Come procedere Caratteristiche del progetto Materiali Costi e conclusioni
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Un consiglio:
Si
eviti di fare da sé: il lavoro di chiusura di una botola che investe
muri di pietrame portanti, spesso che riguardano edifici di vecchia
costruzione, può essere pericoloso per chi non è tecnico. |
Nell'affrontare il problema della chiusura efficace e funzionale di una botola, in un solaio a volta in pietre, bisogna seguire tutte le fasi necessarie per intervenire sull'esistente (vedi le nostre pagine sulla ristrutturazione). Per poter affrontare una progettazione di questo genere occorre che ci sia una fedele ricostruzione, mediante precisi elaborati grafici, della situazione esistente. La prima operazione da fare, quindi, se non esistono disegni dello stato di fatto, è quella di recarsi sui luoghi ed effettuare un rilievo del fabbricato ed una appropriata documentazione fotografica.
Una delle prime cose da valutare è la tipologia costruttiva, i materiali, le dimensioni dei conci. L'intervento deve essere il più possibile coerente con quello che già esiste.
Una botola richiusa eliminerà anche una scala e sarà il risultato di una ristrutturazione nella distribuzione interna degli ambienti. La soluzione statica da evitare è quella di inserire una porzione di solaio, fatto in genere di tavelloni, con una semplice gettata anche armata di cls: ciò sarebbe sbagliato dal punto di vista strutturale e sconclusionato da quello architettonico. Può essere molto utile, se non indispensabile, specialmente in zona sismica, effettuare qualche calcolo strutturale per l'intero fabbricato, o per alcuni elementi di esso come le travi. Anche la fondazione deve essere sicura e bisogna verificarla. Se sono necessarie opere di consolidamento è meglio progettarle con cura: spesso anche un poco costoso tirante di ferro può risolvere problematiche complesse o costose se affrontate con metologie semplicistiche. Dopo avere verificato la bontà costruttiva delle spalle della muratura dove scaricherà la nuova volta è necessario preparare tutti i conci utili all'intervento. Che siano abbastanza ampi (andranno posti in opera a taglio), simili, uniformi, di buona qualità, provenienti se possibile dalla stessa costruzione (da altre opere di demolizione) e presentino almeno un lato squadrato (quello che apparirà nell'intradosso a vista). Quindi bisogna approntare la cassaforma che, per avere la stessa curvatura della volta, potrà anche essere fatta con un foglio di compensato ben puntellata dal basso. Dopo aver smontato l'eventuale infisso in legno della botola e aver riportato a vista i conci esistenti si può passare alla posa dei nuovi, l'uno accanto all'altro, a giunti sfalsati, come una vera e propia muratura con paramento curvo.
Dopo avere conclusa la forma della volta, si può sformare il tutto a condizione che gli ultimi conci siano stati ben inseriti, anche utilizzando la mazzetta (con un lezzo di legno per evitare di rompere le pietre). Il giorno dopo si potrà rifinire e pulire gli interstizi tra i conci dalla parte dell'intradosso. Il riempimento superiore, con materiali similari alle altre zone della volta, potrà essere effettuato il giorno seguente. Il massetto e la pavimentazione possono essere eseguiti dopo qualche giorno per evitare eventuali piccole lesioni dovute al ritiro della malta.
L'intervento è sicuramente da preferire quando, però, già è stata scelta la soluzione di eliminare (per motivi validi) la botola esistente. Il risultato sarà sicuro, tecnico, architettonico, economico ed intelligente. Torna all'indice di come fare per ulteriori delucidazioni sulla tua ricerca. |
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