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Tali nuove fattispecie di reato sono: * Esercizio arbitrario delle proprie ragioni (art. 392 c.p.) * Attentato ad impianti di pubblica utilità (art. 420 c.p.) * Falsità in documenti informatici (art. 491-bis c.p.) * Accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615-ter c.p.) * Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso (art. 615-quater c.p.) * Diffusione di programmi diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico (art. 615-quinquies c.p.) * Violazione della corrispondenza e delle comunicazioni informatiche e telematiche (art. 616, 617-quater, 617-quinquies, 617-sexies c.p.) * Rivelazione del contenuto di documenti segreti (art. 621 c.p.) * Trasmissione a distanza di dati (art. 623-bis c.p.) * Danneggiamento di sistemi informatici o telematici (art. 635-bis c.p.) * Frode informatica (art. 640-ter c.p.).
Le fattispecie di reato di cui agli artt. 594 (ingiuria) e 595 (diffamazione) del nostro vigente codice penale, sono sufficientemente generiche e valide, in questo caso, e possono ricomprendere anche tutti quei comportamenti offensivi che si compiono attraverso le reti informatiche e le moderne tecniche di comunicazione in generale (SMS, chat, forum, blog, email). La stessa Corte di Cassazione, in una recente pronuncia, avalla tale posizione, affermando che è addirittura intuitivo che "i reati previsti dagli articoli 594 e 595 c.p. possano essere commessi anche per via telematica o informatica; basterebbe pensare alla cosiddetta trasmissione via e-mail, per rendersi conto che è certamente possibile che un agente, inviando a più persone messaggi atti ad offendere un soggetto, realizzi la condotta tipica del delitto di ingiuria (se il destinatario è lo stesso soggetto offeso) o di diffamazione (se i destinatari sono persone diverse)" (cass. sez. V penale, 27.12.2000, n. 4741). La Corte afferma, in particolare, che il reato di diffamazione si perfeziona nel momento in cui il messaggio viene percepito da parte di soggetti che siano terzi rispetto all’agente ed alla persona offesa. Non è infatti necessaria la contestualità tra l’offesa e la sua percezione "ben potendo i destinatari trovarsi persino a grande distanza gli uni dagli altri, ovvero dall’agente".
1. identità del fornitore e, in caso di contratti che prevedono il pagamento anticipato, l'indirizzo del fornitore; 2. caratteristiche essenziali del bene o del servizio; 3. prezzo del bene o del servizio, comprese tutte le tasse o le imposte; 4. spese di consegna; 5. modalità del pagamento, della consegna del bene o della prestazione del servizio e di ogni altra forma di esecuzione del contratto; 6. esistenza del diritto di recesso o di esclusione dello stesso ai sensi dell'articolo 5, co. 3; 7. modalità e tempi di restituzione o di ritiro del bene in caso di esercizio del diritto di recesso; 8. costo dell'utilizzo della tecnica di comunicazione a distanza, quando è calcolato su una base diversa dalla tariffa di base; 9. durata della validità dell'offerta e del prezzo; 10. durata minima del contratto in caso di contratti per la fornitura di prodotti o la prestazione di servizi ad esecuzione continuata o periodica. Le informazioni di cui al comma 1, il cui scopo commerciale deve essere
inequivocabile, devono essere fornite in modo chiaro e comprensibile, con
ogni mezzo adeguato alla tecnica di comunicazione a distanza impiegata,
osservando in particolare i principi di buona fede e di lealtà in
materia di transazioni commerciali, valutati alla stregua delle esigenze
di protezione delle categorie di consumatori particolarmente vulnerabili.
Il consumatore ha diritto di recedere (art. 5) da qualunque contratto
a distanza, senza alcuna penalità e senza specificarne il motivo,
entro il termine di dieci giorni lavorativi decorrente:
Il diritto di recesso si esercita con l'invio, entro il termine previsto,
di una comunicazione scritta all'indirizzo geografico della sede del fornitore
mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. La comunicazione
può essere inviata, entro lo stesso termine, anche mediante telegramma,
telex e fac-simile, a condizione che sia confermata mediante lettera raccomandata
con avviso di ricevimento entro le 48 ore successive.
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