Come fare
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Come fare una relazione tecnica
(pagina 2 - approfondimenti)
Parti ed argomenti della scheda:
 Introduzione 
 Come iniziare 
 Descrizione dell'intervento 
 Dati tecnici 
 Conclusioni
Questa pagina costituisce un approfondimento dell'argomento. Per avere uno schema di relazione tecnica si veda la pagina principale sul tema.
 
Un consiglio: 
Nell'indice di come fare ci sono altri argomenti simili. In particolare esiste una pagina principale che riguarda la relazione tecnica: leggitela.

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Introduzione
Prima di scrivere qualunque cosa è utile leggersi accuratamente i documenti esistenti presso gli uffici tecnici comunali, non solo per progettare correttamente ed evitare sorprese per l'approvazione della domanda, ma anche per studiarsi a fondo le problematiche talora, apparentemente, senza soluzione. Esse possono riguardare le distanze, le altezze, gli indici di vario genere, i volumi tecnici ed altro ancora. 
Spesso, tra le norme del Regolamento Edilizio o tra gli articoli degli allegati allo strumento urbanistico è possibile scorgere la luce che illuminerà una progettazione ritenuta impossibile. Almeno bisogna tentare.

 
Come iniziare
E' opportuno fornirsi di una copia delle Norme di Attuazione e del Regolamento Edilizio richiedendola al Comune dove bisogna presentare il progetto (chiaramente è il caso che interessa maggiormente un intervento privato). 
Quindi bisogna verificare le informazioni relative alla zona urbanistica, le interpretazioni dei tipi edilizi, le modalità di misurazione di ogni dato tecnico. 
Ad esempio come va misurata la distanza, che cosa si intende per altezza dell'edificio e dove va misurata l'altezza massima (in genere il tetto non viene considerato in quanto volume tecnico). Come bisogna valutare il volume specialmente se si prevede una parte interrata o seminterrata (diventa complesso, ad esempio, quando l'edificio è addossato ad una scarpata). 
Ciò che non dice lo strumento urbanistico lo può indicare il Codice Civile, le leggi in materia, le sentenze, il Codice della Strada, il buon senso. 
Se non si riesce a trovare nulla a conforto della propria tesi bisogna utilizzare la logica e formulare ipotesi, nella relazione, per convincere coloro che devono esaminare e approvare il progetto.

 
Descrizione dell'intervento
Nella descrizione dell'intervento occorre essere il più possibile precisi e puntuali, ma anche semplici e chiari: chi legge avrà la certezza di trovarsi di fronte ad un progettista sicuro e capace e sarà, in caso di dubbio, più propenso a non mettere il bastone tra le ruote o ritardare l'iter procedurale dell'approvazione (non sempre lineare come i tecnici ben sanno). 
Con riferimento ai punti della prima pagina: 
1) i luoghi devono essere descritti in modo non ambiguo (ad esempio: l'intervento riguarda un edificio del centro storico del Comune, nella zona A individuata dal Programma di Fabbricazione); mentre per l'intorno specifico ci si potrà avvalere anche dell'aiuto della documentazione fotografica a cui si farà continuo riferimento; per l'ambiente sociale si useranno frasi senza implicazioni troppo marcatamente politiche (ad esempio: il quartiere si è andato sempre più spopolando a partire dagli anni '50, attualmente è abitato da poche famiglie formate quasi tutte da poche persone anziane); 
2) la destinazione d'uso deve essere univoca, anche perchè non si può andare oltre quanto previsto per la zona dallo strumento urbanistico; bisogna descrivere dove e come allacciarsi alla rete idrica, alla fognatura, alla linea elettrica (se esistono tali servizi, altrimenti bisogna spiegare le alternative tecnicamente e igienicamente valide); 
3) tutti i principali lavori da realizzare vanno indicati anche se non necessariamente nei particolari, mentre è utile fornire indicazioni sulle scelte nei riguardi dei materiali e delle forme (specie se in zona storica); 
4) le modalità esecutive e i tempi necessari sono necessari soprattutto per lavori particolari, difficili, impegnativi per il direttore dei lavori e per le maestranze; non è sbagliato indicare anche i mezzi e le macchine da usare; 

5) i costi presunti si indicano per i lavori pubblici che devono essere approvati anche dal punto di vista finanziario con un quadro economico in cui siano suddivise le somme per i lavori, l'IVA, le spese tecniche, gli imprevisti, gli eventuali contributi dello Stato o di altri enti, come generalmente viene richiesto anche da leggi speciali o regionali al riguardo.
 
Dati tecnici
L'ultimo punto della relazione che riguarda i dati tecnici va curato in maniera particolare perchè offre un quadro sintetico del progetto e delle sue caratteristiche. Per i lavori pubblici i dati possono essere molto diversi da quelli per un intervento privato, specialmente per il fatto che l'opera pubblica non è tenuta al rispetto delle norme urbanistiche approvate dello stesso Comune. 
In questo caso possono indicarsi le quantità dei vari elementi particolari dell'insieme (ad esempio il numero dei posti auto per un parcheggio, il numero dei colombari per un ampliamento di un cimitero, i chilometri di una strada, ecc.). 
Maggiore sarà il numero dei dati tecnici e più leggibile diverrà la relazione, anche per chi deve avere un quadro immediato della situazione.

 
Conclusioni
La relazione tecnica è anche lo strumento per consentire a chi non è un tecnico del ramo di comprendere un progetto che, al di là dei casi semplici, può risultare incomprensibile o quasi agli occhi di committenti generici. Bisogna, pertanto, non solo usare un linguaggio accessibile e non troppo intriso di concetti e parole tecniche, ma anche argomentazioni che siano il giusto complemento a quanto si è ideato e riportato graficamente. Diversamente potrebbe essere compresa solo una prospettiva o un'immagine realizzata col computer, ma piante, sezioni, particolari e spaccati vari sarebbero "cinese" per molti.

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