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Legno, infissi e mobili: come potare un albero
Chiunque abbia un giardino, un orto ma anche un campo aperto sa che gli alberi, per renderli maggiormente fruttiferi, oppure per dare loro una certa dimensione, devono essere potati. Questa operazione va eseguita in determinate occasioni dell'anno e con una tecnica che, seppure facile, non procuri danni alla pianta. Vediamo come fare.

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Il problema da affrontare
Si debba potare uno o più alberi che sono diventati troppo grandi per rami e foglie, dunque senza necessità di abbattere la pianta. E si voglia ottenere un risultato apprezzabile non soltanto per forma e dimensioni ma sotto controllo per evitare che l'albero trattato si secchi. Qual è la procedura corretta?
In questa pagina si forniscono i suggerimenti del caso anche per chi non abbia mai potato nessuna pianta finora.

 
Strumenti necessari
Occorrono pochi attrezzi per eseguire una potatura di una pianta. Tralasciamo il caso degli arbusti i quali sono ad altezza d'uomo e non presentano eccessive difficoltà, peraltro basta seguire i consigli per gli alberi con un vero e proprio fusto. Le note che seguono sono dedicate a chi abbia una pianta alta che non sia raggiungibile senza l'ausilio almeno di una scala.
Possono servire, quindi, questi attrezzi:
  • un motosega (elettrico o a motore a scoppio), nel caso di rami di diametro consistente;
  • un segaccio manuale per i rami di modeste dimensioni;
  • uno svettatoio per rami alti e tagliabili con la cesoia  compresa nell'attrezzo;
  • una cesoi a mano;
  • una scala eventuale (per alberi di una certa altezza e per potature di rami grossi);
  • una fune.
Il motosega è utile per rami di una dimensione oltre una decina di centimetri di diametro. In questo caso potrebbe servire anche una scala, per raggiungere l'altezza del taglio, e una fune per far sorreggere il ramo in caduta (come si spiega in quest'altra pagina).
Il segaccio manuale, ma vi sono utensili a catena e telescopici per arrivare a una certa altezza da terra, del tipo elettrico, serve a segare piccoli rami. Lo svettatotio occorre per eliminare le fronde che spesso non lasciano operare con comodità nella potatura. Mentre la cesoia serve per i piccoli rami da troncare a mano velocemente e anche per farsi spazio nelle operazioni successive e maggiormente incisive.

 
La procedura della potatura
Si pensa che potare un albero sia piuttosto complicato e, invece, la natura aiuta anche chi sia poco esperto nel campo. Infatti succede che pure alberi abbattuti a metà del tronco da fulmini e vento, siano capaci di riprendersi come se una nuova vita li aiutasse a ergersi al cielo. Questo significa che la linfa, che corre fra corteccia e parte legnosa interna, alimenta la pianta comunque essa sia tagliata. Però ci sono degli accorgimenti che è importante conoscere.
In primo luogo il taglio della potatura non deve mai avvenire in aderenza al tronco se si vuole che dalla parte tagliata nascano altri rami laterali. Infatti in quel punto si svilupperanno rami di fianco alla zona segata. Dunque bisogna lasciare una piccola porzione, lunga un paio di volte il diametro del ramo segato, per ottenere una risposta dell'albero che continui a crescere nel punto. Quindi i rami si spanderanno più orizzontalmente rispetto a quello potato, ma si potrà continuare con una successiva potatura a dare una determinata forma alla pianta e una certa dimensione, come si desidera. 
Sapendo ciò è possibile far sviluppare l'albero come si preferisce, anche mantenerlo sempre basso qualora si tratti di piante di alto fusto che non devono raggiungere altezze proibitive per la zona. Per esempio quando siano d'intralcio alla libera veduta di un panorama, o aumentino eccessivamente di dimensione in aree di modesta ampiezza, o siano soltanto da tenere ad altezza d'uomo perché è più facile raccogliere la frutta.
Una potatura fatta ogni anno, o ogni due, terrà sotto controllo la crescita eccessiva di una pianta e ne aumemterà sicuramente la produzione, qualora ci siano frutti adatti all'alimentazione. Tale operazione deve essere fatta prima che l'albero si risvegli con la primavera per non incidere negativamente sul suo rigoglio.

 
Il risparmio
E' fuori di dubbio che ci si può affidare a un giardiniere o a un esperto di operazioni di potatura e togliersi il pensiero. Ma bisogna mettere in conto le giornate lavorative da pagare. Quindi il risparmio consiste proprio nel fare da sé con le conoscenze tecniche che si acquisiscono leggendo pagine come questa e operando con gli attrezzi di cui si è detto. In fondo, a meno che non si seghi una panta alla radice, ci sarà sempre una ricrescita che fornirà l'esperienza necessaria alla prossima potatura dell'albero.

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