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Legno, infissi e mobili: costruire una scrivania
Uno dei mobili più interessanti da costruire a casa è la scrivana. Sia essa per operare con il computer oppure per studiare, se non per tenere la contabilità della propria attività. Si tratta di un arredo che si può pensare di comporre da sé con pochi attrezzi e con materiali migliori e più naturali di quelli utilizzati dalle fabbriche di mobili. Come fare è spiegato in questa pagina.

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Il problema da affrontare
Si ha necessità di costruire una scrivania con determinate misure da sistemare nell'ufficio o nella stanza dei figli. E' necessario che abbia dei ripiani per riporre libri, carte, documenti subito a disposizione per lavorare o studiare. Si vuole risparmiare, si dispone di pochi attrezzi da lavoro e si cercano siggerimenti al riguardo.
Allora sei capitato nella pagina giusta.

 
Strumenti e materiali necessari
Si può scegliere di costruire la scrivania sia con doghette già pronte e piallate sia con tavole che si consiglia di farsi piallare qualora non ancora lo siano. Questa è un'operazione preliminare che sarà utile per un buon risultato finale. In tal caso non si dimentichi che la piallatura, molti negozi di fai da te provvedono a richiesta, sia effettuata anche nello spessore, di almeno cm. 2, delle tavole.
Per quanto riguarda il tipo di materiale, dipende da quanto si è disposto a spendere. Il meno costoso è l'abete o il pino, ma ci sono legni anche ben più duri e pregiati. Per come trattare i due casi si veda la pagina relativa di questa sezione.
Gli attrezzi necessari a questo lavoro sono:
Mentre i materiali che occorrono sono i seguenti:
  • tavole o doghette in numero sufficiente alle dimensioni della scrivania;
  • n. 8 listelli a sezione quadrata di cm. 2 di lato e lunghi cm. 80;
  • viti (lunghe cm. 4 o 5 e di adeguato spessore per fissare le tavole, quelle per i listelli devono essere più sottili);
  • eventuali tappetti di plastica per le viti;
  • colla vinilica;
  • carta vetrata
  • vernice trasparente.
Gli attrezzi possono anche essere del tipo a mano, ma bisogna considerare che il lavoro diventerebbe più faticoso e anche meno preciso. Per esempio una troncatrice elettrica impiega qualche secondo per tagliare, senza sforzo, a misura una tavola, mentre manualmente occorrono alcuni minuti e più lavoro personale. Lo stesso dicasi per l'avvitatore a batteria. Nel caso del cacciavite a mano ci sarebbero sicuramente, alla fine, i calli alle mani. Mentre la squadretta può anche essere quella per il disegno e il metro anche non rigido come il tipico usato dai falegnami.
Vediamo la procedura per la realizzazione del mobile.

 
Come cominciare
Si comincia con uno schizzo della scrivania da realizzare, per esempio delle misure di cm. 140 x 80 nel ripiano e cm. 80 in altezza. Ciò è necessario anche per calcolare quante tavole o doghette servano. Non si dimentichi di considerare lo spessore dei materiali. E' utile valutare l'inserimento di alcuni ripiani che possono essere disposti sul lato più distante rispetto alla luce proveniente dalla finestra o dal balcone della stanza, secondo la disposizione del mobile.
I primi elementi da comporre sono i lati della scrivania. Ne occorrono tre, due per l'estremità e uno, intermedio, per sorreggere i ripiani. Si considera lo spessore del piano superiore di cm. 2 e di un listello, spesso anch'esso cm. 2, che manterrà unito alla base ogni pannello.
Le tavole relative, da segare della lunghezza, dunque, di cm. 76 (per ottenere cm. 80 finali), devono assere assemblate proprio con un listello alla base e uno di lato, non nello spessore del pannello, nella parte superiore. Le tavole, o le doghette, saranno poggiate a terra e accostate in maniera che formino un rettangolo preciso. Ci si può aiutare con le piastrelle del pavimento e con la squadretta posta agli angoli. Il listello di fianco deve essere messo in opera con le viti e con la colla (non occorre, in questo caso, aspettare che si asciughi o usare gli strettoi).  Una volta che un terminale sia fissato, si può procedere con il listello da porre sotto, quello che sarà a contatto con il pavimento. Si può anche pensare a un materiale di maggior pregio.
I tre pannelli verticali della scrivania devono essere composti pensando alle rispettive facce. Ossia si consideri quale di essa andrà rivolta verso l'esterno. Questo soprattutto nel caso che si usino le doghette che non sono simmetriche.
A questo punto è il momento di collegare fra loro i suddetti tre pannelli. Si comincia con quelli di estremità. Poi sarà la volta di quello che sorreggerà i ripiani della scrivania.
Se si lavora da soli è sufficiente appoggiare un pannello alla parete della stanza, in verticale. La tavola che collegherà i due pannelli, lunga cm. 132, deve riguardare il retro del mobile, al centro di esso rispetto all'altezza finale. Basteranno due viti per ogni aggancio. E' possibile appoggiare il lato che non sia verso il muro su una scatola o un supporto qualsiasi della medesima altezza e procedere a infilare la prima vite fra la tavola di collegamento e lo spessore del pannello ormai pronto. Poi la seconda vite osservando sempre che ci sia regolarità di composizione. E' facile, allora inserire anche il secondo pannello sull'altro versante. Il terzo pannello va bloccato alla distanza che si ritiene utile per formare i ripiani della scrivania. Si consiglia una distanza compresa fra cm. 50 e cm. 80 dall'esterno.
Una seconda tavola, simile alla prima ma lunga cm. 140, sarà posta nella parte che sarà da sfondo al piano di lavoro. Tale tavola, sempre infissa ai tre pannelli mediante le viti, deve uscire per almeno una metà della sua larghezza sopra il piano della scrivania in modo da evitare che documenti, matite, penne e altro possano scivolare, alla fine, dietro il mobile verso il muro. E deve anche fuoriuscire di 4 centimetri su ogni lato rispetto ai pannelli estremi.
Ora la struttura della scrivania è pronta per essere sollevata da terra e girata in modo da completarla con il piano superiore. Si comincerà dal fondo, proprio addossando la prima tavola, o la prima doghetta, lunga cm. 136, alla tavola che è stata appena inserita nel mobile. E così fino al termine del piano.
Si faccia in modo che le larghezze delle tavole arrivino alla dimensione totale di cm. 80. Esse saranno poste in modo da fuoriuscire in lunghezza dai pannelli estremi di cm. 2 in modo che, una volta infissi sul bordo di esse i due listetti da cm. 2, ci sarà la dimensione finale della scrivania di cm. 140 come si è detto all'inizio.

 
Come completare
I ripiani possono essere inseriti, sempre avvitati, ribaltando di nuovo il mobile sul pavimento in maniera da avere la possibilità di utilizzare di nuovo le piastrelle come riferimento. Poi basterà segare a misura le tavole e fissarle usando il metro nei punti precisi dei due pannelli che quelle devono comprendere. Si usi anche la squadretta per controllare l'angolo rispetto ai lati. Ogni ripiano può distare dall'altro cm. 20 netti in modo che l'ultimo, quello verso il pavimento, sarà a cm. 14, considerando lo spessore delle tavole.
Occorre un passaggio di carta vetrata per eliminare le imperfezioni sulle giunture, quindi la verniciatura con trasparente o smalto all'acqua, sempre del tipo trasparente per mantenere inalterata come colore la bellezza naturale delle fibre del legno.
I quattro centimetri lasciati verso i bordi esteri serviranno ad agganciare una eventuale lampada dotata di strettoio.
La scrivania è finita e pronta all'uso.

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