Scrittorisezione di |
Se si
usano i sistemi gratuiti, come LULU, l'autopubblicazione non
costa nulla. Zero. Come se noi mettessimo in un archivio il nostro
libro e attendessimo che si venda. Diversamente ci sono appositi
stampatori che forniscono la possibilità di autopubblicarsi dietro il
pagamento di modeste somme, oppure mediante l'acquisto di un certo
numero di copie. Sulla rete ci sono vari siti che fanno a questo caso.
Oltre a Lulu che, notoriamente, è l'unico che non prevede nemmeno
l'acquisto di una sola copia. Per la verità esiste qualche altro sito del genere, molto modesto. Ma in esso si nasconde qualche insidia perchè bisogna firmare un contratto di edizione. E si tratta di un'autopubblicazione mascherata. Allora è bene informarsi e studiarsi le clausole. A esempio non si devono cedere i diritti per un periodo oltre i due anni, oppure non bisogna accettare che essi vengano pagati solo a determinate condizioni: che si raggiungano le 200 copie vendute (molto difficile per un esordiente), che si arrivi alla somma di 100 euro (con una percentuale di mezzo euro sarebbe come vendere 200 copie), che i diritti siano stabiliti in percentuali modestissime (alcuni editori, in questi casi, parlano del 3%!). Come inizio si consiglia di seguire la strada di autopubblicarsi con Lulu, anche perché si ha la possibilità di revisionare il lavoro nel caso che si scoprano, successivamente, dei refusi o degli errori nel testo. Basta tornare sul sito, fare il login, scegliere il link I miei progetti e cliccare su Revisiona accanto a uno di essi che si vuole mutare. In tutti gli altri casi gli editori o chi fa funzioni di stampatore, chiede una certa somma che francamente si può agevolmente risparmiare. E per uno scrittore esordiente c'è proprio l'insidia di credere che tutto abbia chissà quale prezzo. Per farsi un'idea sui costi, si può verificare cosa dicono le case editrici che sono riportate nell'apposita pagina di questa sezione. Torna all'indice dell'autopubblicazione. |
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