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Edilizia: come preparare il calcestruzzo e come utilizzarlo in opera
Una gran parte delle opere di edilizia richiede l'uso del calcestruzzo. Non si tratta solo del cemento armato, che prevede anche l'uso del ferro per le armature, quanto dei piccoli interventi che ognunio può fare da sé. Per esempio la fondazione di un muretto di recinzione, oppure la gettata per il pavimento di un piccolo locale interrato. Ecco come procedere.

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Il problema
Si vuole realizzare il piano di fondazione di un muretto di recinzione, oppure il piano su sui disporre il sottofondo di un pavimento, o un irrigidimento di un solaio che non abbia ancora una gettata superficiale. E occorra provvedere al confezionamento di una modesta quantità di calcestruzzo. Quali sono i componenti di questo materiale e le proporzioni. Come impastare e come usarlo.
 
Gli elementi dell'impasto
Gli elementi che compongono il calcestruzzo sono i seguenti:
1) pietrisco o ghiaia;
2) sabbia;
3) cemento;
4) acqua.
Tutti in ordine di grandezza e di peso. Ossia si parte dalla quantità di ghiaia o pietrisco, (la prima è quella con spigoli arrotondati proveniente direttamente da scavi, in genere di fiumi, il secondo proviene dalla frantumazione di pietre di cava), che è la maggiore, fino all'acqua che è quella di minore peso. Si parla di peso e non di volume perché il peso specifico è diverso per i singoli materiali e ci sono dei vuoti, per esempio, in un mucchio di pietrisco che non esistono nell'acqua.
Allora queste sono le proporzioni da usare per qualuqnue quantitativo di impasto da realizzare:
a) il cemento deve essere il doppio dell'acqua;
b) la sabbia deve essere il doppio del cemento;
c) il pietrisco deve essere il doppio della sabbia.
Un metodo molto semplice che evita di ricordare numeri e chilogrammi differenti. All'aumentare della consistenza del singolo materiale raddoppia anche il relativo peso da considerare.
Così si può mescolare qualsiasi quantità finale, quanta ne occorra e ripetere, se del caso, usando lo stesso ragionamento.

La procedura
Bisogna prima mescolare bene il tutto, ancora senza acqua. Quando il colore dell'insieme apparirà uniforme, allora si può aggiungere l'acqua. Basta usare l'accortezza di formare un bacino, un po' come si usa con la farina e le uova quando si impasta per ottenere dolci e cose del genere. Quindi si procede con lo spostamento, usando una pala, del materiale intorno, partendo dal perimetro interno, mescolandolo all'acqua che è sempre al centro. Continuando fino a ottenere un unico corpo di consistenza pastosa. Se esso appare troppo secco si può aggiungere ancora un po' d'acqua, ma il meno possibile che ne risente la resistenza del calcestruzzo. Qualora, invece, si è abbondato con l'acqua, si deve aggiungere altra sabbia e un po' di cemento. La ghiaia, o il pietrisco, deve essere ben amalgamata al resto.
L'impasto può essere confezionato direttamente a terra, ma in uno spazio pulito e che non arrechi danno ad alcuno. Per il trasporto sul luogo dei lavori si deve utilizzare un secchio da riempire a mano a mano che occorre, con la pala.
Alla fine bisogna pulire bene la zona dove si è impastato perché, una volta essiccato, il calcestruzzo diventa di difficile rimozione.

La posa in opera
Per la posa in opera del calcestruzzo bisogna considerare che esso, una volta che ha fatto presa, diventa duro che non è possibile scalfirlo facilmente. Perciò occorre disporre un piano nel seguente modo.
Per una fondazione o per una gettata che debba essere precisa in orizzontale, si devono predisporre dei punti di riferimento che siano tutti allo stesso livello. Per tale ragione si può usare una tavola messa a taglio e un livello da posizionare su di essa per controllo della planarità. La detta tavola va poggiata tra un punto e l'altro che siano già stati preparati. Essi non sono altro che mattoni o pietre, anche a secco, che si alzino dal piano dello scavo o della superficie da ricoprire di calcestruzzo di tanti centimetri quanti corrispondono al massetto da formare. Per esempio, in una fondazione di un muretto di cinta, si formeranno degli appoggi per la suddetta tavola alti almeno 20 centimetri. Per un solaio o un piano di un interrato saranno sufficienti 5 centimetri.
L'area tra i suddetti appoggi di riferimento andrà allora riempita di calcestruzzo. La procedura prevede che si controlli continuamente il piano che si ottiene spostando con la pala, come occorre, l'impasto.  E livellando il tutto aiutandosi anche con la tavola di cui si è detto o con una simile e robusta.
Quindi bisogna aspettare che ci sia la presa. Dopo un giorno ci si può camminare sopra, ma per continuare i lavori saranno necessarie almeno due settimane. Il calcestruzzo dopo 28 giorni raggiunge quasi il massimo della sua resistenza, anche se la presa dipende dalle condizioni atmosferiche e continua nel tempo.

Il risparmio
Occorre avere almeno una pala di metallo, meglio se di alluminio che è molto più leggera e costa pochi euro, per poter amalgamare l'impasto di calcestruzzo, in tecnica chiamato con la sigla cls, e una buona dose di volontà. Il lavoro può sembrare pesante all'inizio, per cui si consiglia di procedere senza fretta, ma poi non sarà più tanto duro come appare.
Il cemento si vende in sacchi nei negozi di materiale da costruzione, mentre la sabbia, se è poca, si può trovare anch'essa in sacchi. Diversamente bisogna rivolgersi a rivenditori appositi d'inerti, come per la ghiaia o il pietrisco.
Il pietrisco già è mescolato a varie dimensioni per il calcestruzzo, in alternativa si compri quello di minori dimensioni nel caso di piccoli spessori di calcestruzzo in opera, e viceversa. Per tutti i piccoli lavori non occorrono casseforme, neanche per la fondaziione di un muretto che già il terreno laterale dello scavo farà da contenitore.
I costi sono contenuti di tutti e tre i materiali che compongono l'impasto, anche se dipendono dalla zona. Il risparmio è sempre notevolissimo perché il calcestruzzo già confezionato viene venduto nell'ordine anche di dieci volte il costo totale dei singoli materiali. Naturalmente senza betoniera, la macchina che automaticamente impasta il tutto, si possono fare da sé solo piccoli quantitivi di cls. Chi voglia impegnarsi in opere di maggiori dimensioni deve acquistare un tale attrezzo che funziona elettricamente, con la corrente delle nostre case, a 220 volts. E se ne trovano anche usati a qualche centinaio di euro.

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