Come iniziare Descrizione dell'intervento Dati tecnici Conclusioni
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Un consiglio:
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di come fare ci sono altri argomenti simili. In particolare esiste una
pagina principale che riguarda la relazione tecnica: leggitela.
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Spesso, tra le norme del Regolamento Edilizio o tra gli articoli degli allegati allo strumento urbanistico è possibile scorgere la luce che illuminerà una progettazione ritenuta impossibile. Almeno bisogna tentare.
Quindi bisogna verificare le informazioni relative alla zona urbanistica, le interpretazioni dei tipi edilizi, le modalità di misurazione di ogni dato tecnico. Ad esempio come va misurata la distanza, che cosa si intende per altezza dell'edificio e dove va misurata l'altezza massima (in genere il tetto non viene considerato in quanto volume tecnico). Come bisogna valutare il volume specialmente se si prevede una parte interrata o seminterrata (diventa complesso, ad esempio, quando l'edificio è addossato ad una scarpata). Ciò che non dice lo strumento urbanistico lo può indicare il Codice Civile, le leggi in materia, le sentenze, il Codice della Strada, il buon senso. Se non si riesce a trovare nulla a conforto della propria tesi bisogna utilizzare la logica e formulare ipotesi, nella relazione, per convincere coloro che devono esaminare e approvare il progetto.
Con riferimento ai punti della prima pagina: 1) i luoghi devono essere descritti in modo non ambiguo (ad esempio: l'intervento riguarda un edificio del centro storico del Comune, nella zona A individuata dal Programma di Fabbricazione); mentre per l'intorno specifico ci si potrà avvalere anche dell'aiuto della documentazione fotografica a cui si farà continuo riferimento; per l'ambiente sociale si useranno frasi senza implicazioni troppo marcatamente politiche (ad esempio: il quartiere si è andato sempre più spopolando a partire dagli anni '50, attualmente è abitato da poche famiglie formate quasi tutte da poche persone anziane); 2) la destinazione d'uso deve essere univoca, anche perchè non si può andare oltre quanto previsto per la zona dallo strumento urbanistico; bisogna descrivere dove e come allacciarsi alla rete idrica, alla fognatura, alla linea elettrica (se esistono tali servizi, altrimenti bisogna spiegare le alternative tecnicamente e igienicamente valide); 3) tutti i principali lavori da realizzare vanno indicati anche se non necessariamente nei particolari, mentre è utile fornire indicazioni sulle scelte nei riguardi dei materiali e delle forme (specie se in zona storica); 4) le modalità esecutive e i tempi necessari sono necessari soprattutto per lavori particolari, difficili, impegnativi per il direttore dei lavori e per le maestranze; non è sbagliato indicare anche i mezzi e le macchine da usare; 5) i costi presunti si indicano per i lavori pubblici che devono essere approvati anche dal punto di vista finanziario con un quadro economico in cui siano suddivise le somme per i lavori, l'IVA, le spese tecniche, gli imprevisti, gli eventuali contributi dello Stato o di altri enti, come generalmente viene richiesto anche da leggi speciali o regionali al riguardo.
In questo caso possono indicarsi le quantità dei vari elementi particolari dell'insieme (ad esempio il numero dei posti auto per un parcheggio, il numero dei colombari per un ampliamento di un cimitero, i chilometri di una strada, ecc.). Maggiore sarà il numero dei dati tecnici e più leggibile diverrà la relazione, anche per chi deve avere un quadro immediato della situazione.
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