Come iniziare Descrizione Esame e giudizio Dati tecnici Conclusioni
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Un consiglio:
E' molto meglio studiare
a fondo le prove di quanto si sta valutando, e spendere del tempo in
più, che ritornarci quando, forse, è troppo tardi. Una perizia può
generare problemi gravi a chi ingiustamente è indirizzato nel torto da
una consulenza sbagliata o non del tutto precisa.
Quando si è certi del proprio assunto, si dimentichi tutto il resto e si scriva la relazione conseguente. Per approfondire l'argomento si può leggere la pagina successiva e altre informazioni su argomenti similari, tramite l'indice del come fare. |
Molto spesso, quando l'incarico sia stato conferito da un privato, il verbale di sopralluogo non è necessario e può essere omesso, negli altri casi bisogna menzionarlo nella relazione. L'esame dei luoghi e delle situazioni va fatto con estrema cura per non tralasciare i particolari che, giudicati in una prima fase insignificanti, potrebbero rivestire importanza quando si studia il problema. Pertanto è meglio documentare tutto ciò che si riesce a vedere mentre, per quanto non visibile, ci si potrà riferire a casi similari noti: se occorre bisogna approfondire il rilievo con strumentazioni adatte, anche con l'ausilio di personale specializzato (carotaggi, prelievi di materiale, provini in situ o in laboratorio, impalcature, piccole demolizioni, ed altro). Se si devono effettuare delle modifiche allo stato dei luoghi esse vanno opportunamente documentate con foto, disegni ed anche con video delle operazioni. Tutto il materiale raccolto nel sopralluogo deve essere catalogato con attenzione con riferimento alle parti, ai tempi, al collegamento tra loro.
Questo momento è indispensabile per ogni tipologie di perizia, per il rimanente schema ci si può anche riferire alla nostra pagina su come fare una relazione a cui si rimanda. La descrizione deve essere prima generale e riguardare l'ambiente in cui si trova l'opera, o i fatti, da esaminare, trattando anche della sua storia. Quindi si passa ad illustrare i particolari a cui è riferita propriamente la perizia citandoli uno ad uno. La chiarezza non deve mai mancare specialmente quando bisogna valutare problematiche non troppo semplici. Nel caso di una stima di un immobile (vedi il nostro software al riguardo), per esempio, ci si può riferire ad una serie di elementi normalmente considerati dal mercato ordinario: 1) posizione rispetto all'abitato; 2) posizione igienica e ambientale; 3) statica; 4) requisiti tecnologici; 5) distribuzione interna. Si può utilizzare lo stesso metodo per altri tipi di perizie. Bisogna suddividere la descrizione in più punti che riguardano caratteristiche diverse per poi esaminarli separatamente nelle fasi successive. Per una stima di danni ad esempio si possono indicare e descrivere: 1) i materiali; 2) le forme e le dimensioni; 3) le funzioni; 4) l'uso nel tempo; 5) le servitù o i comodati presenti; 6) la situazione precedente; 7) gli inconvenienti lamentati.
I giudizi non ancora costituiscono la fase finale della perizia in cui vengono trattati i risultati con gli eventuali rimedi proposti (quando necessari) ed i costi, ma ne costituiscono il presupposto logico. Ad esempio, sempre nel caso di una perizia di stima di un immobile, illustrando le superfici si possono introdurre i concetti dei ragguagli, ossia dei coefficienti che tengano conto della diversa funzione degli spazi misurati: una cantina avrà un coefficiente minore di quello di una cucina, come quello di un giardino sarà minore di quello di un terrazzo o di un balcone. Per quanto riguarda le caratteristiche esaminate, sempre con riferimento a quelle indicate per una stima di un immobile, si potranno introdurre dei pesi relativi che considerino il mercato della zona. Difatti non sempre una caratteristica è valutabile allo stesso modo: per una data città i requisiti tecnologici potrebbero essere più importanti della statica (anche se non si può prescindere dalla certezza della sicurezza).
Tra i dati bisogna inserire le misure, gli eventuali giudizi con i pesi, i ragguagli, i costi (se utili), i ricavi, i guadagni per ogni elemento, gli eventuali danni.
Le conclusioni di una perizia devono, in pratica, rapportare in modo conciso sul lavoro svolto e sui risultati raggiunti: per una stima sarà indicato il valore venale dell'immobile, per una valutazione dei danni si indicherà il totale di essi, per un'analisi del rispetto delle distanze legali si esprimerà il parere al riguardo. Maggiore sarà l'impegno, l'analisi, lo studio, anche la comparazione con luoghi e situazioni similari, la produzione di documentazione tecnica, altrettanto proficua sarà l'opera professionale. I risultati raggiunti serviranno al committente, ma anche al buon nome del professionista che formerà così, nei concetti dei clienti, la certezza di potersi servire di un tecnico di fiducia. Torna all'indice di come fare per ulteriori delucidazioni sulla tua ricerca. |
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