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Quando fu inventato il motore a scoppio e con esso
l'automobile non esistevano le tipologie di questo nuovo mezzo di comunicazione.
Le si presero in prestito dalle carrozze trainate dai cavalli e, forse,
giustamente almeno per la correlazione funzionale. Non tanti anni fa dalle
mie parti, nell'appennino centro-meridionale, i contadini chiamavano i
muli "vetture" e solo crescendo ho capito il perchè. In fondo il
termine deriva dall'antico latino come il significato. Nessuna meraviglia
se, pertanto, con i nuovi mezzi prodotti dalla tecnologia si debba copiare
qualcosa del passato per interpretare ciò che per noi, al momento,
appare come futuro.
Per internet è un pò la stessa
cosa: vi si trasportano i modelli di altre attività similari. Ecco
allora che i siti sono come dei giornali o delle riviste, con le colonne
di scrittura, i colori, le pubblicità o come il software che ha
ormai un pò più di anni con i pulsanti, le icone, gli oggetti
delle finestre dei programmi. Fin qui niente di male, ma vi è da
ridire quando la pagina del sito non riesce ad essere nè l'una,
nè l'altra delle tipologie anzidette.
Il popolo italiano ha espresso nei secoli i migliori talenti nel campo
dell'arte. Tutt'oggi la moda è praticamente un cavallo di battaglia
della fantasia italiana. Ciò nonostante aprendo un sito, di qualunque
genere esso sia, ci appare una quasi fotocopia di ogni altro e, soprattutto,
delle tipologie americane. Non vi è ragione di farlo per vari motivi,
ma soprattutto perchè la nostra civiltà ha avuto un percorso
tutto diverso ed è ben più antica: non ci manca capacità
e sensibilità progettuale.
Così siamo costretti a vedere pagine e pagine ricche di immagini
a colori sgargianti che si pensano possano maggiormente attrarre il visitatore,
siti indecifrabili, con elementi inopportuni o ambigui, composti secondo
logiche che non si riescono a capire.
Un sito, per chiamarsi tale, deve offrire a chi naviga
la chiarezza delle funzioni e la semplicità di accedere a tutte
le pagine, le informazioni, i collegamenti esistenti. Spesso, ma direi
quasi sempre, appare una macchia di elementi di ogni genere che invece
che aiutare chi vi arriva generano confusione e depressione. Col tempo
i siti dovranno essere organizzati diversamente altrimenti è chiaro
che il visitatore si dirigerà verso i migliori, appena la scelta
sarà possibile.
La maggior parte dei siti, inoltre, non aggiunge
quasi niente a ciò che già esiste: si limita a riportare
una serie più o meno consistente di collegamenti con altri siti.
Se si continua così si arriverà, per assurdo, al punto che
internet non servirà a nulla: potrebbe diventare una tautologia,
una catena inutile.
Invece esso deve, e sarà, il futuro del
mondo. Non siamo che all'inizio, si potrà rendere la rete infinitamente
più interessante con l'aiuto di tutti, anche di chi naviga solamente.
Già premiando con le visite i siti che rispondono ai criteri di
semplicità e funzionalità si attuerà una selezione
naturale. Per essere attraenti sul web non sono necessari esagerazioni
di colori, di immagini, di animazioni, di parole senza senso, di fotocopie
in serie: il buon senso risiede altrove.
La velocizzazione delle informazioni |
Attualmente si naviga con la massima velocità
che consente l'ADSL, ma tra non troppi anni ci saranno le fibre ottiche
che renderanno tutto duecento volte più rapido. Allora ci sarà
la seconda fase della rivoluzione della rete e probabilmente anche i siti
dovranno adeguarsi con il loro aspetto e le loro funzioni. Ora, però,
appare disastroso far pesare il caricamenro delle pagine troppo estese
su chi aspetta di fronte al proprio monitor di vedere qualcosa che alla
fine potrebbe non interessarlo.
Un'attuazione molto concreta della velocizzazione
delle informazioni è la posta elettronica. Di essa c'è da
dire tutto il bene del mondo, ma non si deve abbassare la guardia contro
i malintenzionati: non bisogna aprire nessun allegato se proveniente da
chi non conosciamo, anche un file di word può contenere una macro
che potrebbe iniettare un virus nel nostro computer. In fondo il mezzo
di per sè non è buono o cattivo: dipende dall'uso che se
ne fa.
Altri problemi potrebbero sorgere se vengono
involontariamente installati, tramite email, dei programmi che consentono
di addebitare telefonate chilometriche verso i paesi più lontani
naturalmente fatte da altri. E' buona norma allora usare un modem esterno
e spegnerlo quando non si usa e controllare la connessione ogni tanto durante
la navigazione.
Internet ha reso molto più facili, non solo
più veloci, i collegamenti tra le persone di tutto il mondo. Si
possono richiedere informazioni, ottenere pareri e consulenze (come nel
nostro caso), scrivere con appositi programmi di chat, addirittura parlare
e vedersi in diretta gratuitamente. Si possono naturalmente comprare prodotti
e servizi senza scomodarsi da casa propria. I costi telefonici possono
essere gratuiti, con banner pubblicitari, in abbonamento (con numero verde)
o a pagamento: la guerra tra i provider è iniziata per accapparsi
il maggior numero possibile di clienti, ma ognuno bada alla convenienza
dei prezzi e dei servizi offerti.
Tutto ciò porterà senza dubbio
alla diminuizione del traffico automobilistico e questo è certamente
un enorme vantaggio giacchè si fanno viaggiare i dati e non le persone,
quando non sia necessario (nella maggior parte dei casi).
Il problema delle password |
Quasi ogni sito in cui bisogna chiedere informazioni o servizi ci permette
ciò solo a condizione che ci si iscriva e si ottenga un'apposita
password. E' una ragione di sicurezza, ma anche il motivo per cui si forniscono
risorse gratuite: la mailing list che si crea può essere gestita
anche per pubblicizzare prodotti di vario genere che hanno qualcosa a che
fare con internet. Non sempre è facile ricordare tante password
quando diventano sempre più numerose. Qualcuno ha escogitato il
sistema di usare sempre la stessa (il nome proprio o del luogo o della
persona amata o altro), ma non sempre è possibile perchè
talora ci vengono richieste non solo lettere ma anche cifre e con una lunghezza
minima o massima di caratteri diversa per ogni circostanza.
Con Explorer possono essere memorizzate automaticamente, ma se qualcun'altro
usa il nostro pc gli sarà possibile accedere alle aree a noi riservate.
In primo luogo che ci siano delle regole per la rete,
una legge appropriata, una normativa che dia tranquillità a chi
naviga e a chi compra oggetti, prodotti e servizi, poi che le connessioni
diventino meno onerose: oltreoceano il collegamento è praticamente
gratuito anche per gli scatti telefonici. Per l'ulteriore velocizzazione
c'è solo da aspettare, ma sarà certa, allora le immagini
potranno essere processate in tempo reale.
Importante è anche la sicurezza, ma anche
in questo caso ci si sta lavorando e arriveranno i sistemi operativi che
non consentiranno di essere rubati o di ricevere files indesiderati o dannosi.
Infine la semplificazione dell'uso di internet e in questo caso attendiamo
la realizzazione del software che permetta di navigare anche con il solo
uso della voce.
Un'ultima parola sulla scuola. Arriva sempre
in ritardo: non ci resta che aiutare i nostri figli ad essere più
pronti per il domani e questo domani passa per internet grazie alle persone
che vi dedicano la loro passione e la loro esperienza professionale. |
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