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Edilizia - Autorizzazioni e permessi
(Sentenze pronunciate nell'anno 2010 della Cassazione, del Consiglio di Stato e del TAR)
 Parti e argomenti della scheda: 
Con queste massime dell'anno 2010 i giudici si pronunciano su vari tipi di autorizzazioni e permessi, sui divieti e sulle prescrizioni per gli interventi edilizi nel territorio.
  1. Edifici urbani, insegne individuali, collocazione, limitazioni
  2. Interventi edilizi, asservimento particella, progetto
  3. Piano di lottizzazione, pubblica amministrazione, valutazione, idoneità
  4. Cooperativa, cancellazione, oneri di urbanizzazione
  5. Sentenza, motivazione, modifica della destinazione di un'area
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  1. Edifici urbani, insegne individuali, collocazione, limitazioni. L’Amministrazione Comunale non può imporre un divieto assoluto di insegna individuale tutte le volte in cui più attività vengano esercitate nel medesimo edificio, al di fuori dei casi espressamente previsti, dal regolamento comunale, di apposizione del mezzo pubblicitario sulla facciata degli edifici, dovendosi considerare la disposizione, in quanto implicante un limite alla libertà di iniziativa economica privata giustificata dalla esigenza di salvaguardia dell’interesse pubblico al decoro delle facciate degli edifici, di stretta interpretazione. Consiglio di Stato, sez. V, decisione 17.09.2010 n. 6981 
  2. Interventi edilizi, asservimento particella, progetto. L’asservimento di particelle contigue a quella sulla quale viene posizionato il progetto per la realizzazione di un intervento edilizio in zona residenziale è uno strumento legittimo che consente lo sfruttamento di tutta la potenzialità edificatoria delle aree a disposizione di chi intende realizzare tale intervento, con il quale, di solito, si pone rimedio all’infelice esposizione ovvero alla ridotta dimensione dell’area di progetto (conforme Cass. Civ. sez. II, n. 9081/1998). Consiglio di Stato, sez. IV, decisione 06.07.2010 n. 4333
  3. Piano di lottizzazione, pubblica amministrazione, valutazione, idoneità. Un’ipotesi di lottizzazione, presentata da soggetti privati, può essere presa in considerazione e valutata favorevolmente dall’Amministrazione comunale soltanto nel caso in cui la stessa sia idonea a soddisfare interessi pubblici di natura urbanistica, per cui, mentre in presenza dell’accordo di tutte le parti private ricomprese in un comparto omogeneo lo stesso è sicuramente valutabile positivamente dall’Amministrazione in quanto capace di poter compiutamente determinare un assetto complessivo di una certa area, allorquando questa volontà privata viene meno in parte, come è accaduto nel caso di specie, sicuramente l’Amministrazione è titolare del potere di valutare se tale ridotta composizione possa in qualche modo soddisfare gli interessi pubblici di natura urbanistica che la originaria lottizzazione era in grado di portare a compimento. Consiglio di Stato, sez. V, decisione 21.05.2010 n. 3217
  4. Cooperativa, cancellazione, oneri di urbanizzazione, richieste, limiti. Una volta accertata la cancellazione della cooperativa edilizia, il provvedimento relativo alla richiesta del pagamento degli oneri di urbanizzazione non può più essere richiesto alla medesima cooperativa edilizia, non più esistente, ma deve necessariamente essere rivolto ai singoli condomini, già soci della cooperativa. Consiglio di Stato, sez. V, decisione 29.03.2010 n. 1784
  5. Sentenza, motivazione, modifica della destinazione di un'area. La necessità di una motivazione specifica in caso di modifica di destinazione di un'area che intervenga in occasione della adozione di un nuovo strumento urbanistico generale è riconosciuta ai titolari di lottizzazioni approvate e convenzionate, e non nel caso di mere richieste di lottizzazione che non abbiano avuto alcun seguito. Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza 19.02.2010 n. 1004
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