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Chi
deve revisionare il testo
Più
volte abbiamo detto in queste pagine che l'operazione di editing deve
essere affidata a terzi, cioè non deve essere lo stesso autore
che
si dedica, una volta finito di scrivere, alla correzione. I motivi sono
semplici, il principale è che egli non vede,
e pertanto non rileva, ciò che ha prodotto erroneamente. Questo vale
non soltanto con riferimento alla digitazione delle parole ma anche
delle frasi che, nella sua mente, sono composte seguendo i propri
pensieri. Così si ritroverà, specie se revisiona troppo presto il
testo, nelle medesime condizioni psicologiche di quando lo ha scritto.
Ossia, secondo lui, sarebbe tutto già corretto e farebbe un buco
nell'acqua.
Occorrono, perciò, nuovi occhi e, soprattutto, una mente
diversa e fresca, che non abbia partecipato a nessun tipo di stesura
del testo da controllare, meglio ancora se non amico o parente
dell'autore. Insomma, occorre chi non sia in qualche maniera coinvolto
nel manoscritto, nemmeno come personaggio, non ne conosca già la storia
e, possibilmente, sia sconosciuto allo scrittore.
Nell'elenco
che segue si indicano i principali interventi che altri dovrebbero fare
sul testo di un autore:
- una formattazione del testo,
per dare forma di libro alle pagine, come caratteri, grandezza degli
stessi, lunghezza delle battute per riga, numero di righe per pagina,
margini sui lati, spessore dell'intestazione e del pie' di
pagina, sillabazione, tutte operazioni che preludono alla vera
e
propria impaginazione;
- una impaginazione del manoscritto,
in maniera che il testo corrisponda, nell'aspetto fisico,
alle
norme redazionali delle principali case editrici, (pagine iniziali
prima dei capitoli, titolo, eventuale dedica, numero di pagina dove far
cominciare il singolo capitolo, distanza fra titolo del capitolo e
inizio del testo, indice, eventuali ringraziamenti, elenco di altre
opere dell'autore, la dicitura eventuale finito di stampare...);
- una correzione automatica di Word, per scovare
errori banali, come i doppi spazi fra le parole, la d eufonica non
necessaria, gli accenti errati, altre tipologie di errori similari;
- una correzione con la lettura del
testo,
utilissima per sistemare una notevole quantità di
imperfezioni e
sbagli di vario tipo (per esempio, nella migliore delle ipotesi, di
punteggiatra o di ritorni a capo); questo è il vero e proprio editing
del testo;
- dei consigli per migliorare il
manoscritto,
sia nel linguaggio che nello stile, se non nella trama e nei
personaggi; in genere si notano ripetizioni di parole che
infastidiscono la lettura, oppure improprietà di espressionie e di
termini.
La pagina
in cui si tratta
delle tipologie
principali di errori che si commettono durante la
scrittura serve a capire come mai il nostro cervello non rileva quanto
è, evidentemente errato. Quali sono i meccanismi che intervengono a
dirottare l'attenzione e perché non è nemmeno giusto ritenere orrendo
un testo in cui siano presenti sbagli di grammatica o di sintassi.
Molto più grave è leggere frasi inappropriate e noiose, rispetto ad
altre con refusi. Meglio scrivere, e poi far correggere, periodi con
errori di punteggiatura o di verbi, per esempio, che altri privi di
senso.
Qualora
ti piacesse avere un esempio di romanzo, che ti possa aiutare nella
stesura del tuo, vai a questa
pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre
un'operazione di correzione o di editing, visita questi servizi.
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all'indice del manoscritto.
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