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La composizione del
testo
Anche il modo di comporre le pagine,
qui parliamo soprattutto di narrativa, fa parte dello stile di uno
scrittore. Per esempio che si direbbe se si dovesse leggere un
periodo lungo righi e righi senza mai andare a capo? Oppure se ci
fossero spazi più larghi di un paio di lettere fra le parole? Oppure
ancora se lo scritto fosse infarcito di vocaboli puntati o di iniziali
maiuscole? Non occorre dare risposta perché è chiaro che il lettore ne uscirebbe infastidito. Dunque,
approfondendo il problema, almeno per i quattro punti sopra accennati,
si può osservare che, nella composizione del testo, al di là del
contenuto, importantissimo ma non ultimo per la riuscita di un libro,
occorre che siano considerati anche i seguenti fattori: - il
ritorno a capo che è necessario per dimostrare che sia finito un
discorso, oppure che si tratti di descrizioni differenti, o che sta per
parlare un altro personaggio, deve anche essere valutato per evitare
che periodi lunghissimi facciano apparire una pagina molto più simile a
un ricamo monotono che non a una parte di un racconto ben
architettato;
- gli spazi fra le parole, soprattutto per chi usa Word,
a cui si rimanda per gli approfondimenti tecnici, devono essere molto
simili a quanto sia necessario per una singola lettera dell'alfabeto. E
ciò si può correggere con vari espedienti (correttore automatico di
doppi spazi, inserimento di ritorni a capo con la funzione
manuale, inserimento di altre parole che ne avvicinino quelle già
presenti nel testo). Viceversa sembrerebbe il risultato di chi voglia
aiutarsi con la giustificazione del testo senza conoscerne i risvolti
negativi;
- i vocaboli scritti in maniera puntata e senza
adoperarli nella loro estensione naturale, vanno evitati, a meno che
non si tratti di riportare ciò che si legge, per esempio, su una
tabella, su un biglietto da visita o su tutto ciò che valga scrivere
così come lo si sta vedendo da parte di un personaggio del racconto.
Non come, invece, è scritto in altre lingue che usano solitamente
il modo punteggiato (per esempio Mr. al posto di mister), ma anche in italiano con il nostro sig. al posto di signor che è molto più elegante. Difatti, nella narrativa tutto è scritto come si pronuncia. Chi leggerebbe emmeerre al posto di Mr. o sig al posto di sig.?
- le
troppe parole maiuscole, infine, sono sempre fastidiose per chi scorre
con gli occhi e legge uno scritto. Il continuo salire e scendere con lo
sguardo e il meccanismo di prendere l'attenzione a visualizzare una
lettera differente per forma, è poco elegante, al pari delle altre
suddette imperfezioni. E tutti sanno come un libro, cioè un testo pubblicato,
diverso dal manoscritto, diventa qualcosa che non deve contenere
errori di nessun genere. Dunque si possono usare le minuscole, se
proprio non siano necessarie le maiuscole. A tale proposito si
forniscono molti consigli nell'area dedicata alle norme redazionali di questa stessa sezione.
Qualora
ti piacesse verificare che cosa sia lo stile nella narrativa, in un
esempio di romanzo che ti aiuti nella
stesura del tuo, vai a questa
pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre
un'operazione di correzione o di editing, o qualunque altro tipo di
consiglio, visita questi
nostri servizi.
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