La pasta alimentare
La pasta secca, quella che si acquista
confezionata nei negozi di alimentari, è fabbricata unicamente con
semola di grano duro e acqua.
Quando il prodotto è di buona
qualità principalmente esso mantiene la cottura, oltre avere un
sapore di grano pronunciato.
La qualità
La qualità di una pasta secca
può essere determinata dai seguenti fattori:
1) Il tipo di provenienza della semola
da cui si produce il grano duro
2) Le caratteristiche della semola
3) La lavorazione di gramolatura,
trafilatura ed essicamento
4) Eventuali ingredienti aggiunti
5) L'igiene di conservazione
Tutti ricordano i problemi che sollevò
l'esplosione della centrale nucleare in Ucraina. Il grano per la pasta
era anche acquistato da quelle zone. Ma oltre alla provenienza, che dimostra
una qualità già nell'ingrediente principale della pasta,
il grano, bisogna valutare le caratteristiche del grano. In particolare
la farina deve contenere il glutine che consente all'amido di non essere
solubile. Quando ne è povera la pasta diventa collosa durante la
cottura.
Riveste importanza anche la trafilatura
e le altre lavorazioni. Uno stesso tipo di pasta se prodotto in forme inadeguate
può risultare di pesdsima qualità anche se gli ingredienti
sono dei migliori. Questo può succedere quando la forma favorisce
il disfacimento della stessa durante la cottura.
Qualora vengano aggiunti altri ingredienti
nella fase di lavorazione della pasta scca anche essi devono, naturalmente,
essere di qualità per mantenerla nel prodotto finale. Infine, anche
se è difficile controllarla, se non da parte degli organi preposti
(AUSL e NAS), l'igiene è l'ultimo, ma non il meno importante fattore
che determina la qualità della pasta.
Le fasi della lavorazione
La pasta alimentare deve essere prodotta
solo medianmte l'uso di semola di gramo duro (legge n.580 del 4 luglio
1967). E' vietato, pertanto, l'uso di grano tenero. La semola deve essere
composta di parti uniformi e non eccessivamente fini per evitare danni
alla struttura proteica e successivi difetti durante la cottura. Qualora
le parti della semola fossero troppo grosse darebbero alla pasta una consistenza
variabile a causa dell'assorbimento un uniforme dell'acqua durante la lavorazione.
La trafilatura della pasta è
la fase che genera la forma finale. Le trafile migliori sono di bronzo
perchè questo materiale produce una superficie rugosa più
adatta a trattenere il condimento ed il sugo. Gli altri tipi di trafile
(acciaio, teflon) danno elementi che mostrano un aspetto più liscio
e, seppure appaiono più precise, trattengono meno i condimenti in
cucina.
L'essiccamento può essere
rapido o lento (con costi maggiori). La vigente normativa italiana prevede
un massimo di umidita' della pasta secca del 12,5% questo comporta anche
che la conservazione possa generare muffe con il tempo e, dunque, bisogna
evitare di consumare pasta la cui data di scadenza sull'etichetta sia ormai
passata.
Difetti della pasta
Spesso i difetti della pasta, a parte
quelli evidente anche ad occhio nudo, si possono notare con l'assaggio
durante la cottura. In questo caso bisogna valutare:
La consistenza
L'omogeneita' della cottura
La collosita'
Il flavour
La tenuta di cottura
La consistenza: si dice consistente
la pasta che, cotta in base alle indicazioni sull'etichetta del produttore,
si presenta soda e contemporaneamente elastica, ossia dopo la pressione
(soprattutto quando si tratta di formati vuoti internamente) riacquista
subito la sua forma originaria.
L'omogeneita' della cottura: i tipi
di pasta fatte con semole con scadente glutine, risultano scotte all'esterno
e crude all'interno. La pasta ideale deve risultare omogenea in tutte le
sue parti.
La collosita': se dopo la cottura
la pasta si presenta con una superficie appiccicosa vuol dire che l'amido
si è sciolto. Questo difetto potrebbe riferisi sia al tipo di materia
prima utilizzata che alla tecnologia di produzione inadeguata.
Il flavour: è l'insieme delle
caratteristiche gustative, aromatiche e odorose tipiche della pasta; esso
racchiude un giudizio complessivo che indica le sensazioni che si provano
durante la degustazione della pasta.
La tenuta di cottura: la tenuta della
pasta dopo la cottura e scolatura e prima dell'aggiunta dei condimenti
è importantissima per verificarne le qualità della pasta.
Difatti alcuni difetti si manifestano o aumentano col passare del tempo
(anche solo pochi minuti dopo la scolatura). |