La tecnologia
corre molto più della regolamentazione dell'uso di essa da parte
di tutti gli stati del mondo. Le normative cercano di tutelare il
cittadino,
il navigante e tutte le operazioni che vengono effettuate sulla rete,
ma
non sempre esse sono puntuali o precise per rispondere alle
problematiche
che sorgono ogni giorno. Le truffe, i reati informatici si moltiplicano
senza che ci sia una difesa adeguata sia dal punto di vista tecnico che
legale.
Per comprendere tutti tali problemi abbiamo creato queste pagine che possono essere consultate liberamente per approfondire il tema che, naturalmente, non si esaurisce con le nostre puntualizzazioni. Nel sito, tuttavia, è possibile cercare leggi esistenti, schede tecniche ulteriori, partecipare la forum di discussione oppure chiedere una consulenza o acquistare la licenza di un nostro software. Per fare tutto ciò basta usare la barra del menu posta nella parte superiore di ognuna delle migliaia di pagine di questo sito. |
Altre
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firma digitale è un particolare tipo di firma elettronica qualificata basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica e una privata, che consente al titolare tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l'integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici. La firma digitale può essere distinta in "leggera"
oppure "pesante"
(o "forte", o "qualificata"), a seconda del grado di sicurezza che
garantisce.
La firma digitale "forte" deve avere come requisito la
validazione di
un Ente certificatore esterno, che operi secondo procedure rigorose e a
loro volta "certificate", verificabili ricorrendo ad un elenco
pubblico,
e a ciò espressamente preposto (come sono, ad esempio in Italia,
le Camere di Commercio). Essa, inoltre, deve rispondere a una serie di
certezze di carattere tecnico e materiale (in pratica il firmatario
deve
essere il solo a conoscere la chiave privata che attiva la procedura di
firma).
La firma "leggera", differentemente, non può essere
equiparata
alla firma autografa e non è idonea a rendere i documenti validi
e rilevanti a tutti gli effetti di legge. In essa, difatti, non è
presente un ente certificatore esterno e qualificato. Può essere
usata in ambiti ristretti, in cui due o più soggetti si accordano
sul valore da dare a tale strumento elettronico al fine di accettare
dterminati
documenti e verificare che provengano dall'intestatario. Un esempio di
firma digitale leggera si può avere all'interno di società,
di banche e di assicurazioni che offrono ai loro clienti tale opzione
di
sottoscrizione elettronica dei documenti.
Ad ogni chiave pubblica corrisponde una sola chiave privata. E impossibile risalire alla chiave privata per chi è in possessodella sola chiave pubblica. La sicurezza del sistema è data da questa impossibilità o estrema improbabilità. La corrispondenza tra "chiave pubblica" e "chiave privata", oltre che la titolarità delle chiavi riferite del soggetto firmatario, sono certificate da un Ente Certificatore (in Italia InfoCamere o Poste Italiane). Questo è un soggetto terzo che, con i certificati elettronici, ha il compito istituzionale di garantire la certezza sulla titolarità delle chiavi pubbliche. Esso rende pubblico l'elenco telematico delle chiavi pubbliche. |
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