L'indegno
deve restituire i frutti ricevuti da un bene ereditato. Ed è il codice
a stabilire che significa indegnità.
In questa pagina si commentano i casi che possono eventualmente avvenire in una successione. |
LIBRO II - DELLE SUCCESSIONI TITOLO I - Disposizioni generali sulle successioni Capo III - Dell'indegnità
Restituzione de frutti DA FARE
Dopo l'apertura della
successione può verificarsi che una persona indegna abbia
ricevuto i beni e goduti dei relativi frutti.
Se per alcuni casi l'indegnità è manifesta, come è evidente dall'articolo 463, non così potrebbe avvenire per altri, quando la scoperta dell'indegnità di un soggetto venga alla luce in un secondo momento. Si pensi al caso di un testamento estorto o falsificato. Allora, qualora ci siano stati dei frutti dalla porzione ereditata dall'indegno, egli è obbligato a restituirli. Essi possono essere, per esempio, prodotti di un terreno, affitti percepiti per un fabbricato, guadagni da azioni di società e altro. Se tali frutti non possono essere restituiti nella loro qualità, bisogna quantificarli in denaro. Qualche volta è anche difficile, specie se la scoperta dell'indegnità è di parecchio successiva alla morte del de cuius, stabilire l'ammontare di simili frutti e, spesso, si perviene a una controversia legale, sicuramente anche di natura penale. Il suggerimento, in questi casi, è di avvalersi di chi possa fornire un parere tecnico per trovare soluzioni rapide senza affrontare troppe spese, magari affidandosi a un professionista estraneo alla situazione locale. Qualora ti occorra un software che stabilisca le quote di un'eredità, vai a questa pagina. Se ti può essere utile la nostra consulenza, vai a quest'altra pagina. Torna all'indice
dei diritti.
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