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stile nello scrivere: i paragoni e le similitudini

I paragoni e le similitudini
Una tecnica che molti scrittori conoscono bene è l'uso dei paragoni per spiegare una certa situazione o per arricchire una descrizione di un fatto o di un personaggio. Essa è più utile per la narrativa, ma ciò non toglie che anche nella saggistica, sotto forma di esempi, possa ritornare di una qualche utilità per spiegare argomenti difficili.
Il paragone o la similitudine è una forma retorica per essere più chiari e raggiungere lo scopo, anche a costo di sfiorare il ridicolo. Questo dipende dalla sensibilità dello scrittore che non deve esagerare e deve anche sapere entrare nel discorso, con tale strumento, soltanto se e quando necessario. Ovviamente dipende anche dal modo in cui si vuole trattare l'argomento. Se esso è comico, i paragoni avranno un aspetto diverso.
Un breve esempio.

"Sara scendeva dalle scale con la sua tipica leggiadria. Non era una ragazza. Il velo sulla testa si alzava per il vento, una colomba che sfiorava i gradini. Era dolce, così la vedevo, come una gattina che ti vorrebbe abbracciare e poi ti graffia il collo. Dove mi baciò."

La ragazza diventa prima colomba e poi gattina. A spiegare come fosse capace quasi di volare, oppure come sembrava nel modo che avanzava. E di come fosse affettuosa, dopo. Ma anche pericolosa come i gatti che graffiano quando meno te lo aspetti.
Sarebbe stato difficile riferire di una donna che sembra leggera e poi può essere rischioso abbracciare, senza usare una similitudine come questa. Inoltre si riesce con un minor numero di parole a esprimere un concetto. E, per uno scrittore, risulta anche più agevole, considerando che, nella narrativa, si suole essere poetici nelle descrizioni. Ciò avvicina di più il lettore al libro e alla storia raccontata.
Naturalmente in un testo divertente la stessa frase potrebbe essere:

"Sara scendeva dalle scale con la sua tipica leggiadria. Non era una ragazza. Il velo sulla testa si alzava per il vento, una colomba che sfiorava i gradini. Non lei, il velo sì. Giacché la donna era piuttosto pesante, come un macigno che non si stacca dalla terra. Era però dolce, così la vedevo, come una gattina che ti vorrebbe abbracciare e poi ti graffia il collo. Dove mi baciò come se succhiasse il sangue. Un vampiro."

Nella saggistica il paragone, o l'esempio, arriva molo spesso a proposito per spiegare qualche fatto tecnico. Come nel seguente esempio:

"Si ha l'equilibrio instabile quando un corpo, spostato, si allontani dalla posizione primaria: una sfera di pietra solo poggiata sulla sommità curva della cupola di una chiesa."

Che nessuno si accosti alla facciata della costruzione, per favore! Potrebbe passare il sonno e non solo.
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