Si è detto quali siano le strade per riuscire a pubblicare un libro. La principale è effettuare una ricerca in internet sulle pagine che trattano di case editrici e, non ultimo, c'è il presente nostro sito che mostra fino a seimila editori italiani, con relativi giudizi, indirizzi ed email. Ma come scovare quello che fa al caso e non solo al tema trattato nel manoscritto?
Il primo consiglio è di non affidarsi a chi non sia sicuramente una casa editrice che non chiede contributi all'autore. Diversamente ci si troverebbe, molto spesso, di fronte a una truffa. Quindi, si evitino pure coloro che desiderano essere contattati per telefono o chiedono l'invio del manoscritto su carta. In questo caso, nell'era del digitale mi pare una vera e propria stupidaggine per lo spreco di tempo e risorse. Qualcuno mi rispose che si rovinava gli occhi a leggere sullo schermo. Figuriamoci che scusa, allora gli occhi non si rovinerebbero, eventualmente, a vedere i caratteri sulla carta dove non puoi ingrandirli né moderare la luminosità e il contrasto!
Il secondo consiglio è di scegliere chi pubblica narrativa, ovviamente se si abbia scritto un romanzo o un racconto. In tal caso bisogna evitare invii, per esempio, a chi già è noto che pubblica solamente saggistica.
Dopo aver fatto un elenco delle possibili case editrici da contattare, occorre preparare quanto richiedono. In genere chiedono tutta l'opera, ma talora anche soltanto un capitolo o un estratto. Dunque è opportuno avere i file relativi. Inoltre, avviene pure che alcuni editori preferiscano il pdf e altri il doc. Si accontentino entrambi preparando i relativi file.
Solo allora si può passare all'invio che, preferibilmente dovrà avvenire senza l'uso del sistema cumulativo delle email, ossia adoperando la funzione CCN (copia conforme nascosta) per evitare che ciascuno veda gli indirizzi di ricezione degli altri. Questione non solo di riservatezza ma anche di correttezza. Se si manda la nostra opera a chiunque capita, significa pure che non si desidera specificatamente quella singola casa editrice. Molte di esse cestinerebbero senza leggere null'altro.
E' pur vero che gli editori, quando decidono di pubblicare un libro, vogliono infilarci i loro requisiti e, pertanto, fanno anche una loro revisione del testo, cambiano il titolo, tagliano e inseriscono frasi o parti intere, formattano, stabiliscono la grafica della copertina. Ma all'autore interessa soprattutto se, poi, ci sarà una buona distribuzione dei volumi stampati. Per questo sarebbe bene documentarsi se il tale editore, che pure ci ha dimostrato interesse per il nostro manoscritto, abbia la cura e la capacità di venderlo. Se il libro resta nelle mura degli uffici, tranne le poche copie da inviare per legge a due biblioteche nazionali e a una della zona, che risultato potremmo ottenere? Il nulla assoluto. A niente servirà che il libro sia pubblicato sul sito della casa editrice. Spessissimo tali siti sono visualizzati da pochi addetti e non per comprare, più verosimilmente per tentare di pubblicare le rispettive opere.
Come si è detto altrove, una soluzione immediata è scegliere una piattaforma nella rete disponibile a pubblicare gratuitamente e senza intervento, se non quello dello stesso autore. Noi suggeriamo sempre KDP di Amazon che, per la verità, presenta qualche complicazione per chi non abbia dimestichezza con siti, account, dati fiscali, file, copertine, prezzi e altro. Chi non vuole avere di questi grattacapi, ma desidera affidarsi alla cosiddetta autopubblicazione col metodo di vendita on demand, allora può chiedere un nostro aiuto e vedere quali servizi offriamo cliccando qui.

Tutti i singoli passaggi di questa delicata fase sono riportati nell'elenco in basso. Di essi si discuterà nelle prossime pagine di questa guida.

Guida per la scrittrice e lo scrittore

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