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Riuso: come riusare vecchie pavimentazioni
Quando si ristruttura un fabbricato, spesso si ricavano materiali che possono essere ancora utili altrove. E' il caso dei pavimenti che, seppure abbondantemente rovinati per essere restaurati nella loro originaria funzione, possono essere ancora efficaci dove non occorre tanta precisione. Per esempio in un giardino, fra l'erba, mediante una facile posa in opera a formare un percorso pedonale, come si descrive in questa pagina.

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Il problema
Il pavimento di una vecchia abitazione appare troppo deteriorato per essere ancora funzionale. Si è deciso di eliminarlo e rinnovare le piastrelle con altre di differente tipo. Sarebbe un peccato buttare nelle apposite discariche il materiale che, a ben riflettere, può servire per altri scopi meno impegnativi. Ma dove? E come realizzare una pur minima pavimentazione facendo da sé?
Si spiega tutto nelle note che seguono.

Il riuso
L'operazione di riuso di vecchi materiali prevede sempre una cernita delle parti. Bisogna pulire e controllare ciò che può essere utile rispetto a ciò che è del tutto inefficiente. Nel caso delle piastrelle si possono prendere in considerazione quelle intere o altre che abbiano leggere scalfitture nei bordi. Sono da eliminare quelle rotte o molto lesionate.
Dopo questa scelta, c'è il momento della costruzione. Nell'esempio che citiamo ci riferiamo a un percorso pedonale nel giardino di casa.
Non occorrono altri materiali perché il tutto si farà a secco, poggiando semplicemente le piastrelle sul terreno. Però si deve seguire una determinata tecnica. E un solo attrezzo. Ecco i singoli passaggi:
  • stabilire sul terreno il tragitto da segnare con un percorso;
  • dotarsi di un martello, possibilmente con la testa capace anche di scavare nel terreno;
  • formare un piano di posa piuttosto ben livellato e pressato;
  • sistemare la prima piastrella da dove si deve partire, in genere occorre almeno una larghezza totale di cm.40;
  • fra l'una e l'altra piastrella bisogna lasciare circa 3 o 4 centimetri di spazio;
  • riempire lo spazio fra le piastrelle, con terra del giardino stesso.
Il lavoro è finito. Ci penserà la natura a far nascere l'erba fra le singole piastrelle del percorso. Ovviamente si possono utilizzare anche altri tipi di pavimenti, come i mattoni di argilla. L'importante è che si tratti di materiale adatto all'esterno per evitare che, soprattutto nelle zone fredde, si possa correre il rischio di gelate e di rotture degli elementi.
La larghezza del percorso, che può prevedere anche curve e tortuosità, può essere raggiunta, in base a come si desidera, poggiando anche diverse piastrelle l'una accanto all'altra. Per controllare che esse siano ben sistemate sul terreno si devono battere con il manico del martello e girarle con entrambe le mani, in senso orario e antiorario, di alcuni centimetri, in maniera che la base si assesti, con la propria sede, nella terra. Questa operazione consente a ogni elemento di restare bloccato nella posizione. Occorre evitare che si formino sfalsamenti fra i contorni di due piastrelle contigue contro i quali potrebbe battere il piede durante il passaggio nel percorso. Per finire è anche possibile innaffiare il tutto per pulire le superfici e per aiutare il processo di adattamento al terreno delle mattonelle.
Qualora sia necessario risollevare qualcuna di esse, perché appare inclinata su un lato, si può usare lo stesso martello, malepeggio, particolarmente adatto a spostare la terra, aumentandola o diminuendola per ottenere la planarità fino a livellare la piastrella. Non è necessario un livello perché il percorso costruito potrebbe essere anche in leggera salita o discesa. Semmai sarà sufficiente una piccola tavola da usare a taglio per verificare il piano di due piastrelle per volta.
 
Risparmio
Percorsi simili possono essere creati anche in altre zone, come in un orto. Il risparmio riguarda la riduzione dei rifiuti, oltre la possibilità di avere un arredo di spazi verdi. L'operazione non richiede particolare perizia ed è anche divertente. Basta provare per rendersene conto senza che ci si allontani dal vecchio pavimento al quale, magari, ci si era anche un po' affezionati.
 
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