Studio tecnico online
sezione di
www.softwareparadiso.it
software, servizi, informazioni sull'edilizia e la casa
 
Parliamo di distanze
Le distanze tra le costruzioni sono spesso motivo di controversia tra vicini. Questo è dovuto in parte anche al fatto che le concessioni edilizie, ora chiamate permessi di costruire, vengono rilasciate sempre con la clausola "salvo i diritti di terzi". In questo sito si cercherà di alleviare le preoccupazioni di tanti cittadini che iniziano a costruire o che vedono altri accingersi a farlo nelle vicinanze dei loro terreni o fabbricati. 
Gli articoli del nostro Codice Civile che trattano delle distanze vanno dall'873 all'899 nella Sezione VI "Delle distanze nelle costruzioni, piantagioni e scavi, e dei muri, fossi e siepi interposti tra i fondi". 
Abbiamo a disposizione un apposito software che contiene un archivio di sentenze sull'argomento: controlla le offerte in corso.
Altre pagine inerenti sul sito: 
 villini 
 restauro 
 parliamo di ristrutturazioni 
 parliamo di usucapione 
 parliamo di luci e vedute 
 Codice Civile (articoli su luci, vedute, distanze, stillicidio, servitù, ecc.) 
 decreto n.1444/1968 (distanze) 
 scheda DIA (denuncia di inizio attività) 
 software VALVEN (stima immobili) 
 software AREEF (valutazioni aree fabbricabili e costi di edifici) 
 software SENTENZE (migliaia di massime sull'edilizia) 
 software CONDOM (tabelle millesimali e gestione condomini) 
 trova un libro sul tema 
 esamina le opportunità 
 chiedi una consulenza 

Google 
 
Web  www.softwareparadiso.it 
 

 
Che cosa si intende per costruzione
Per affrontare il tema delle distanze bisogna stabilire con precisione che cos'è una costruzione per il Codice Civile. Numerose sentenze hanno stabilito che una costruzione per essere tale deve avere carattere di stabilità nel senso che non deve essere facilmente smontabile e deve essere ben infissa al suolo o ad altra struttura anch'essa stabile. Dunque sono interpretazioni che vanno considerate caso per caso e si differenziano dalle definizioni dei Regolamenti Edilizi dei Comuni o delle varie leggi sull'edilizia.
 
La distanza tra costruzioni
Secondo il Codice Civile devono esserci tre metri tra le costruzioni, ma è quasi scontato che i Programmi di Fabbricazione dei piccoli centri o i Piani Regolatori delle città prevedano distanze maggiori, spesso conformandosi ad un famoso decreto del 1968 (n.1444) che ha stabilito in dieci metri la distanza tra pareti finestrate. In questo caso i Comuni prevedono anche la distanza dal confine che sarà di cinque metri (in modo che alla fine si avranno dieci metri come somma delle due distanze dei confinanti). Qualora si ha la possibilità di costruire sul confine si deve prevedere una parete cieca in modo da consentire al vicino di costruire a sua volta in aderenza. Nel caso vi siano aperture bisogna considerare a che titolo esse siano state realizzate (vedi usucapione) per valutare la distanza da rispettare.
 
I muri di cinta
Vanno costruiti sul confine per essere presunti comuni, diversamente se non superano i tre metri di altezza non sono considerati per il computo delle distanze e pertanto possono essere costruiti anche sul proprio terreno a qualunque distanza dal confine. Nel caso di muro comune le spese vanno divise a metà tra i confinanti, tranne quando i due fondi siano a diversa altezza. Allora il proprietario del terreno superiore deve sopportare per intero le spese dalle fondazioni fino al livello del suo fondo. 
Il muro di cinta può essere reso comune anche a scopo di appoggio di una costruzione, ma non deve avere a distanza di meno di tre metri un altro edificio. 
Ogni confinante può costringere gli altri a costruire il muro di cinta pagando le rispettive quote.
 
Quando un muro non è sul confine
Ai sensi dell'art.875 del C.C. quando la distanza dal confine di un muro è inferiore ad un metro e mezzo o alla metà stabilita nei regolamenti locali (dai Comuni) il vicino può chiedere la comunione del muro per costruire il proprio edificio. Prima, però, deve chiedere al confinante se vuole estendere la sua fabbrica fino al confine o demolire la parte non a distanza regolamentare. Questi ha 15 giorni di tempo per manifestare la propria volontà e sei mesi per costruire o demolire.
 
Gli alberi
Gli alberi devono essere piantati, in assenza di regolamenti o usi locali, alle seguenti distanze dal confine: 
- tre metri per gli alberi di alto fusto (noci,castagni,querce,pini,cipressi,olmi,pioppi,platani e simili); 
- un metro e mezzo per alberi di non alto fusto (alto massimo tre metri); 
- mezzo metro per le viti,gli arbusti, le siepi, gli alberi da frutto alti massimo due metri e mezzo. 
La distanza si misura dalla linea di confine fino alla base esterna dell'albero al tempo della piantagione. 
Se un albero a distanza non legale ed usucapita muore non si può ripiantarlo se non a distanza legale. 
Gli alberi sul confine si presumono comuni.