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Il problema
da affrontare |
Gli
sportelli di un armadio o della cucina non chiudono più bene. Le
cerniere, del tipo automatico a molla, hanno perso l'elasticità, si
sono rotte e non è
possibile cambiarle. Vogliamo trovare una soluzione rapida, poco
costosa ed efficiente. Esiste un sistema per il fai da te?
La risposta, (utile anche nel caso in cui si sia costruito un
mobile e si voglia completarlo nella chiusura delle
ante), al quesito è affermativa ed è davvero immediata. Ecco cosa
occorre.
Strumenti e
materiali necessari |
Per
intervenire servono pochissimi attrezzi da lavoro e un unico oggetto
acquistabile in qualunque negozio per il fai da te.
Questi gli strumenti di cui bisogna dotarsi:
- un cacciavite a mano;
- un chiodo;
- un martello piccolo.
Per
quanto riguarda l'oggetto che serve a risolvere il problema, si tratta di una o due
calamite per chiusure di sportelli. Cioè dei magneti racchiusi dentro
piccoli contenitori di plastica dotati di un paio di fori per avvitarli,
dovunque, sul legno. Si vendono anche nei negozi di ferramenta e ce
ne sono di vari tipi, soprattutto di varia grandezza in base anche
alle
dimensioni e al peso dell'anta del mobile che devono mantenere chiusa.
Bastano due magneti del genere per ogni anta, anche uno solo se si
tratta di sportelli non molto pesanti.
Come porre in
opera i magneti |
Le
calamite vanno sistemate ai bordi
superiori e inferiori di ogni anta. Nella parte più lontana dalla
cerniera, dove faranno migliore forza e bloccheranno la chiusura dello
sportello. In pratica, in cima a sinistra, per l'anta di destra, e
viceversa. Se occorre anche nella parte bassa, si seguirà lo stesso
criterio.
A questo punto biaogna controllare che le parti che compongono il
magnete siano combacianti. Esso, difatti, è formato di due elementi: il
primo è il contenitore della calamita, il secondo è un minuscolo
elemento metallico che va avvitato di fronte al primo. Dunque il
magnete andrà sul telaio di legno dove corrisponderà, con la chiusura,
alla strisciolina di metallo da calamitare. Questa può avere la forma
di una o più monetine, oppure di una
fettuccia lunga non più di due o tre centimetri e larga uno.
Il funzionamento, perciò, si avvale della capacità magnetica di una
parte a tenere verso di sè attratta l'altra. In tal modo quando lo
sportello viene chiuso, resterà bloccato e si sentirà anche lo scatto
dell'attrazione della calamita.
Ecco come procedere praticamente:
- si
individua sul telaio, o su una parte fissa del mobile, il punto preciso
dove
sistemare il
magnete;
- si
controlla che combaci con la piastrina di metallo da fissare allo
sportello;
- con
il martello si batte il chiodo nel punto dove andranno avvitate le
viti, (in modo da ottenere un piccolo foro d'entrata);
-
si
avvitano le viti del magnete;
-
si
controlla di nuovo dove deve essere sistemata la piccola piastra metallica da
far combaciare con la chiusura;
-
si
ripete la procedura per essere precisi con le viti, (il chiodo e il
martello);
-
si
prova che la chiusura magnetica funzioni alla perfezione;
-
in
caso contrario, siccome i fori per le viti sono ad asola,
queste ultime si possono
allentare, svitandole, in modo da spostare il magnete come occorre.
Tutto
fatto. Basteranno pochi minuti e un problema piuttosto
fastidioso sarà risolto senza l'aiuto di nessuno. Anche se non
si vuole usare il metodo della preparazione del foro con il chiodo e il
martello, si potrà comunque avvitare il magnete. Si consiglia questo
sistema perché le viti, consegnate dal venditore con la confezione
della calamita, sono piuttosto piccole. Inoltre è necessario forare
prima il materiale se si tratta di formica oppure di una superficie
plastica che, come si potrà notare, è dura e non facilmente
penetrabile. In caso di legni massello si può anche evitare il martello
che si è suggerito.
A
molti potrebbe venire in mente di chiamare un falegname, sempre che se
ne trovi uno disponibile, oppure di cambiare le cerniere a molla,
sempre che se ne trovino in commercio del tipo adatto allo sportello o
all'anta del
mobile, (ma quanta fatica occorrerebbe!). Ad altri potrebbe sembrare il
caso di dover cambiare, per esempio,
la cucina per un modestissimo problema di manutenzione. Invece con un
magnete del costo di pochi centesimi si risolve tutto in maniera
egregia
anche con l'uso di un unico attrezzo. E tutto è più che sufficiente per
capire che grande risparmio si ottiene in pochissimo tempo.
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