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Le avventure di Peter Pan
di James Matthew Barrie
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 Agli uccelli questa parve una ben povera ragione, ma i più vecchi in quel tempo gli erano grati perché egli aveva curato i loro piccoli ammalati di rosolia, e così si offrirono di mostrargli come gli uccelli fanno volare un aquilone. Sei di loro presero l'estremità dello spago nel becco e si levarono in volo; e con sua grande meraviglia l'aquilone volò dietro gli uccelli e sali ancora più in alto di loro. 

Peter gridava, "fatelo ancora!" e loro con grande simpatia lo fecero salire parecchie volte e tutte le volte lui invece di ringraziarli gridava, "fatelo ancora!" dimostrando che anche ora non aveva del tutto dimenticato cosa voleva dire essere bambini.  

Infine, con il suo coraggioso cuore palpitante di un grande progetto, li pregò di farlo ancora una volta con lui attaccato alla coda dell'aquilone. Così un centinaio di uccelli si levarono in volo con lo spago, e Peter attaccato alla coda, con l'intento di lasciarlo cadere quando fosse sopra i Giardini. Ma l'aquilone in aria andò in mille pezzi e lui sarebbe annegato nella Serpentina se non si fosse aggrappato a due cigni indignati e non si fosse fatto portare all'isola. Dopo di ciò gli uccelli gli dissero che non lo avrebbero più aiutato nella sua pazza impresa.  

Ciò nonostante Peter raggiunse finalmente i Giardini con l'aiuto della barca di Shelley come andrò a raccontarvi adesso.