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Tecnica
Se arte vuol dire essere espressivi, con tecnica bisogna intendere tutti gli strumenti per saper realizzare un'opera. Conoscerli e usarli ben conoscendo che cosa implichino. Questo succede in tutto quello che ha a che fare con la produzione. Anche di oggetti, non soltanto di manoscritti e libri. Ma se in ciò che possiamo vedere e toccare con mano è facile riconoscere una buona tecnica, nella scrittura diventa un tantino più complicato. Non solo perché si utilizzano le norme della grammatica o della sintassi, quanto per lo stile che ogni autore possiede e per il desiderio di essere, da parte sua, interessante verso i lettori. Perciò la tecnica potrebbe essere confusa con l'arte. Spesso si abusa di quest'ultimo termine, mentre i due concetti sono molto differenti. E per abituarci a differenziarli bisogna considerare dov'è l'anima di uno scritto. Ossia dove si avverte che l'espressività va oltre ciò che si dice veramente, coinvolge sentimenti e pensieri, affascina e non stanca, è una composizione di numerose idee per le quali occorrerebbero fiumi di parole per descriverle tutte. Arte è anche la capacità di essere sintetici senza perdere nulla di ciò che l'opera significa o vuole significare. La tecnica può essere raffinata senza toccare quei livelli che fanno parte di un piano diverso della comunicazione. E che sono doni di natura per gli artisti. Per tali ragioni un buon autore deve sapere la tecnica di scrittura, anche se non raggiunge l'arte, non necessaria per essere bravi. Con questo esempio vediamo che differenza c'è tra un periodo di normale scrittura e un altro che usi determinati mezzi tecnici: "Amilcare studiava scienze economiche a Edimburgo. Il padre gli mandava ogni mese i soldi per la retta da pagare e per le spese personali." Modifichiamo il tutto usando altre forme di punteggiatura e altre descrizioni dello stesso argomento trattato: "Il padre di Amilcare faceva sacrifici. Doveva mandare, ogni mese, rette e spese al figlio. Sì che quello studiava, ma a Edimburgo! Fuori nazione, perdiana!" Stessa lunghezza di parole, ma molto più coinvolgente. Perché chiama in causa il padre di Amilcare che diventa soggetto e, magari, serve a comporre il periodo, anche il precedente e successivo della narrazione, in un diverso modo. Un altro esempio: "Serena aveva la scrivania piena di libri, doveva sostenere gli esami a giugno ed era tanto presa che non riusciva a frequentare più le amiche." Modifichiamo: "Serena aveva la scrivania zeppa di libri. A giugno doveva sostenere gli esami. Ormai non frequentava più le amiche: era sotto pressione." In questo caso si sono aggiunti punti e spezzate le frasi in più corte. In maniera da essere più lenti nella descrizione e costringere il lettore a partecipare alla condizione psicologica di Serena. Una tecnica per coinvolgere e fare diventare, quasi attore della scena, lo stesso lettore. C'è da aggiungere che, se si vuole dare un tocco di poesia, esistono altri strumenti tecnici di cui si parla in quest'altra pagina. Qualora ti piacesse avere un esempio di romanzo, che ti aiuti nella stesura del tuo, vai a questa pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre un'operazione di correzione o di editing, o ti servono altri consigli, visita questi servizi. Torna all'indice di scrivere. |
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