|
Dalla
rimozione di infissi in una ristrutturazione edilizia, si ricavano una
moltitudine di materiali che possono essere riutilizzati con un po'
di fantasia. Anche una vecchia porta, interna o esterna alla
casa, può
servire per ricevere una funzione diversa. Invece che buttarla
o metterla al fuoco, parliamo di un infisso di legno, si
suggerisce di adoperarla come materiale e forma per un altro
utile
mobile.
Vediamo come.
Il caso che si esamina, ma può essere
indicativo anche per altre situazioni, fornisce le soluzioni all'uso di
una vecchia porta come piano di lavoro per un tavolo. Secondo le
condizioni dell'infisso, si può pensare di ottenere un mobile adatto a
un certo tipo di ambiente. In genere ciò che si ottiene è adatto a una
cantina oppure a un locale di sgombero, al giardino e ad altri usi dove
non sia richiesto un aspetto elegante della costruzione. La porta deve
avere una parete liscia, cioè priva di incavi e modanature. Questa è lo
schema della
procedura:
- eliminare
dalla porta tutto ciò che sia di metallo, cerniere,
serrature, maniglie, viti, chiodi;
- carteggiarla
con il carrarmato,
se possibile, altrimenti anche manualmente;
- preparare
quattro piedistalli di legno di identica altezza da terra, (si
consiglia di cm.75-80);
- avvitare ogni piede del tavolo a un
angolo della vecchia porta.
Occorrono pochi attrezzi da
lavoro, nemmeno obbligatori, che qui si indicano:
- il carrarmato (eventuale) con carta
vetrata;
- un avvitatore
per infilare le viti nei piedi;
- un martello, nel
caso che si usino i chiodi;
- un pennello, nel
caso si voglia verniciare il mobile;
- una troncatrice,
nel caso sia necessario inserire tavole laterali.
Il
tavolo, come si è constatato, è semplice da realizzare. Se si usano le
viti, almeno due per piede, devono essere molto lunghe, almeno dieci
centimetri più lo spessore della porta. Questo per avere una certa
rigidezza sui quattro piedi. Qualora si usassero i chiodi, possibile
soltanto se i legni siano non troppo duri, se ne possono infilare
quattro per piede. Ognuno di questi deve avere una sezione di circa
cm.10x10. Difatti soltanto in tale maniera si assicua una robustezza
al tavolo.
Inoltre, se si nota che il piano non appaia del tutto bloccato e
spostandolo con le mani si avverte un certo dondolio, occorrono quattro
tavole di lato, da inchiodare sui lati dei singoli
piedi, presi a coppie. In questo modo si forma una scatola appena sotto
il piano della vecchia porta e la composizione si irrigidisce. A questo
punto si è certi che il mobile
funzionerà dovunque lo si usi. Per renderlo più elegante, si possono
realizzare le rifiniture che, secondo i casi, sono: la sigillatura con
stucco o con altri pezzi di legno di eventuali spaccature, il
trattamento con carta vetrata e la vericiatura della superficie.
Ognuno può aggiungere ciò che ritiene opportuno o necessario per il
completamento di questo tipo di tavolo. Senza alcun trattamento finale
si può usare come posto di lavoro per chi sia appassionato del fai da
te.
Bisogna
considerare che tutto può avere un secondo ciclo di vita, soprattutto
se non si tratta di materiale rovinato completamente. Piccole zone
degradate, difatti, possono essere restaurate.
Un tavolo costruito
con una vecchia porta di legno è un'idea da non scartare se si ha
bisogno di un piano di appoggio da qualche parte nella casa. Vale
soprattutto per chi ha a disposizione spazio, se vive in paese, in
campagna, in abitazioni isolate. Sarebbe più difficile per
chi dimora in un appartamento, ma c'è sempre una cantina che possa
ospitare un mobile del genere.
Torna al menu
del fai da te con molte altre informazioni inerenti
l'argomento trattato in questa pagina.
|
|