Quando
si vuole costruire un muro di cinta, sorge subito il problema di dove
impostare la fondazione, a che profondità e, soprattutto, a quale
distanza dal confine, oppure se a metà con la proprietà del vicino. E
poi sarà possibile senza alcun permesso del comune e procedere da sé,
anche senza progetto e tecnico? Vediamo come fare.
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Si
vuole edificare un muro di cinta delle nostra proprietà ma non
sappiamo dove posizionare la fondazione. E nemmeno quali siano i passi
da seguire per rispettare la legge e, magari, fare da sé, senza
l'intervento di muratori.
Ogni
tipo di costruzione ha bisogno del permesso del comune. Però non tutto
è considerato costruzione. Ossia un piccolo scavo non può essere
valutato come se si costruisse un garage o anche un muro di una certa
altezza. Per tale ragione, sempre che la zona non sia vincolata dalla
Soprintendenza alle Belle Arti, è possibile procedere con la semplice
DIA. Ossia con una comunicazione, fatta da un tecnico e firmata dal
proprietario dell'area interessata, al comune. E non serve un vero e
proprio progetto, sempre che si tratti solo di recinzione e non anche,
per esempio, di muro di contenimento. Quando lo è?
Se i terreni da recingere in qualche modo sul confine mostrano anche un dislivello apprezzabile e se, pertanto, il suddetto muro abbia anche altre funzioni, allora sarà necessario un progetto con relativi calcoli statici, o sismici se in zona sismica. I lavori possono essere realizzati anche senza l'intervento di muratori quando si tratta di piccola entità e lo scavo non è profondo. In pratica, per un muretto che serva soltanto da base per l'apposizione di una ringhiera, può avere uno scavo di mezzo metro e, quindi, può essere realizzato a mano con un piccone e una pala.
Ecco, quando ci sono vicini che attaccano brighe, oppure se si vuole solo rispettare la legge e non chiedere una suddivisione delle spese, non obbligatoria, bisogna scavare dentro il proprio terreno e fino al limite del confine con l'altrui proprietà, giacché anche la fondazione non può invadere il terreno di altri. Quindi, dopo aver segnato con un paio di picchetti le linee da seguire, si traccia mediante un filo il limite e si procede nella maniera seguente. La larghezza del fondo, che dovrà restare tutta nella proprietà di chi costruisce, se non vi sono accordi di dividere le spese, (diversamente si potrà usare metà terreno di qua e metà di là), può essere anche di mezzo metro, sufficiente per un piccolo muretto. Dunque un volume 50 x 50 centimetri e lungo come serve. Dopo lo scavo, bisogna valutare se il piano è preciso oppure sia in pendenza, sempre per una questione di tecnica. E allora occorre un livello e almeno una tavola diritta. Si pongono due appoggi, fatti di mattoni uguali, all'inizio dello scavo e a una certa distanza dove arriva la tavola. Tra i due appoggi si poggia la tavola a taglio che è più rigida e non si piega. Poi si poggia il livello su di essa che abbia la bolla precisamente al centro tra le due tacche che individuano, appunto, il piano. Qualora non sia esatto si scava ancora dal lato dove la bolla d'acqua oltrepassa la tacca, fino ad avere un preciso livello, da controllare anche con altre misurazione spostando i due appoggi suddetti. L'operazione si ripete più volte fino al termine dello scavo su lato opposto. Lo scavo, per una migliore distribuzione del carico, anche se sarà minimo, e per non far sporcare di terra il calcestruzzo della fondazione, al momento del successivo getto, deve essere ricoperto per qualche centimetro di sabbia o ghiaia. Per costruire il muretto in elevazioni si veda quest'altra pagina.
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