Come procedere Caratteristiche del progetto Materiali Costi e conclusioni
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Un consiglio:
Spesso è più difficile
ristrutturare che progettare daccapo. Per questo molti preferiscono,
ingiustamente, demolire tutto e rifare: ma è una resa tecnica ed
economica.
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Anche i più insignificanti particolari sono invece, molto spesso, pertinenti ad una corretta e completa progettazione: potrebbe essere molto difficile alla fine, per non aver considerato qualche cosa, dover variare o sopportare inconvenienti che rimarrebbero per sempre. La prima operazione da fare, quindi, se non esistono disegni dello stato di fatto, è quella di recarsi sui luoghi ed effettuare un rilievo del fabbricato ed una appropriata documentazione fotografica. Talora è necessario anche tornare più volte per un sopralluogo onde poter verificare e ricontrollare.
Meno si procederà con le demolizioni, più si salveranno le parti anche strutturali esistenti e maggiore sarà la validità dell'idea progettuale. Questo è anche ciò che distingue il professionista dal profano.
Dunque la prima fase da affrontare è quella che riguarda la parte strutturale della costruzione. Bisogna esaminare con cura eventuali lesioni e controllarle anche nel tempo, se necessario. E' indispensabile ricostruire graficamente la funzionalità strutturale dell'edificio. Se i muri portanti o, talora, i pilastri, i solai, le travi, le fondazioni appaiono fatiscenti o con problemi di statica bisogna intervenire in primo luogo in questi termini. Diventa doveroso, specialmente in zona sismica, effettuare qualche calcolo strutturale per l'intero fabbricato, o per alcuni elementi di esso come le travi. Anche la fondazione deve essere sicura e bisogna verificarla. Se sono opportune opere di consolidamento è meglio progettarle con attenzione: spesso anche un poco costoso tirante di ferro, una cucitura metallica, una cerchiatura, può risolvere problematiche complesse o costose se affrontate con metologie semplicistiche.
Nemmeno si pensi che i solai devono sempre e comuqnue essere abbattuti per spostarli in alto o in basso e per usare nuove metodologie costruttive: la storia, specie se di qualità, va sempre rispettata e conservata. Il problema è proprio nel trovare soluzioni adeguate alle nuove esigenze senza rinunciare al passato ed all'immobile esistente. I pavimenti, spesso, possono essere smontati e ricomposti con leganti più adeguati: bisogna sostituirli quando sono troppo rotti, di poco valore sotto qualsisai profilo, per nulla efficienti. Negli altri casi è quasi obbligatorio recuperarli. Lo stesso dicasi degli infissi se sono in buon legno e privi di gravi fatiscenze o mercescenze: talora bastano poche opere di restauro per avere porte e finestre molto più gradevoli di quelle realizzate con macchine e prive di qualunque particolarità.
La regola principale è quella di salvare qualsiasi elemento esistente, sia esso strutturale o solo di arredo. Se vuole cambiare ogni cosa alla fine vedrà il conto molto salato: egli, infatti, dovrebbe aggiungere ai costi di costruzione, come per una qualsiasi nuova fabbrica, quelli per le demolizioni, il carico ed il trasporto a rifiuto, non sempre agevole negli interventi di ristrutturazione (che spesso riguardano vecchi edifici dei centri storici). Se, inoltre, ama elementi nuovi a tutti i costi, non può scegliere di vivere in ambienti ristrutturati: in questo caso bisogna sapere che ci potrebbero essere degli inconvenienti, ma che essi vanno sopportati proprio grazie al minor costo dell'immobile rispetto ad uno nuovo con le medesime caratteristiche. Si tratta di una filosofia di vita da accettare, del resto anche nuove costruzioni mostrano problemi troppo spesso nel giro di qualche anno. Non è nemmeno detto che l'edificio ristrutturato valga meno di quello appena costruito, se l'intervento è stato studiato e realizzato in maniera adeguata. Torna all'indice di come fare per ulteriori delucidazioni sulla tua ricerca. |
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