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Le fatture per
servizi e forniture verso la pubblica amministrazione devono essere
inviate solamente tramite il servizio elettronico, ossia in forma
digitale. Diversamente tali documenti non saranno accettati e il
pagamento non avverrà in quanto, in effetti, non richiesto. Per
adeguarsi a questo nuovo modo di trasmettere fatture, è necessario
conoscere bene le forme non sempre immediate da interpretare.
In questa pagina si fa luce sull'argomento e si chiarisce come
comportarsi.
Come redigere
una fattura elettronica |
In primo luogo
bisogna stabilire che cosa s'intenda per fattura elettronica verso la
pubblica amministrazione. Essa, denominata anche FatturaPA, unica tipologia
di
fattura accettata dalle Amministrazioni dello Stato, deve
avere i seguenti requisiti previsti dalla legge (in base al regolamento n. 55 del 3 aprile 2013 e all'articolo
21, comma 1, del DPR 633/72):
- il file deve
essere nel formato XML
(eXtensible Markup Language), secondo lo schema
della FatturaPA, come indicato negli esempi del paragrafo che segue,
unico formato accettato dal
Sistema di Interscambio (si tratta di un
sistema informatico in grado di ricevere le fatture sotto
forma di file con le caratteristiche adeguate, effettuare controlli sui
file ricevuti, inoltrare le fatture alle Amministrazioni
destinatarie);
- l'autenticità
dell'origine e l'integrità del
contenuto devono essere garantite tramite l'apposizione della firma
elettronica
qualificata di chi emette la fattura;
- la
trasmissione, inoltre, è vincolata alla presenza del codice
identificativo univoco dell'ufficio destinatario della fattura, esso è
rilevabile, mediante una casella di ricerca, nell'Indice
delle Pubbliche Amministrazioni. In tale maschera si può
digitare il nome del comune, o un'altra caratteristica della pubblica
amministrazioe da trovare, e apparirà una tabella con varie
informazioni che interessano (posta PEC, per esempio, codice
identificativo e altro).
Esempi di fatture elettroniche |
Questi esempi di fatture elettroniche, scaricate dal
sito del governo italiano, sono utili per redigere il documento da
inviare alla pubblica amministrazione. In primo luogo è necessario
scaricare il foglio di stile che si associa al file xml. Entrambi tali
tipi di file devono essere nella stessa cartella.
Per visualizzare l'esempio di fattura occorre
servirsi del software Excel.
Si apre un file xml. A esso si associa un foglio di stile, nel caso
individuato dal file fatturapa_v1.0.xls,
già scaricato e presente nella stessa cartella.
Qualora appare una tabella di scelta di opzioni, bisogna scegliere Usa riquadro attività Origine XML.
A questo punto dovrebbe apparire sulla destra del foglio di lavoro un
elenco di dati. Possono essere trascinati dopo averli selezionati, come
servono, nel punto del
foglio stesso, e nelle rispettive caselle, in cui digitare i dati.
Occorre un po' di pazienza ma si riuscirà a costruire la fattura come
serve al caso. Quindi bisogna archiviarla per poterla inviare sotto
forma di file al quale verrà apposta la firma digitale. Quest'ultima
potrà avere il formato XaDES-BES
che è il minimo formato il quale soddisfa i requisiti di legge per le
firme, oppure il formato CAdES-BES (CMS Advanced
Electronic Signatures), come spiegato di seguito..
Per apporre la firma digitale occorre dotarsi di un
certificato
di firma
qualificata. In questo caso, qualora non si abbia ancora tale
opportunità, è necessario rivolgersi a uno dei certificatori presenti
nell’elenco
dei certificatori autorizzati pubblicato sul sito
dell'Agenzia per l'Italia Digitale. Questi sono i vincoli
tecnici da considerare:
- il Sistema di
Interscambio, ammette i
seguenti formati di firma:
- CAdES-BES (CMS
Advanced Electronic Signatures) con struttura aderente alla
specifica pubblica ETSI TS 101 733 V1.7.4, così come previsto dalla
normativa in materia a partire dal 1 settembre 2010,
- XAdES-BES
(XML Advanced Electronic Signatures), con struttura aderente alla
specifica pubblica ETSI TS 101 903 versione 1.4.1, così come previsto
dalla normativa in materia a partire dal 1 settembre 2010.
L’unica modalità accettata per questo tipo di firma è quella
“enveloped”. Inoltre la firma XAdES deve presentare gli element
Reference con URI=“” oppure con URI=“#iddoc” dove iddoc
indica l’identificativo del documento da firmare: non è possibile
quindi omettere l’attributo URI all’interno degli elementi Reference.
In base al formato di firma adottato,
l’estensione del file assume il valore “.xml.p7m” (per la firma
CAdES-BES) oppure “.xml” (per la firma XAdES-BES).
- il software utilizzato per apporre la
firma deve essere in grado di valorizzare il parametro “signing time”,
che riporta la data e l’ora, e che assume il significato di riferimento
temporale.
E' ammesso l'invio di un file compresso
(soltanto nel formato zip),
ma in questo caso non deve essere firmato elettronicamente unicamenmte
tale file, ma devono
essere firmati tutti i file FatturaPA al suo interno.
La fattura
elettronica è un metodo rapido
di spedire e ricevere pagamenti, si spera. Tuttavia bisogna considerare
che essa sia un ulteriore ostacolo alla operatività di chi non abbia
uno studio commerciale all'interno della propria azienda. Si tratta di
far gravare altre spese sull'economia soprattutto dei piccoli
studi professionali, negozi familiari, fornitori artigianali. Sarebbe
stato più agevole stabilire che solamente per alcuni importi sia
necessaria tale fatturazione. Sarebbe un assurdo che, per ricevere un
pagamento di pochi euro, se ne dovessero spendere una gran parte per
farsi redigere e spedire, da chi abbia dimestichezza con l'informativa
e con internet, un semplice documento contabile.
Soltanto se si
abbia inviato una fattura nella forma digitale si potrà chiedere il
pagamento eventualmnente anche ricorrendo al giudice, per esempio
con un decreto
ingiuntivo.
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fare
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