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Come fare una ristrutturazione
(pagina 2 - approfondimenti)
Parti e argomenti della scheda:
 Come iniziare 
 Come procedere 
 Caratteristiche del progetto 
 Materiali 
 Costi e conclusioni
Pagina di approndimento sulla ristrutturazione edilizia. Si vedano anche le altre pagine sull'argomento.
 
Un consiglio: 
Spesso è più difficile ristrutturare che progettare daccapo. Per questo molti preferiscono, ingiustamente, demolire tutto e rifare: ma è una resa tecnica ed economica.
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Come iniziare
Non è possibile fornire adeguate soluzioni tecniche, in un progetto di ristrutturazione edilizia, se non si è in possesso di una puntuale ricostruzione grafica della situazione esistente del fabbricato su cui intervenire e dell'ambiente circostante. E' importante, difatti, anche la corretta visualizzazione dei muri comuni, delle eventuali parti in condominio o sulle quali gravano servitù attive e passive, delle zone in comodato d'uso, dei passaggi privati o pubblici, degli allacci alla fognatura, alla rete dell'acqua potabile, del gas, ecc. Talora è utile anche conoscere la situazione degli scarichi delle acque piovane per individuare quali tetti li generano e dove possano passare le tubazioni (distanze dei pluviali dai confini, eventuale intralcio per portelli e persiane, comodità dello scarico finale a terra). 
Anche i più insignificanti particolari sono invece, molto spesso, pertinenti ad una corretta e completa progettazione: potrebbe essere molto difficile alla fine, per non aver considerato qualche cosa, dover variare o sopportare inconvenienti che rimarrebbero per sempre. 
La prima operazione da fare, quindi, se non esistono disegni dello stato di fatto, è quella di recarsi sui luoghi ed effettuare un rilievo del fabbricato ed una appropriata documentazione fotografica. Talora è necessario anche tornare più volte per un sopralluogo onde poter verificare e ricontrollare.

 
Come procedere
Non esistono procedure standard o particolari che, invece, dipendono dalla sensibilità e dalla esperienza di chi progetta. Tuttavia alcune metologie sono molto proficue per un valido risultato finale: ad esempio lo studio della scala interna. Partendo da questa si possono distribuire gli ambienti in modo più organico, in considerazione dei pianerottoli di arrivo e delle funzioni che l'edificio deve avere. Capita non di rado nelle vecchie costruzioni, specialmente quando più unità immobiliari di modeste dimensioni vengono fuse per formare un corpo più grande, che i piani non siano posti tutti allo stesso livello. Partendo da questa caratteristica, che non deve diventare un problema insormontabile con idee anche di procedere a demolizioni e ricostruzioni per livellare il tutto, si può progettare qualche nuovo ed interessante modo di vivere la struttura. Le rampe, in questo caso, possono servire non solo per salire ai piani superiori, ma proprio per raggiungere le varie e differenti altezze degli ambienti dal suolo. Non sempre, allora, sarà possibile realizzare rampe con un identico numero di gradini, ma la soluzione sarà di gran lunga la più appropriata anche dal punto di vista economico. 
Meno si procederà con le demolizioni, più si salveranno le parti anche strutturali esistenti e maggiore sarà la validità dell'idea progettuale. Questo è anche ciò che distingue il professionista dal profano.

 
Caratteristiche del progetto
Un progetto di ristrutturazione non deve tradire l'originaria tipologia del fabbricato. La distinzione con il restauro consiste nel fatto che mentre con questo non è possibile demolire, se non in casi eccezionali, ma solo conservare, senza aggiungere o eliminare nulla, se non quanto tecnicamente utile allo scopo, con la ristrutturazione è invece possibile procedere anche a demolizioni e ad inserimenti di nuovi elementi. Ci vuole comunque una giusta dose di sapienza tecnica, in caso contrario l'intervento perderebbe la sua valenza, con costi sicuramente superiori. 
Dunque la prima fase da affrontare è quella che riguarda la parte strutturale della costruzione. Bisogna esaminare con cura eventuali lesioni e controllarle anche nel tempo, se necessario. E' indispensabile ricostruire graficamente la funzionalità strutturale dell'edificio. Se i muri portanti o, talora, i pilastri, i solai, le travi, le fondazioni appaiono fatiscenti o con problemi di statica bisogna intervenire in primo luogo in questi termini. Diventa doveroso, specialmente in zona sismica, effettuare qualche calcolo strutturale per l'intero fabbricato, o per alcuni elementi di esso come le travi. Anche la fondazione deve essere sicura e bisogna verificarla. 
Se sono opportune opere di consolidamento è meglio progettarle con attenzione: spesso anche un poco costoso tirante di ferro, una cucitura metallica, una cerchiatura, può risolvere problematiche complesse o costose se affrontate con metologie semplicistiche.

 
Materiali
E' lecito intervenire con materiali nuovi o con tecnologie moderne, ma non per sostituire quelli che ancora conservano la loro validità funzionale. Un muro in pietra, pertanto, non deve essere abbattutto se non quando è in grave pericolo di crollo: è sbagliato ritenere di guadagnare pochi centimetri di spazio ricostruendo una parete con mattoni nuovi. I costi sarebbero di gran lunga superiori a qualsiasi ipotesi di mercato e il beneficio graverebbe troppo sulle tasche del committente. Inoltre una ristrutturazione deve comunque lasciare vedere o intravvedere l'edificio originario, almeno per quanto riguarda le parti strutturali e la maggior parte del suo volume e della sua sagoma, o per le sue caratteristiche peculiari.
Nemmeno si pensi che i solai devono sempre e comuqnue essere abbattuti per spostarli in alto o in basso e per usare nuove metodologie costruttive: la storia, specie se di qualità, va sempre rispettata e conservata. Il problema è proprio nel trovare soluzioni adeguate alle nuove esigenze senza rinunciare al passato ed all'immobile esistente. 
I pavimenti, spesso, possono essere smontati e ricomposti con leganti più adeguati: bisogna sostituirli quando sono troppo rotti, di poco valore sotto qualsisai profilo, per nulla efficienti. Negli altri casi è quasi obbligatorio recuperarli. 
Lo stesso dicasi degli infissi se sono in buon legno e privi di gravi fatiscenze o mercescenze: talora bastano poche opere di restauro per avere porte e finestre molto più gradevoli di quelle realizzate con macchine e prive di qualunque particolarità.

 
Costi e conclusioni
Chi decide di ristrutturare una casa, o una qualsiasi costruzione, non pensa di dover spendere più di una nuova abitazione ma, nel contempo, se non è un tecnico del ramo, non sa come poter ottenere questo obiettivo. 
La regola principale è quella di salvare qualsiasi elemento esistente, sia esso strutturale o solo di arredo. Se vuole cambiare ogni cosa alla fine vedrà il conto molto salato: egli, infatti, dovrebbe aggiungere ai costi di costruzione, come per una qualsiasi nuova fabbrica, quelli per le demolizioni, il carico ed il trasporto a rifiuto, non sempre agevole negli interventi di ristrutturazione (che spesso riguardano vecchi edifici dei centri storici). Se, inoltre, ama elementi nuovi a tutti i costi, non può scegliere di vivere in ambienti ristrutturati: in questo caso bisogna sapere che ci potrebbero essere degli inconvenienti, ma che essi vanno sopportati proprio grazie al minor costo dell'immobile rispetto ad uno nuovo con le medesime caratteristiche. Si tratta di una filosofia di vita da accettare, del resto anche nuove costruzioni mostrano problemi troppo spesso nel giro di qualche anno. 
Non è nemmeno detto che l'edificio ristrutturato valga meno di quello appena costruito, se l'intervento è stato studiato e realizzato in maniera adeguata.

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