Nelle
case, e non solo, specialmente se sono di vecchia costruzione e di
pietra, sorge spesso il problema di richiudere un buco nella parete.
Non occorre sempre e comunque un muratore che basta sapersi informare
sui materiali e sulla procedura da usare. Poi serve soltanto un pizzico
di buona volontà e pochi minuti di tempo. Ecco come fare.
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Un
muro mostra crepe o lesioni, oppure soltanto un buco dovuto a una
riparazione di un tubo o una cosa del genere. E bisogna richiudere quel
foro con materiali adatti e con attrezzi che si trovano normalmente in
casa, senza l'ausilio di un artigiano. Come risparmiare?
Bisogna essere certi che la lesione non sia di tipo strutturale e che essa non vada studiata da un tecnico. Nel caso si può anche chiedere una consulenza al nostro stesso sito inviando qualche foto della situazione.
Bisogna
distinguere sulle dimensioni del buco da richiudere. Se si tratta di un
piccolo foro, delle dimensioni di millimetri, ossia se occorre sigillare una
lesione capillare, basta uno stucco per
pareti. In assenza si può usare anche del gesso, una minuscola parte
che si spanderà anche con il polpastrello di un dito, fino a rasare la
superficie con il palmo della mano.
Qualora il foro sia dell'ampiezza di centimetri, oppure di una decina di centimetri, allora bisogna pensare direttamente al gesso che è anche il materiale che si consolida prima e consente di avere subito la chiusura della zona. Se poi si hanno buchi di maggiori dimensioni, si può ancora usare il gesso, ma occorre inserire qualche pezzo di mattone rotto per evitare di riempire di troppo materiale legante. Ciò consente anche di risparmiare e fare prima. Nel caso di grossi fori allora occorre malta di cemento. Fatta con sabbia e cemento, oltre ad acqua. Qui si riferiamo a un tipo di buco di modeste dimensioni che sia tappabile con gesso. Perciò occorrono:
Nemmeno è il caso di mescolare troppo che si ottiene pure una rapidità di solidificazione del materiale. Occorrono pochi minuti per avere un prodotto piuttosto rigido, perciò basta che non si noti più polvere asciutta. Quindi si spande con la spatola dentro il muro eliminando prima polvere e materiale scrostato. Se non vi è una spatola adatta, si può usare un qualsiasi oggetto che serva a distribuire la malta ottenuta. Qualora il buco sia passante, ossia che fori da parte a parte la parete, è necessario che su un lato ci sia una superficie piana, mediante anche una piccola tavola di legno a chiudere provvisoriamente la superficie e da asportare appena dopo la fine del lavoro. Per rifinire si può usare in modo circolare anche un oggetto piano di dimensioni maggiori del buco, fino a che non si nota che non ci siano avvallamenti. Nel caso porre un altro po' di gesso, oppure eliminarlio se troppo. Quindi si passa sull'altro lato della parete, nel caso di foro passante, e si muove, sempre in senso circolare, la tavola che è servita da chiusura alla zona. Alla fine si avrà una quasi perfetta superficie, magari con delle imperfezioni che si possono tappare con altre piccole porzioni di gesso, fino ad avere una perfetta planarità. Poi bisogna solo aspettare. Il gesso si solidifica presto, ma è ancora umido per uqualche giorno, secondo la quantità immessa. Poi si potrà procedere, se serve, con la pitturazione della zona sistemata.
La spatola, o una piccola cazzuola, costa pochi euro, ma si può anche ovviare dall'acquisto se non serve per altri lavori. Infine il muratore. Qui c'è il vero risparmio della mano d'opera. Non solo per il fatto che difficilmente si trova un artigiano che si sposti per chiudere un piccolo buco sul muro, ma anche per il costo che verrebe a gravare sull'economia domestica: almeno 50 euro, se non più. Qualora il gesso in polvere rimanga inutilizzato, lo si conservi dentro una busta di plastica ben chiusa perché l'umidità dell'aria lo rovinerebbe. Torna al menu del fai da te con molte altre informazioni inerenti l'argomento trattato in questa pagina. |
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