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Numeri nel testo
I numeri, (arabi o
romani), vanno sempre in lettere nel corso del testo.
Ad esempio: Viaggiammo per quaranta minuti; erano le dieci e dieci;
trentaquattro anni fa.
Fanno eccezione, e bisogna scriverli in cifra:
- le date precise, (non quelle approssimative o generiche). A esempio:
mi laureai il 19 luglio del 1976. Però è meglio scrivere: nel
settantadue, nel millenovecento;
- i numeri che hanno un particolare carattere distintivo o
contraddistinguono qualcuno o qualcosa. Per esempio: vissi per circa
vent'anni al n.2 di vico Caracciolo; (non: 20 anni, perché non è
un'indicazione precisa);
- i numeri indicanti misure determinate o quando abbondano in testi
specializzati. A esempio: pesava 83 chili;
- le indicazioni orarie eccessivamente lunghe. A esempio: guardai che
erano le 21.44 (molto meglio che scrivere
ventuno e quarantaquattro);
- i numeri eccessivamente lunghi. Per grandi cifre, in ambito
discorsivo,
si può usare un sistema misto, (2 milioni), evitando però troppi
passaggi fra lettere e cifre (non 2 milioni e 200.000, ma 2.200.000 o
2,2 milioni).
I numeri espressi in cifre si compongono uniti fino a
quattro cifre, oltre le quattro cifre si separano in gruppi di tre, da
destra: per es. 25.000, ma 2500. I decimali vanno separati dagli interi
per mezzo di una virgola e non di un punto: non 10.5 ma 10,5.
Nei
rinvii continuati a numeri di pagine si indicano sempre per esteso la
pagina iniziale e quella finale, senza contrazione di quest’ultima:
esempio: 112-118, e non 112-18 né 112-8. Per gli anni si riporta la
data
iniziale e quella finale senza riduzioni: 1915-1918. Per avere un esempio di romanzo, che ti possa aiutare nella
stesura del tuo, vai a questa
pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre
un'operazione di correzione o di editing, visita la pagina con il nostro servizio.
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