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Come fare a procurarsi una firma digitale

La firma digitale è una caratteristica del messaggio di posta elettroncia per cui si è certi dell'identità di chi abbia inviato il messaggio, del giorno e dell'ora della spedizione. Un modo per dimostrare che gli eventuali documenti allegati siano originali e poterli far valere in una eventuale controversia. La firma digitale deve essere richiesta a chi sia autorizzato a fornire il relativo certificato. In questa pagina si vede come fare.
 
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La necessità di una firma digitale
Ogni volta che bisogna inviare per posta elettronica messaggi e documenti che abbiano validità di legge, occorre usare la cosiddetta firma digitale.
Un esempio è dato dalla normativa per cui le fatture verso la pubblica amministrazione, per forniture e servizi, e quindi anche da parte dei professionisti, devono essere emesse in forma elettronica. Questo significa che non vi sarebbe alcun pagamento senza tale unico metodo di emissione e spedizione del documento. E allora, come prescrive la stessa normatica, occorre la firma digitale di cui bisogna dotarsi, da parte di chi emette la fattura, per attestare
l'autenticità dell'origine e l'integrità del contenuto.
Ma molti altri casi del genere richiedono una procedura simile per cui è necessario provvedere in tempo.

 
Come procurarsi la firma digitale
La firma digitale non è altro che un certificato elettronico. Per apporre tale firma sui messaggi inviati per posta elettronica, occorre avere tale certificato di firma qualificata. In questo caso è necessario rivolgersi a uno dei certificatori autorizzati a tale scopo. Sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale esiste un elenco al quale attingere.
Nella stessa pagina, raggiungibile con il suddetto link, vi sono i siti dei singoli certificatori attivi ai quali potersi rivolgere. Sono previste, secondo i casi, varie modalità di richiesta della firma digitale a un certificatore autorizzato, tuttavia questi elementi sono sempre indispensabili:
  • una domanda al certificatore del servizio (potrà anche essere richiesto di recarsi presso un pubblico ufficiale, talora la domanda può avvenire mediante videoconferenza);
  • un documento d'identità personale;
  • un eventuale certificato che attesti l'appartenenza, per esempio, a un ordine professionale.
Il richiedente deve essere maggiorenne. La firma digitale è generata e controllata da un dispositivo hardware di firma (smart-card, token o HSM) che, mediante chiavi software, verifica l'identità dell'utilizzatore. L'apposizione della firma digitale su un determinato file da inviare, avviene mediante un software fornito allo scopo dal certificatore. Per fare un esempio si pensi a una chiave USB che, collegata al pc, legge dei dati e li verifica con appositi file certificati che sono sul server, nella rete, a ciò dedicato.
La procedura esatta, come si può riscontrare su alcuni siti dei certificatori autorizzati, è spiegata con una lunga serie di caratteristiche del servizio. Le specifiche tecniche, comunque, non sempre sono interessanti per chi debba solamente inviare documenti alla pubblica amministrazione, come le fatture elettroniche. Molto più importanti da conoscere, invece, sono per chi abba a che fare con denaro oppure con pratiche molto riservate.
La firma digitale ha valore legale in quanto è equiparata alla firma autografa. Il costo dipende dal metodo utilizzato per apporla. Il sistema con smart card (tipo carta di credito) è il meno costoso, intorno ai 30 euro. Però, in questo caso, è necessario avere il lettore da tavolo, un piccolo apparecchio da collegare al computer e che costa circa 20 euro. Nel caso della chiave usb, il costo sale fino al doppio (60 euro o più), ma appare anche più pratico. Inltre bisogna considerare il rinnovo dei certificati alla scadenza. Per ottenerlo occorrono almeno 10 euro ogni volta (tre anni). Esistono degli sconti nel caso che si acquistino, interessa soprattutto le aziende, un certo numero di firme digitali insieme.

Conclusioni
La firma digitale, che pure sembra un sistema che attesta identità e originalità del documento elettronico, tuttavia è un altro modo per complicare la vita a chi usa la rete per comunicare. Dunque si tratta di ulteriori spese per chi ne abbia già tante per mandare avanti la propria attività economica. Del resto ormai è chiaro che un indirizzo di posta elettronica qualsiasi, oppure un documento senza alcun valore, possono essere costruiti da chiunque. Ci sono tantissimi servizi gratuiti nel web e nessuno potrebbe mai, nelle condizioni attuali, stabilire il titolare del messaggio e la qualità della comunicazione.
Per questo motivo è sorta la posta elettronica certificata (PEC) e la firma digitale. Viceversa, se per ogni indirizzo email, comunque generato, ci fosse stato un controllo a monte, e per ogni messaggio una chiave personale per l'invio, allora probabilmente non sarebbe stato necessario inventarsi la PEC e firma digitale.

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