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Alla sera
 
Questo sonetto fu scritto duecento e più anni fa, ma è modernissimo per l'argomento e per i sentimenti che l'autore dipinge con il calar del sole. Le parole suscitano quiete e pace sia per il significato che per il suggerimento inconscio, tramite l'accostamento sereno delle parole con i loro aggettivi ed i verbi.
 
Questa poesia, sotto riportata, può essere ascoltata mentre si visualizza la pagina.  
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 Alla sera 

Forse perché della fatal quiete 
tu sei l'immago a me sì cara vieni 
o Sera! E quando ti corteggian liete 
le nubi estive e i zeffiri sereni,  

e quando dal nevoso aere inquiete 
tenebre e lunghe all'universo meni 
sempre scendi invocata, e le secrete 
vie del mio cor soavemente tieni.  

Vagar mi fai co' miei pensieri su l'orme 
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge 
questo reo tempo, e van con lui le torme  

delle cure onde meco egli si strugge; 
e mentre io guardo la tua pace, dorme 
quello spirito guerrier ch'entro mi rugge.  

(Ugo Foscolo 1802)