Molto
spesso l'eredità è causa di litigi anche tra persone molto
affettuose fino a poco tempo prima. Chi non ha visto fratelli, sorelle,
figli, nipoti diventare quasi estranei, se non peggio, quando si è
giunti ad una divisione ereditaria?! Talora i motivi sono affettivi e poco c'entrano con il valore venale di immobili e ricchezze terrene varie, ma altre volte i rancori dipendono anche da non precise attribuzioni di quote o di valutazioni dei beni. Per sorridere un pò ti presentiamo un paradosso su come dividere un'eredità in maniera saggia, anche quando sembra impossibile. |
Un'eredità impossibile Una volta un tizio lasciò come eredità ai suoi tre figli 17 cammelli. Nel testamento scrisse che desiderava che al primo figlio toccasse 1/2 dei cammelli, al secondo 1/3 ed al terzo 1/9. Il numero dei cammelli però era ed è un numero primo, cioè indivisibile se non per 1 e per sè stesso. I tre fratelli, che non volevano affatto litigare, decisero di rivolgersi ad un saggio. Questi, esaminato il testamento, accettò l'incarico ed escogitò un simpatico sistema per mettere tutti d'accordo. Come arrivò il saggio a dividere 17 cammelli Il saggio aggiunse un suo cammello all'eredità del defunto. In questo modo c'erano da dividere 18 cammelli. Ed egli iniziò a fare i calcoli secondo le volontà espresse nel testamento. Al primo figlio diede 9 cammelli corrispondenti ad 1/2 di 18; al secondo ne diede 6 corrispondenti ad 1/3 di 18; ed al terzo ne diede 2 corrispondenti ad 1/9 di 18. Poi fece le somme e trovò che 9+6+2 erano 17. Si riprese il suo cammello che era avanzato dalla divisione e tutti furono soddisfatti. Fu una bella trovata
Un software per dividere le eredità
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