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Il problema
da affrontare |
Si
ha necessità di avere subito a disposizione tutti gli attrezzi da
lavoro che si usano con le mani, ossia gli utensili leggeri di forma
allungata come gli scalpelli, le raspe, le lime, i cacciavite e simili.
La soluzione sarebbe di tenerli tutti in una determinata zona del
locale dove si lavora, ma anche ben in vista in modo da scegliere
subito ciò che possa servire. Occorre un portattrezzi.
Nei suggerimenti che seguono si indicherà come costruirne uno tutto di
legno da appendere a una parete.
Materiali e
strumenti da lavoro necessari |
Per
costruire un portattrezzi da muro occorrono pochissimi strumenti da
lavoro che si possono elencare nei seguenti:
Per
i materiali, invece, servono:
- una tavola spessa 2 centimetri e
alta 30, lunga quanto basta per gli attrezzi da conservare (si
vedrà come calcolare tale lunghezza);
- tre tavolette spesse 2 centimetri e alte
5, lunghe come quella di sopra;
- vari pezzi di legno, li chiameremo
separatori, delle dimensioni di cm.3x3x2, nel numero che dipenderà dai
posti per gli attrezzi + 3;
- chiodi;
- colla vinilica;
- due occhielli per appendere l'oggetto
alla parete;
- due tasselli da muro con ganci.
Il
tipo di legno
potrà anche essere di abete o di pino, se non si hanno tavole di risulta. Qualora non è
disponibile una troncatrice si può usare la sega a mano, anche se, in
questo caso, i pezzi di legni separatori degli attrezzi, saranno
meno precisi. Al posto dei chiodi si possono usare
le viti, ma allora occorre un avvitatore,
mentre è faticoso usare il cacciavite manuale.
Qualora
non si abbia una tavola alta almeno 30 centimetri, si può pensare di
giuntarne un paio con due listelli inchiodati sul bordo terminale delle
stesse.
Bisogna prima di tutto stabilire la
lunghezza del portattrezzi. Non è difficile se si usa la seguente
formula di calcolo: lunghezza = numeri dei posti x 5 + 2.
Ossia la tavola sarà più lunga se aumentano gli attrezzi da conservare.
A tale proposito si può anche disegnare uno schema in cui ogni pezzetto
di legno, come indicato sopra, sia da separatore, e a essi si aggiunga
quello finale su un lato. Per ogni piccolo listello del genere
occorrono almeno tre centimetri di spazio dove far passare il singolo
attrezzo, più due centimetri di spessore del legno stesso. Dunque si
arriva ai 5 centimetri indicati complessivamente.
Una volta stabilita la lunghezza della costruzione, bisogna
segare anche le tre tavolette che fungeranno, rispettivamente, da base
per il supporto degli attrezzi e da contenitori frontale degli stessi.
In pratica gli utensili saranno infilati dentro dei passaggi fra listello e
listello a una certa altezza, fino a giungere sulla tavoletta di base
che sarà anche chiusa di fronte. Essa apparirà come una scatola che
contiene gli utensili infilati in senso verticale. Sembra più
difficile di quanto non sia davvero.
Prima si usare i chiodi è bene spalmare anche di un po' di colla
vinilica sulle superfici a contatto, per migliorare la stabilità della
giuntura. Ecco le altre operazioni necessarie alla
composizione del portattrezzi:
- si
uniscono, con i chiodi, due tavole alte cm.5 a formare un angolo retto
secondo la loro lunghezza;
- s'inchioda,
alla base della tavola, tale struttura in modo che resti libero uno
spazio interno di cm.3 a formare una piccola scatola;
- si
chiude di lato tale area con due dei separatori terminali di cui si è
detto;
- si
costruisce la zona dei separatori per ogni utensile sulla terza tavola
alta cm.5, per cui basta inchiodare su di essa un separatore ogni cm.3
liberi, con il primo elemento sul bordo della tavola e l'ultimo sul
bordo opposto; alla fine si avrà come una specie di rastrelliera;
- s'inchioda
tale struttura a cm.20 dalla base del portattrezzi, misurando a partire
dalla scatoletta già formata, la misura che sia al lordo, anche se è
possibile spostarla secondo le lunghezze degli attrezzi da infilarvi;
- a
questo punto si avvitano gli occhielli sullo spessore superiore del
portattrezzi a una distanza che sia calcolata in maniera da dividere la
lunghezza per 5 e misurando tale risultato a partire da ognuno dei due lati
della tavola, quello è il punto su cui avvitare l'occhiello, nello spessore del legno, per
appendere al muro l'oggetto;
- si
segnano sulla parete, all'altezza più congeniale dal pavimento, i punti
dove combaciano i due occhielli, si usi anche un metro per controllare
l'altezza identica di tali punti da terra e si fori con un trapano a martello
per inserire due tasselli con gancio nel muro; i ganci abbiano lo spazio davanti per ricevere gli occhielli.
Non
occorre verniciare il portattrezzi, si tratta di oggetti da lavoro.
Gli utensili, infilati da sopra, poggeranno sulla base e
saranno tenuti fissi tramite i passaggi intermedi e i separatori della tavola a metà
altezza. Il manico sarà sempre visibile e si potrà sfilare ciò che
serve quando necessario.
Qualcuno
potrebbe obiettare che si vendono strutture simili nei negozi per il
fai da te. Ma la filosofia di chi vuole costruirsi ciò che gli occorre è
diversa e la soddisfazione è sempre maggiore di tutto ciò che possa far
pensare a un risparmio unicamente di tempo. In effetti il fai da te è anche
un modo di vivere, magari riutilizzando legni che sarebbero stati
scartati da altre lavorazioni, oppure adattandosi a una determinata
dimensione della parete. E poi, con un po' d'esperienza, un lavoro del
genere si fa in un'ora, anche divertendosi.
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