamente perplesso Salomone che chiese consiglio ai suoi assistenti. Questi dopo avervi camminato sopra due volte, la prima volta a zampe tese, la seconda a zampe adunche, decisero che proveniva da qualche persona molto avida che ne voleva cinque. A tale conclusione arrivarono perché c'era stampato sopra un grosso cinque. " Assurdo!" gridò Salomone in un impeto di rabbia, e regalò la banconota a Peter; ogni cosa inutile che approdava all'isola veniva data di solito a Peter per giocarci. 

Ma lui non giocò con la preziosa banconota, essendo stato molto attento durante la settimana in cui era stato un bambino comune, capì subito di cosa si trattava. Con tanto denaro, pensava, avrebbe certamente potuto trovare il modo di raggiungere alla fine i giardini. Cosi incominciò a esaminare tutte le possibilità e decise (credo saggiamente), di scegliere il modo migliore. Ma prima doveva comunicare agli uccelli il valore della barca di Shelley, e benché fossero troppo onesti per chiederne la restituzione, egli vide che erano amareggiati e lanciavano tali cupe occhiate a Salomone, di solito assai fiero della sua perspicacia, che lui se ne volo nella parte estrema dell'isola e sedette là mortificato con la testa nascosta sotto le ali. Ora Peter sapeva che senza l'amicizia di Salomone non si sarebbe mai potuto ottenere nulla sull'isola, cosi lo seguì e cerco di rincuorarlo. 

Ma Peter non fece solo questo per guadagnarsi il favore del potente vecchio. Dovete sapere che Salomone non aveva intenzione di rimanere in carica tutta la vita. Pregustava la gioia di ritirarsi, di li a poco, e di dedicare la sua vigorosa vecchiaia a una vita di piaceri su un certo tronco di tasso nelle Magnolie che gli era piaciuto, e per anni aveva continuato a riempire tranquillamente la sua calza. Era una calza appartenuta a qualche bagnante che era stata gettata sull'isola, e al tempo in cui vi parlo conteneva centottanta briciole, trentaquattro noci, sedici croste, un nettapenne, e una stringa da scarpe. Una volta riempita la calza, Salomone calcolava che gli sarebbe stato possibile ritirarsi e vivere agiatamente. Ora Peter gli dette una sterlina che taglio dalla sua banconota con un bastoncino affilato. 

Questo gli procurò l'amicizia eterna di Salomone, e i due, dopo essersi consultati insieme, convocarono un'assemblea di tordi. 

Vedrete subito perché furono invitati soltanto i tordi.  

Il progetto che bisognava presentargli era veramente di Peter, ma Salomone fece gran parte del discorso, perché si irritava appena gli altri parlavano. Cominciò dicendo che era rimasto molto colpito dalla superiore ingegnosità mostrata dai tordi nella costruzione dei nidi, questo li mise subito di buon umore, come appunto si voleva, perché tutte le liti fra uccelli nascono sul modo migliore di costruire i nidi. Altri uccelli, disse Salomone, omettono di foderare i loro nidi con il fango, di conseguenza essi non tengono l'acqua. A questo punto drizzo la testa come se avesse espresso un giudizio inconfutabile ma, sfortunatamente, una certa signora FringuelIa che era venuta all'assemblea senza essere invitata, strillò, "Noi non costruiamo nidi perché tengano acqua, ma uova"; e allora i tordi smisero di applaudire, e Salomone rimase cosi perplesso che bevve diversi sorsi d'acqua. 

Infine disse: "Pensate a come il fango rende caldo il nido!" "Pensate" – grido la signora Fringuella che quando l'acqua entra nel nido ci rimane e i vostri piccoli annegano." 

I tordi pregarono Salomone con uno sguardo di dire qualcosa di schiacciante in risposta a questo, ma ancora una volta egli era perplesso. 

Bevi un altro sorso », suggerì con insolenza la signora Fringuella. Si chiamava Kate e tutte le Kate sono insolenti.