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Come fare una fattura elettronica
A seguito delle nuove disposizioni in materia di fatture verso la pubblica amministrazione, in particolare con la legge finanziaria del 2008, si rende necessario redigere tali documenti in forma digitale. La procedura deve essere seguita alla lettera poer evitare che il documento sia reinviato al mittente e che il pagamento non abbia seguito.
In questa pagina c'è una guida al riguardo per non incorrere in errori e omissioni.
 
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La situazione
Le fatture per servizi e forniture verso la pubblica amministrazione devono essere inviate solamente tramite il servizio elettronico, ossia in forma digitale. Diversamente tali documenti non saranno accettati e il pagamento non avverrà in quanto, in effetti, non richiesto. Per adeguarsi a questo nuovo modo di trasmettere fatture, è necessario conoscere bene le forme non sempre immediate da interpretare.
In questa pagina si fa luce sull'argomento e si chiarisce come comportarsi.
 
Come redigere una fattura elettronica
In primo luogo bisogna stabilire che cosa s'intenda per fattura elettronica verso la pubblica amministrazione. Essa, denominata anche FatturaPA, unica tipologia di fattura accettata dalle Amministrazioni dello Stato, deve avere i seguenti requisiti previsti dalla legge (in base al regolamento n. 55 del 3 aprile 2013 e all'articolo 21, comma 1, del DPR 633/72):
  • il file deve essere nel formato XML (eXtensible Markup Language), secondo lo schema della FatturaPA, come indicato negli esempi del paragrafo che segue, unico formato accettato dal Sistema di Interscambio (si tratta di un sistema informatico in grado di ricevere le fatture sotto forma di file con le caratteristiche adeguate, effettuare controlli sui file ricevuti, inoltrare le fatture alle Amministrazioni destinatarie);
  • l'autenticità dell'origine e l'integrità del contenuto devono essere garantite tramite l'apposizione della firma elettronica qualificata di chi emette la fattura;
  • la trasmissione, inoltre, è vincolata alla presenza del codice identificativo univoco dell'ufficio destinatario della fattura, esso è rilevabile, mediante una casella di ricerca, nell'Indice delle Pubbliche Amministrazioni. In tale maschera si può digitare il nome del comune, o un'altra caratteristica della pubblica amministrazioe da trovare, e apparirà una tabella con varie informazioni che interessano (posta PEC, per esempio, codice identificativo e altro).

Esempi di fatture elettroniche
Questi esempi di fatture elettroniche, scaricate dal sito del governo italiano, sono utili per redigere il documento da inviare alla pubblica amministrazione. In primo luogo è necessario scaricare il foglio di stile che si associa al file xml. Entrambi tali tipi di file devono essere nella stessa cartella.

Per visualizzare l'esempio di fattura occorre servirsi del software Excel.
Si apre un file xml. A esso si associa un foglio di stile, nel caso individuato dal file fatturapa_v1.0.xls, già scaricato e presente nella stessa cartella. Qualora appare una tabella di scelta di opzioni, bisogna scegliere Usa riquadro attività Origine XML.
A questo punto dovrebbe apparire sulla destra del foglio di lavoro un elenco di dati. Possono essere trascinati dopo averli selezionati, come servono, nel punto del foglio stesso, e nelle rispettive caselle, in cui digitare i dati.
Occorre un po' di pazienza ma si riuscirà a costruire la fattura come serve al caso. Quindi bisogna archiviarla per poterla inviare sotto forma di file al quale verrà apposta la firma digitale. Quest'ultima potrà avere il formato XaDES-BES che è il minimo formato il quale soddisfa i requisiti di legge per le firme, oppure il formato
CAdES-BES (CMS Advanced Electronic Signatures), come spiegato di seguito..

Firma digitale
Per apporre la firma digitale occorre dotarsi di un certificato di firma qualificata. In questo caso, qualora non si abbia ancora tale opportunità, è necessario rivolgersi a uno dei certificatori presenti nell’elenco dei certificatori autorizzati pubblicato sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale. Questi sono i vincoli tecnici da considerare:
  • il Sistema di Interscambio, ammette i seguenti formati di firma:
    • CAdES-BES (CMS Advanced Electronic Signatures) con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 733 V1.7.4, così come previsto dalla normativa in materia a partire dal 1 settembre 2010,
    •  XAdES-BES (XML Advanced Electronic Signatures), con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 903 versione 1.4.1, così come previsto dalla normativa  in materia a partire dal 1 settembre 2010. L’unica modalità accettata per questo tipo di firma è quella “enveloped”. Inoltre la firma XAdES deve presentare gli element Reference con URI=“” oppure con URI=“#iddoc” dove iddoc indica l’identificativo del documento da firmare: non è possibile quindi omettere l’attributo URI all’interno degli elementi Reference.
    In base al formato di firma adottato, l’estensione del file assume il valore “.xml.p7m” (per la firma CAdES-BES) oppure “.xml” (per la firma XAdES-BES).
  • il software utilizzato per apporre la firma deve essere in grado di valorizzare il parametro “signing time”, che riporta la data e l’ora, e che assume il significato di riferimento temporale.

E' ammesso l'invio di un file compresso (soltanto nel formato zip), ma in questo caso non deve essere firmato elettronicamente unicamenmte tale file, ma devono essere firmati tutti i file FatturaPA al suo interno.

Conclusioni
La fattura elettronica è un metodo rapido di spedire e ricevere pagamenti, si spera. Tuttavia bisogna considerare che essa sia un ulteriore ostacolo alla operatività di chi non abbia uno studio commerciale all'interno della propria azienda. Si tratta di far gravare altre spese sull'economia soprattutto dei piccoli studi professionali, negozi familiari, fornitori artigianali. Sarebbe stato più agevole stabilire che solamente per alcuni importi sia necessaria tale fatturazione. Sarebbe un assurdo che, per ricevere un pagamento di pochi euro, se ne dovessero spendere una gran parte per farsi redigere e spedire, da chi abbia dimestichezza con l'informativa e con internet, un semplice documento contabile.
Soltanto se si abbia inviato una fattura nella forma digitale si potrà chiedere il pagamento eventualmnente anche ricorrendo al giudice, per esempio con un decreto ingiuntivo.

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