La truffa può essere messa in atto in tantissimi modi, ma la persona più abietta è chi quella attua a danno di chi ha riposto in lei la massima fiducia. |
La cooperativa Un giorno venne in mente ad alcuni artigiani di raccogliersi in cooperativa per lavorare insieme e aprire anche un negozio con vari articoli, dove potessero spendere essi stessi i compensi del loro lavoro. In questo modo si sarebbe risparmiato sul guadagno che altri commercianti, differentemente, avrebbero ricavato dalla vendita dei prodotti. Insomma ci si ingegnava per diventare imprenditori di sè stessi. Detto fatto fu aperto in poco tempo un negozio di alimentari, casalinghi e generi diversi. A dirigerlo fu chiamato un socio che pareva svelto e capace. Giglio e i mancati guadagni Il commercio andava bene, tutti gli artigiani compravano dal loro negozio ciò che serviva per la vita di tutti i giorni. Quasi nessuno pagava in contanti, tanto a fine mese la cooperativa avrebbe versato a ciascuno la sua paga. Così si registrava su un quaderno ogni acquisto e poi si defalcava tutto dal compenso di ogni operaio. Dopo i primi mesi e qualche anno di attività si incominciò a notare, da parte dei soci, che qualche cosa non funzionava: i guadagni diminuivano costantemente mentre i clienti erano sempre gli stessi ed anche le vendite. La contabilità mostrava segni di manomissione o di mancate registrazioni. Un controllo semplice di un artigiano
Quale insegnamento?
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