Il termine deriva dal greco antico e significa, letteralmente, disposizione accanto.
Si tratta di una figura retorica che consiste nel costruire un periodo con frasi solamente principali lasciandole autonome, oppure dello stesso ordine ma coordinate fra loro.
La sua contrapposta si chiama ipotassi cui si rimanda per eventuali approfondimenti.
Vediamo un esempio di paratassi:

"Mangiava comodamente seduto su uno sgabello preso dal cantiere, al sole, e guardava il lavoro svolto fino a quel punto, pensava ai solai degli ultimi piani e scuoteva la testa con il sorriso sulle labbra."

I verbi in grassetto formano frasi indipendenti fra loro, cioè che potrebbero essere scritte anche dividendole con un punto, se non collegate, in qualche caso, dalla congiunzione e.
Il periodo si chiama, così, paratattico e il suo effetto è di creare attenzione diretta sulle azioni del soggetto, senza disturbi che il lettore possa subire con la riflessione su altre descrizioni o situazioni, seppure accennate con qualche subordinata.
La figura retorica, pertanto, è particolarmente adatta alla narrativa, quando lo scrittore vuole essere ascoltato su un fatto specifico. Diversamente da come accadrebbe con una ipotassi dove ci sono più livelli delle subordinate e dove si crea un altro tipo di espressività.
Vediamo anche un tipo di paratassi riferita alle sole subordinate:

"Gennaro riteneva che fosse giunto il momento di parlare, che avesse da protestare e che non potesse più subire le contraddizioni del lavoro."

Anche se esiste una principale (Gennaro riteneva), nel brano che precede ci sono tre subordinate, coordinate tra loro in maniera paratattica, ossia sono tutte e tre dello stesso primo ordine.
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