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Sigillare e incollare: le guarnizioni
L'inconveniente più frequente in tutti gli impianti tecnici di casa, dai termosifoni agli scarichi del bagno, o ad altri sistemi in cui passano liquidi o fluidi, è la rottura delle guarnizioni. Per esse, talora, si perde tempo e denaro per porre rimedio a una qualsiasi perdita, piccola o grande che sia. In questa pagina si parla proprio delle funzioni delle guarnizioni, dei materiali con cui sono fatte e delle soluzioni rapide quando occorra ripristinare il funzionamento delle stesse.

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La funzione delle guarnizioni
Le guarnizioni sono degli elementi elastici che consentono a due parti di materiale più duro, di potersi stringere fra loro senza alcuna perdita nel funzionamento. In genere si tratta di impianto tecnici, come sono quelli per il riscaldamento degli ambienti, oppure quelli idraulici. Ma vi sono guarnizioni anche nella lavatrice, nella lavastoviglie, nel forno, per esempio nel portello di chiusura, e altrove.
A meno che non si tratti di sistemi a pressione superiore a quella che esiste normalmente nelle nostre case, è possibile porre rimedio quando si notano degli inconvenienti nella funzione di queste guarnizioni. Esse, difatti, sono in genere di gomma, ma ve ne sono pure di carta e di altro materiale. In ogni caso si possono sostituire.

 
Come sostituire una guarnizione
La procedura per sostituire una guarnizione potrebbe essere complessa, specie se essa si trova dove sia necessario smontare vari componenti per inserirne una nuova. Inoltre occorre dotarsi di quella vecchia perché non sempre si può ritenere che siano uguali, seppure per il medesimo scopo. Difatti succede che anche una minuscola diversità nello spessore, nel diametro, in una qualsiasi dimensione, possa impedire la tenuta e non risolvere il problema.
Inoltre anche il materiale è importantissimo, specie per una più lunga durata dell'elemento. In questo caso non ci si può che affidare a chi abbia articoli di fiducia e di marca conosciuta. Per pochi centesimi non conviene risparmiare, se così si può dire, giacché sarebbe l'esatto contrario, su qualcosa che deve avere una funzione tanto delicata e per anni di seguito. Prima di porre in opera una guarnizione
, come in tutti i casi del genere, è utile trattarla superficialmente con il talco come indicato in questa pagina.
La procedura per sostituire una guarnizione dipende da dove essa sia posta. Per tale ragione si rimanda a una delle nostre pagine che riguardano soprattutto, gli impianti tecnici. Come per esempio nel caso del Catis per la vaschetta del vater, oppure per lo scarico dello sciacquone, o per il galleggiante.

 foto della guarnizione del Catis
Immagine della particolare guarnizione per lo scarico del sistema Catis, nella vaschetta del water.

Come sigillare una guarnizione screpolata
In molti casi, tuttavia, si può pensare di sigillare la vecchia guarnizione e ricostituirne la funzionalità. Occorre allora il silicone
La guarnizione potrebbe avere delle lesioni laterali, come avviene nella maggior parte dei casi. Oppure esistono delle sottilissime screpolature che nemmeno si riuscirebbero a vedere a occhio nudo e che, invece, sotto pressione si allargano facendo perdere, per esempio, acqua all'impianto. Il silicone può essere sparso con il polpastrello bagnato in acqua e sapone, per evitare che il materiale resti appiccicato alla pelle. Inoltre, in questo modo, si ottiene una migliore formazioni di un cordone sigillante. Bastano anche pochi millimetri di materiale.
Si attende qualche ora che il silicone si asciughi, ne bastano anche tre, come si dice nelle istruzioni d'uso delle cartucce, e poi si può provare a verificare se il funzionamento sia perfetto. Qualora non si sia riusciti nell'intento, non resta che smontare il tutto asportare la vecchia guarnizione e sostituirla con una nuova. 
   
Il risparmio
Per una piccola guarnizione è necessario lavorare con attenzione e cura, però si risparmia nel non dover smontare nulla, qualora basti avvicinarsi al punto da sigillare. In definitiva, nei casi di maggiore difficoltà, conviene prima provare con il metodo del silicone.
D'altro canto, con il fai da te, si risparmia comunque di chiamare un idraulico con un esborso che potrebbe essere, al minimo, di 50 euro.

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