Scrittorisezione di |
Con
l'autopubblicazione diventa difficile essere conosciuto, del resto
è identica la questione se ci si affida a un editore che non stampa ma
vende solo online (tipo Lampi di Stampa, che però chiede un acquisto di
almeno 20 copie). Dunque che cosa si può fare dopo che il libro è pronto per la stampa, può essere acquistato, è online? Ci si deve affidare alle conoscenze dirette per notificare, tramite email, l'uscita della nuova opera letteraria, poi ci può essere una presentazione ufficiale, mediante associazioni culturali e poco altro. Non è possibile mettere una bancarella al mercato. Nemmeno umiliarsi a tal punto. Se il libro piace, ci saranno frutti, senza aspettarsi chissà quanti onori, ma quel poco che serva a continuare in questa passione. Non si dimentichi che un esordiente, secondo il Sole 24ore, vende una media di tre o quattro copie. Il che vuol dire che ci sono libri che non vendono niente, e nessuna meraviglia perché se non si conosce quel dato titolo come lo si cerca? Inoltre alcuni temi, per esempio le poesie, hanno ancora minori possibilità di vendita, per il fatto che non sono legate a uno specifico racconto, né si può indicare, almeno nella quarta di copertina o in una presentazione sul web, un riassunto. Pubblicizzare allora diventa ancora più difficile. Si può partecipare a gare letterarie, leggere in pubblico, in determinate occasioni, i componimenti, scrivere su forum, blog, oppure intere pagine su siti che sono disposti a ospitare determinati autori. Noi, per esempio, lo facciamo: ci puoi mandare un'email. Clicca sul link Contattaci in alto nel menu principale della pagina. Si sconsiglia di farsi stampare tante copie del libro e farle girare gratuitamente o inviarle a qualche premio di livello nazionale. Non è che non si può, ma si spende molto e i risultati sono scarsi. Solo pochi saranno i vincitori e non è giusto disperdere proprie risorse nella maniera. Meglio confidare su proprie forze. In fondo c'è la rete, e anche piccole porzioni del libro possono essere pubblicate gratis: non si deve rendere conto a nessuno per violazione di diritti d'autore. Infine, per chi voglia inviare il manoscritto a una casa editrice, si ricordi che spesso non accettano ciò che già è stato pubblicato e lo scriverebbero, nel caso, sul contratto. Torna all'indice dell'autopubblicazione. |
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