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la fiducia
La fiducia è un sentimento molto delicato: basta un nulla per romperla e, come il vetro, non è più possibile ripararla. 
Ma molto gustoso è questo paradosso inventato da una bambina di 10 anni di nome Chiara, alla quale piace leggere racconti complicati o con trame inestricabili o con ragionamenti intricati e, gli stessi testi sui paradossi matematici.
 


Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio 
Così dice un vecchio proverbio al quale non ho sempre dato troppo credito per l'amarezza della visione del mondo che nasconde. Talora, però, bisogna ricorre a questo adagio che ha in sè anche un fondo di verità: anzi potremmo dire che "non bisogna mai meravigliarsi di alcun comportamento di chiunque". In questo modo, forse, si riesce a credere nell'uomo, ad avere fiducia nel suo essere, ma anche a capire che le sue azioni possono svariare in ogni campo del bene e del male. 
Preparati in tal modo si affronta con più saggezza la vita. 

 
CHIARA e il suo paradosso 
Questa bambina di dieci anni mi ha raccontato svariati paradossi, molti generati dalla sua fervida e brillante fantasia. Anche ben congegnati che, però, non vengono riportati tutti in queste pagine. Ho scelto questo sulla fiducia che mi pare molto saggio in fondo e che fa riflettere davvero. 
Eccolo. 

Una mamma e sua figlia 
Una mamma rivolgendosi alla sua figlioletta le dice: 
- Piccola mia...non devi mai fidarti di nessuno! 
Queste parole, secondo Chiara, costituiscono un paradosso e cioè appaiono vere e false contemporaneamente, e ora vediamo il suo ragionamento. 

Devo fidarmi o no? 
Se la figlia segue l'indicazione della madre non si fiderà mai di nessuno, ma, in questo modo, non deve fidarsi neanche della mamma e di quanto le ha detto. 
Ma se ha fiducia nella mamma ed in quello che le dice allora si fiderà di qualcuno: quindi non seguirà l'insegnamento della mamma. 
Dunque nel primo caso se segue l'insegnamento materno lo disattende allo stesso tempo. Nel secondo caso se lo disattende lo segue contemporaneamente. 
Qualunque cosa faccia la figlia si mostrerà ubbidiente e disubbidiente insieme: la frase della mamma è, pertanto, vera e falsa nello stesso momento. Ma ciò non può essere vero perchè è una contraddizione: si tratta allora, conclude Chiara, di un paradosso. 
E come darle torto? 

Quale insegnamento? 
Da questa semplice paradosso di Chiara si possono trarre due insegnamenti o, se vogliamo, due conclusioni differenti e complementari: 
1) la prima è che non esiste un comportamento perfetto; bisogna sempre e comunque operare delle scelte che portano a conseguenze anche tra loro contraddittorie o che sembrano tali; 
2) la seconda è che ugualmente non esistono dogmi di comportamento valide sempre, dovunque e comunque: non tutti sono uguali e verso ciascuno dovremo avere un tatto e una diplomazia differente. 
(Vedi anche il paradosso dell'asino). 

 
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